Wartales, la nostra recensione

Con la nostra fedele compagnia di ventura andiamo a vivere mille avventure tra combattimento, missioni e un mondo tutto da esplorare

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Ultimamente il mondo dei videogiochi di ruolo ci ha offerto titoli piuttosto standardizzati, e che talvolta hanno incluso meccaniche atte a emulare (raramente con successo) la serie di Divinity: Original Sin, icona moderna di Larian Studios. Wartales, recentemente rilasciato in forma definitiva dopo un lungo e proficuo periodo di accesso anticipato, vuole invece porsi al pubblico in modo differente. Rispetto a classici come Baldur’s Gate, etichettare il titolo di Shiro Games come “rpg” sarebbe un errore, in un certo senso.

Abbiamo sì elementi ascrivibili al genere, come anche un’ambientazione e una serie di dinamiche correlate, ma anche diverse differenze. Per esempio anzichè un cast fisso avremo vari personaggi che potranno ingrassare i nostri ranghi in veste di mercenari, a patto di avere il denaro per pagarli. Prima di tutto infatti ci troviamo dinanzi a un gioco d’avventura con combattimenti tattici, che prende piede all’interno di un open world con “fazioni in movimento”. Un concetto non così lontano da quanto visto nella serie di Mount & Blade, almeno per quanto riguarda la struttura.

Un giusto riferimento a questo titolo può essere sicuramente Darklands, eclettica commistione di generi realizzata nel lontano 1992 dal duo MPS Labs/Ziggurat Interactive, che possiamo considerare come capostipite di quel genere specifico di produzione. Ora però scendiamo nel dettaglio con la recensione di Wartales. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Shiro Unlimited, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam e GOG. Buona lettura.

TERRE E GUADAGNI

In Wartales verremo posti al comando di una compagnia mercenaria operante in un mondo open world, posto all’interno di un contesto medievale fittizio. Oltre a essere costantemente esposti al pericolo dovremo affrontare le insidie legate alla gestione delle paghe e delle vettovaglie. Senza contare gli alterchi e le inimicizie tra i vari membri della compagnia.

E’ passato un secolo dalla caduta dell’impero di Edoran, naufragato a causa di una piaga senza precedenti che ha spazzato via i sogni e le speranze di un’intera nazione. Da allora queste terre vengono continuamente minacciate da bande di predoni, dove l’onore rappresenta una virtù ormai dimenticata. La politica ora risulta frammentata, come anche gli stati nati dopo il crollo dell’impero, che vivono in continua rivalità.

Si tratta quindi di terre pericolose, con la speranza che ha lasciato il passo a sentimenti ben più oscuri. Ed è qui che entreremo in gioco noi, anche se contrariamente a quello che uno potrebbe aspettarsi non saremo l’eroe senza macchia che salverà tutti, o il tiranno che metterà a ferro e fuoco tutto ciò su cui posa lo sguardo.

Il nostro obiettivo sarà essenzialmente quello di sopravvivere, aiutando (oppure no) le persone con cui entreremo in contatto. Le uniche cose a noi costantemente care saranno la fama e il guadagno. In battaglia invece comanderemo truppe che potranno migliorare le proprie abilità nel lungo periodo, e con le quali sarà possibile interagire, sebbene non sempre in maniera diretta.

CURRICULUM E ASPETTO

Consuetudine in questo genere di produzioni è quella di partire dalla creazione del proprio personaggio. Nel caso di Wartales però si tratterà della “compagnia iniziale”, alla quale poi seguirà la scelta della difficoltà. Al posto di un processo di creazione tradizionale basato su classi, razze e statistiche l’opera di Shiro Games propone una serie di domande alle quali dovremo rispondere.

Il risultato sancirà la tipologia di commilitoni su cui potremo contare, che varieranno in termini di sesso e aspetto fisico, ma non di classe di partenza. A seconda dei casi ci ritroveremo con un party composto da avventurieri come ranger e rissosi bruti, agricoltori o persino banditi. Ognuno di essi, come prevedibile, offrirà vantaggi e svantaggi.

I ranger per esempio potranno usare armature leggere e risulteranno micidiali attaccando alle spalle. I ladri saranno utilissimi in presenza di casse o bauli da scassinare. I contadini invece inizieranno con vettovaglie aggiuntive, ma anche con felicità ridotta. Ogni tipo di party che creeremo andrà a impattare sul nostro modo di giocare, e dal momento che il gioco si compone di combattimenti a turni impegnativi, la scelta potrà richiedere qualche minuto.

Altri elementi importanti durante la creazione del party riguardano le abilità iniziali e i malus, che influenzeranno l’intera partita. Noi abbiamo optato per un guadagno più veloce di punti esperienza, a discapito di un coraggio minore. Come risultato, durante i combattimenti contro creature “ferine” i nostri uomini se la sono data ignobilmente a gambe levate.

TANTO LAVORO PER UNA PICCOLA COMPAGNIA

L’esplorazione del mondo di Wartales è soddisfacente, sebbene l’interazione sia limitata dalla struttura stessa del gioco. Oltre alle conversazioni con npc e carovane varie avremo la possibilità di acquisire materie prime sparse sulla mappa. Ogni risorsa potrà fungere da componente per il crafting, che risulterà semplice, utile e remunerativo sia in termini di equipaggiamento che di esperienza. Senza dimenticare poi il lato economico, specie in caso di ristrettezze.

Le prime ore di gioco passeranno alla ricerca di una cittadina, che fungerà da snodo per le nostre avventure. Mentre dalle prime schermaglie con briganti di basso rango potremo recuperare le prime, utili armi e reagenti. I villaggi saranno importanti non solo per il rifornimento di vettovaglie (che potranno essere cucinate al campo base), ma anche per il fatto che ospiteranno potenziali nuovi membri del party, oltre a fornire costantemente nuove missioni.

Al loro interno troveremo facilmente un fabbro, dove sarà possibile acquistare e realizzare equipaggiamento, assieme a uno speziale dal quale potremo preparare pozioni. E’ importante precisare che tali operazioni andranno affidate a uno o più membri della compagnia. Mentre i personaggi iniziali non avranno specializzazioni lavorative, che in un certo senso saremo noi a far “sviluppare” loro… Quelli reclutati potranno invece già essere avvezzi a delle mansioni specifiche.

In entrambi i casi una determinata specialità non potrà essere cambiata, perciò ribadiamo l’importanza di puntare alla creazione di un party il più possibile variegato. La maggior parte degli incarichi prevederà anche simpatici minigiochi che, se completati, garantiranno bonus alla creazione. Per esempio il fabbro dovrà battere su delle piastre nell’ordine corretto al fine di ottenere un’arma, uno scudo o un’armatura di qualità superiore.

DA NOVELLI A VETERANI

Prima di parlare del sistema di combattiimento è giusto spendere qualche parola sulla crescita personale di ogni personaggio che guideremo. La classe di un personaggio impatterà in modo preminente sia sull’equipaggiamento che sulle armi che si potrà utilizzare. Stesso discorso per il suo sviluppo, che potrà essere orientato sulla forza nel caso dei guerrieri o sulla destrezza nel caso di ranger e ladri.

Imparare quali attributi far salire con maggiore frequenza sarà la chiave di volta, assieme alle abilità che andranno ad affinare lo stile di combattimento in battaglia. Un aspetto davvero interessante di Wartales è che oltre a quanto appena descritto, avremo altri modi per migliorare e definire la compagnia. Il primo è relativo ai punti di conoscenza che acquisiremo completando missioni e in generale nel corso della partita.

Essi potranno essere spesi nel “Compendio”, un menu che offrirà abilità che verteranno sull’intero gruppo, aumentando non poco le nostre possibilità di sopravvivenza. Per esempio avremo l’opportunità di accelerare il pass per brevi periodi, di consumare una minore quantità di cibo, di ridurre il salario della compagnia e molto altro.

Le conoscenze serviranno anche per il crafting, poichè ci permetteranno di sbloccare nuove opzioni ed equipaggiamenti. Ultima ma non meno importante è la meccanica relativa al “Sentiero”. Ogni nostra azione (tipo l’atto di scoprire nuovi luoghi o uccidere un determinato numero di nemici) ci farà guadagnare punti che, salendo di livello, garantiranno ulteriori bonus sulla falsariga del Compendio.

FUORI LE SPADE, UOMINI!

Tanto materiale e tanta varietà si accompagnano al principale obiettivo in Wartales: fare soldi. Che sia tramite missioni, bottino, tesori d’una tomba dimenticata o il semplice commercio, solo un flusso d’oro sonante garantirà il proseguimento della partita. Nelle fasi iniziali sembrerà facile far cassa, magari grazie a un paio di incarichi ben riusciti.

In realtà però la penuria di crediti si farà sentire presto, e più andremo avanti (ingrassando anche le fila della nostra compagnia), più avremo bisogno di entrate regolari. E quale miglior fonte se non i bottini rimediabili combattendo? La struttura del sistema di combattimento risulta piuttosto classica. Una volta preso contatto con una o più unità nemiche, lo scenario cambierà.

Dopo aver posizionato i nostri uomini all’interno di questo campo di battaglia, le danze avranno inizio. A ogni turno un un’unità potrà muoversi, attaccare e usare delle abilità, a patto di avere punti “valore” a sufficienza. L’ordine verrà stabilito in base all’iniziativa, e sarà possibile organizzare la propria strategia puntando su attacchi frontali, o sul tentativo di accerchiamento del nemico.

L’esito di una schermaglia inoltre non si baserà solamente sulle statistiche dei personaggi ma, spesso, proprio sulla tattica. Specialmente contro i boss, visto che avranno più attacchi a disposizione per ciascun turno. Valori come tiro al colpire, l’armatura e la costituzione saranno veramente decisivi, dati soprattutto i micidiali attacchi ad area degli arcieri.

DUE PAROLE SUL PIANO TECNICO

E’ implicito che quando una produzione indie decide di puntare tutto sul gameplay, qualcosina indietro sul resto finisce con il lasciarselo. Non a caso il team di Shiro Games ha optato per un comparto tecnico tutto sommato nella media. Se non altro, a fronte di fisiologicamente modeste pretese lato hardware, Wartales sarà fruibile su una nutrita schiera di Pc.

Le animazioni e i modelli poligonali sono abbastanza basilari, mentre il mondo di gioco appare a tratti spoglio e impersonale. Dobbiamo però riconoscere che l’atmosfera medievale è stata catturata in pieno. Il comparto sonoro invece offre una buona campionatura di effetti, mentre per le musiche si nota una certa ripetitività.

Elemento a nostro avviso da rivedere è il pathfinding nella mappa, poichè in più di un’occasione il party si è bloccato in punto. E nonostante diversi click del mouse per spostarlo, determinati punti (normalmente raggiungibili) sono risultati inaccessibili.

In altri casi la telecamera ha continuato a girare nonostante avessimo raggiunto l’inquadratura desiderate. Tutti piccoli problemi di carattere tecnico facilmente risolvibili tramite una patch, ma che ci sembra giusto segnalare. Fermo restando che la nostra esperienza complessiva si è rivelata davvero positiva.

DA AVERE SENZA RISERVE

Se ci avete seguito in questa lunga recensione, la conclusione risulta piuttosto ovvia. Wartales è una simulazione d’avventura con elementi gestionali e ruolistici ben sviluppata, avvincente e impegnativa. Per chi ama le sfide c’è praticamente tutto. Missioni, interazioni tra membri del party, combattimenti con molte unità, personalizzazione dei personaggi e scelte che incidono concretamente sul gameplay. In un certo senso il bello è che la storia sarà lo stesso il giocatore a farla. Non tanto per gli eventi (più che altro di fondo), quanto invece per via dell’interazione tra la compagnia stessa. Qualche piccola incertezza sul piano tecnico non cancella quanto l’opera di Shiro Games sia valida, oltre che un’erede spirituale dannatamente degno dello storico Darklands (1992). Se cercare un longevo titolo tattico con elementi ruolistici, fruibile anche da chi cerca un’avventura meno impegnativa grazie a una difficoltà scalabile… Siete nel posto giusto.

Pregi

Scelte che impattano concretamente sul gameplay. Spirito basso medievale catturato alla perfezione. Gestione e progressione del party appaganti. Difficile, impegnativo (ma la difficoltà si può scalare) e longevo.

Difetti

Qualche incertezza sul piano tecnico. Comparto sonoro risicato.

Voto

8,5