Con Father and Son – Shelter sono di nuovo qui. A distanza di… Fin troppo tempo torna sulle pagine de IlVideogioco il sottoscritto, Daniele “The Indie Seeker” Dorelli. Era da un pezzo che cercavo di tornare nel giro, in un modo o nell’altro. Vari impegni mi tengono ancora adesso lontano dalla possibilità di realizzare recensioni e altri articoli che per diversi anni sono comparsi sulle pagine di questa testata. Nonostante questo la voglia, l’intento di scrivere e in generale divulgare quanto di buono ha da offrire il mondo videoludico non è mai scemata. E se non si ha modo di poterlo fare nero su bianco, perchè non provare a schermo?
Questo è stato il primo input dietro l’idea di questa nuova rubrica, che prenderà vita sul canale Youtube de IlVideogioco. Il secondo e ben più importante motivo è il fatto che da padre, specialmente in questi anni, ne ho sentite e continuo a sentirne di tutti i colori. Tra politicamente corretto, inclusività forzata all’estremo, prodotti (videoludici e non) scadenti e monetizzazione in ogni forma, ce n’è per tutti i gusti. Ma uno dei problemi persistenti in quest’ambito consiste nella scarsa o totalmente assente conoscenza del medium videoludico della stragrande maggioranza dei genitori “moderni”.
I videogiochi mi sono sempre stati molto cari, e quando si diventa padri diventa ancor più preminente l’educazione del figlio, tanto nella vita quanto in quello che legge, vede e gioca, anche. Per la maggior parte dei giovanissimi, oggi in Italia vi è un dominio incontrastato (videoludicamente parlando) da parte di Fortnite, titoli calcistici e vari free-to-play su smartphone che spesso e volentieri neanche provano a nascondere meccaniche pay-to-win o che sconfinano persino nel gioco d’azzardo (leggasi loot box e similari).
Tutti prodotti che ritengo assolutamente evitabili, soprattutto vista e considerata l’abbondanza di alternative ben più meritevoli e rispettabili. Giochi di guida e in generale titoli simulativi, avventure grafiche colorate e ben costruiti, giochi di ruolo adatti anche a chi non è avvezzo al genere e tanto altro ancora. Da qui nasce l’intento di provare a fare, a divulgare, qualcosa di nuovo o quantomeno poco comune. E questa volontà si manifesta in Father and Son – Shelter, una rubrica dove insieme a mio figlio, che adesso ha 10 anni, porterò a video titoli adatti a bambini e ragazzi, possibilmente portanti l’anima della condivisione.
Non solo videogiochi single-player, non solo racing, ma anche un po’ di retrogaming. Insomma, un po’ di tutto ma sempre con giudizio e consapevolezza, nel tentativo di mostrare la bellezza di poter condividere il mondo videoludico con il proprio figlio. Seguendo e guidando il suo percorso in un ambito ricco di potenzialità di crescita, anche come persone. Questa rubrica non avrà una cadenza fissa, ma faremo in modo di portarla avanti con passione e impegno. Vi invito dunque a seguirci e supportarci, esprimendo anche il vostro parere su di essa. Ci vediamo su Youtube con il primo episodio, dedicato a Touge Shakai!