Myriads: Renaissance, recensione di una lotta per il controllo del cielo

Un oceano di vuoto (scevro di vita solo all'apparenza) ci aspetta in questo singolare strategico, dove riabbracceremo con i nostri amati esagoni

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Strategici e 4X hanno in comune molti aspetti. Non solo di carattere meccanico ma anche relativi al setting, che può essere fantascientifico o fantasy. Raramente il tutto sboccia tra i meandri degli anime, ma qualche sparuta eccezione di buon livello c’è. Oggi tuttavia rimaniamo saldamente ancorati in area fantasy con Myriads: Renaissance, un gioco particolare sia nella forma che nella sostanza. Esso ci vedrà impegnati a creare un impero tra cieli tersi e verdeggianti, con isole a spasso come fossero foglie trascinate dal vento.

Dietro allo sviluppo troviamo Sleeping Eight Studio, un team indie francese il cui nome cela la coppia di sviluppatori composta da Aurelien (programmatore e game designer) e Florent (artista e a sua volta game designer). I due ragazzi sono inoltre supportati da un paio di collaboratori esterni: Cedric per le illustrazioni e Martin Schmalzried per la colonna sonora. Un aspetto a nostro avviso interessante è che questo strategico punta ad un gameplay ponderato ma non particolarmente longevo. Cosa inconsueta se consideriamo la natura 4X dell’opera.

Andiamo quindi a scoprire Myriads: Renaissance in questa recensione.Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso team di sviluppo, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.

C’ERA UNA VOLTA UN CIELO LONTANO

Uno sfondo a carattere narrativo o, se vogliamo essere ambiziosi, una vera e propria componente legata alla storia è presente in tutti gli strategici. Sebbene solitamente risulti più che altro un incipit o una scusa per introdurre fazioni, personaggi e in generale le vicende.

È questo il caso di Myriads: Renaissance, dove troviamo un mondo governato da un impero all’apparenza invincibile, affiancato da un’altra fazione altrettanto imponente. Per oltre quattrocento anni questi due colossi si sono sfidati e scherniti, con territori e confini a cambiar bandiera al pari dello scorrere dell’acqua.

Ma da grandi mali e grandi guerre qualcosa di oscuro e sinistro prima o poi emerge, e in questo caso il tutto assume le sembianze di uno sciame di faglie in allontanamento. La Grande Frattura, così venne denominata dagli antichi storici dell’epoca, sancì la fine del vecchio mondo per com’era conosciuto.

Dove i campi di battaglia erano protagonisti di tragedie e lotte ora c’è solo un vuoto e terso cielo colmo di nubi quasi impenetrabili. Ma aguzzando la vista è possibile scorgere i frammenti di altre terre che fluttuano placide, come fossero zattere in un mare di stelle solo all’apparenza infinito. Il nostro obiettivo sarà quello di recuperare quante più terre possibile, riappropriandoci di ciò che è andato perduto.

PRIMO APPROCCIO

Myriads: Renaissance offre tre diverse modalità di gioco: normale, builder e sailor. La prima sarà disponibile da subito, mentre le altre due verranno sbloccate progredendo. Come primo passo per la creazione del proprio impero dovremo scegliere un livello di difficoltà, e oltre a quello “classico” viene offerto anche quello difficile e molto difficile.

La differenza tra queste opzioni è principalmente legata all’aggressività e al livello di crescita nemico. Chiudono il cerchio la scelta di stemma, colore e nome della propria fazione. In gioco ci troveremo a gestire una campagna suddivisa tra due livelli. Uno relativo alla mappa del mondo dove si svolgeranno le principali azioni e manovre, mentre l’altro indirizzato alla costruzione.

Ogni porzione di terra su cui muoveremo le unità sarà suddivisa in frammenti, a loro volta caratterizzati da biomi quali paludi, foreste e montagne. Tutti con caratteristiche peculiari che ne determineranno l’immediata importanza, visto che ad esempio il mercato sarà edificabile solo nelle zone forestali.

Ogni frammento risulterà diviso in caselle esagonali, in gruppi solitamente formati da una a tre tessere. In alcuni casi non basterà il possesso di una casella per costruire qualcosa, ma dovremo migliorarne l’output per esempio creando strade o pavimentazioni. I biomi saranno principalmente legati a risorse quali cibo, oro e legname, che daranno vita a una catena di risorse e produzione tipica del genere.

A SPASSO NEL CIELO AZZURRO

Dopo aver iniziato a gestire la nostra isola galleggiante dovremo necessariamente proseguire con l’esplorazione, al fine di ottenere altri territori e risorse inviando delle navi che, prima o poi, entreranno in contatto con velivoli nemici. Ed è qui che entra in scena il sistema di combattimento di Myriads: Renaissance, dove l’incontro tra due unità diverse determinerà l’inizio della schermaglia che andrà a completarsi entro un certo numero di turni.

Prima di decidere se dar battaglia o arretrare avremo la possibilità di valutare il nostro avversario, anche sulla base della salute che verrà evidenziata con una pratica icona. Lo svolgimento è semplice e non è richiesto alcun intervento, anche se come in ogni 4X che si rispetti l’albero delle ricerche avrà un importante impatto sull’esito finale.

Grazie a esso infatti sarà possibile ricercare e sviluppare miglioramenti sia difensivi che offensivi. Una volta sconfitto un nemico dovremo decidere lo sviluppo del territorio ottenuto sulla base di tre archetipi: avamposto difensivo, base commercialerecupero di risorse. A seconda della scelta lo sviluppo cambierà, come anche edifici e bonus disponibili.

Ad esempio per la raccolta di risorse potremo costruire segherie o miniere, mentre optando per una scelta difensiva aumenteremo la salute della colonia e quella degli edifici entro quel determinato arcipelago. Infine la costruzione di depositi per la polvere da sparo aumenterà i danni inflitti da tutte le torri presenti negli arcipelaghi sotto il nostro controllo.

UNA PERGAMENA DA SCOPRIRE

Il comparto tecnico di Myriads: Renaissance è particolarmente interessante, poiché propone una mappa del mondo e un’interfaccia che imitano un’antica carta di navigazione. Quest’ultima offrirà un’immagine isometrica di isole, costruzioni e unità. Il tratto è semplice e i dettagli così elaborati, ma la resa è davvero soddisfacente grazie anche a una palette di colori dai toni chiari.

Ben organizzata è inoltre l’interfaccia, che per ogni strategico risulta fondamentale e che in questo caso riesce a fornire le informazioni necessarie senza costringerci a continui cambi di menù. Anche il comparto sonoro fa la sua parte, proponendo una serie di tracce evocative che, sebbene non numerose, ci accompagneranno senza mai stancare. Il gameplay risulta infine ponderato, con ritmi bassi da non prendere però sottogamba poiché anche a livello normale la difficoltà si attesta su livelli impegnativi.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Myriads: Renaissance è un gioco di strategia che risulta semplice solo all’apparenza. Tuttavia grazie a un ricco tutorial risulta invero accessibile anche ai neofiti del genere. La componente che vede la fazione avversaria espandersi con continuità e alcune opzioni di sviluppo rievocano il genere dei tower defense, ma di fatto questo 4X è più che altro uno strategico a turni. Molto interessante l’ambientazione, che per sua stessa natura induce all’esplorazione, con meccaniche da city builder atte a fornire un buon numero di scelte in quanto a progressione.

A cercare il pelo nell’uovo si sente la mancanza di una quantità maggiore di fazioni e biomi, che avrebbero permesso al giocatore un più ampio ventaglio di possibilità. Questo oltre a una longevità superiore che non andasse tuttavia ad alterare la natura della produzione. Il lavoro di Sleeping Eight Studio è sicuramente di pregio, e per arrivare a toccare il cielo con un dito non manca molto.

Pregi

Strategico 4X interessante e sfaccettato. Stile visivo accattivante. Ritmo compassato che riserva però anche un ottimo livello di sfida.

Difetti

Qualche fazione in più non avrebbe guastato. Longevità ridotta.

Voto

7,5