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Sons of the Forest, la nostra anteprima

Servirà la giusta preparazione psicofisica per testare le vostre capacità da survivalisti. Figli della foresta, fatevi avanti

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Era il 30 aprile del 2018 quando The Forest uscì dalla sua fase di accesso anticipato, stregando tantissimi giocatori (oltre 5 milioni di copie vendute, solo su Pc). Molti dei quali avevano già dato completa fiducia alla versione “work-in-progress” di uno dei survival più riusciti di sempre. Non deve quindi sorprendere l‘immediato successo del sequel, Sons of the Forest, che ha venduto oltre due milioni di copie nelle prime 24 ore dalla release in accesso anticipato, con oltre 300.000 giocatori attivi in contemporanea sullo store di Valve.

Chi avrebbe mai detto che un progetto nato inizialmente su Steam Greenlight avrebbe raggiunto l’olimpo dei giochi survival? E così la software house indie Endnight Games ci prova ancora, con l’intento dichiarato di compiere “il passo successivo” all’interno di questo genere parecchio inflazionato. La strada è senz’altro quella giusta, tuttavia il prodotto necessita ancora di molto lavoro prima di poter essere considerato come una nuova pietra miliare del genere.

Andiamo a scoprirne di più in questa anteprima di Sons of the Forest. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Newnight, è disponibile in accesso anticipato solo su Pc, via Steam. Mentre sulle versioni console il team canadese non si è ancora espresso. Buona lettura.

DEVE ESSERE TUA QUESTA TESTA

Nella nostra anteprima di Sons Of The Forest abbiamo potuto scoprire i primi dettagli della nuova trama. I membri di un’importante famiglia a capo di una corporazione sono scomparsi, e l’ultima traccia nota sembra essere proprio l’isola verso cui siamo diretti a bordo di un elicottero. Qualcosa però non va secondo i piani, e l’elicottero viene attaccato da qualcosa di imprecisato, schiantandosi sulle vicine rive dell’isola. Stavolta però non saremo accolti da strani indigeni, bensì da altre misteriose presenze umane (?)…

Gli unici superstiti del disastro saremo noi e Kelvin (ribattezzato da noi Steve), al quale va peggio visto che risulta aver perso l’udito, forse a causa dell’incidente. Potremo quindi impartire ordini al nostro compagno attraverso dei messaggi scritti su di un blocco note: raccogliere oggetti, ripulire zone, riposare, seguirci e altro. Dunque non saremo soli, per quanto l’esperienza sia giocabile fin da subito in multigiocatore. Qualche indizio sul collegamento con il primo capitolo c’è, ma aspettiamo di avere una visione più chiara…

Sarà collegato a The Forest?

Impossibile non notare da subito la dedizione di Endnight Games nell’ambito della cura del dettaglio “fisico”. Per la prima volta si è raggiunta una consapevolezza “materiale”, in grado di mostrarci una reale animazione per ogni dettaglio. Cosa che genericamente viene lasciata all’immaginazione dell’utente. Abbiamo notato animazioni differenti e ben curate nell’atto di consumare diverse varietà di cibo, nel realizzare manualmente degli oggetti, nella costruzione di rifugi ecc.

Tutti movimenti credibili che supportano non poco l’immersività. Le azioni che compieremo quindi non risulteranno più “invisibili”, e il team canadese non a caso si è preso la briga di spingere l’acceleratore al massimo sul fattore realismo. Ogni interazione col mondo di gioco sarà de facto una piacevole scoperta. Ciò varrà anche per le tribù di cannibali, mostri alla David Cronenberg divenuti ormai canonici all’interno della serie, e qui notevolmente migliorati.

È TUTTA QUESTIONE DI SOPRAVVIVENZA

Ansia portami via

Sons of the Forest raccoglie a piene mani tanto dal suo predecessore quanto da altri capostipiti del genere survival, arrivando però a seguire le proprie, vincenti orme. L’impostazione di grande successo (lato gameplay) proposta con The Forest rimane perlopiù invariata, ma risulta comunque arricchita da tanti nuovi dettagli. Complice anche il ridottissimo HUD a schermo.

Forza, salute, sonno, stamina, fame e sete sono e saranno le uniche voci che visualizzeremo costantemente. Per tutto il resto dovremo affidarci alle nostre mani e in generale a tutto ciò che vedremo con gli occhi. Come per esempio la gestione dello zaino e degli elementi al suo interno. Guardare le nostre mani realizzare fisicamente degli strumenti di sopravvivenza sarà veramente appagante.

Le grotte “ansiogene” e in generale le location al chiuso si alterneranno (come in passato) a una fitta e lussureggiante foresta, con vegetazione di ogni tipo. Una foresta che lascerà senza fiato tanto a livello grafico quanto sonoro. Il vento che soffia sugli alberi, le foglie che svolazzano, la luce del sole che filtra tra i rami… Ma anche i versi delle bestie cannibali alle nostre spalle. Perfino l’atto di abbattere gli alberi sarà divertente, oltre al fatto che potremo ammirare una distruzione dei tronchi incredibilmente dettagliata.

Non mancheranno inoltre le location “scientifiche”, a spezzare la pseudo-tranquillità degli ambienti naturali. Un’alternanza di scenari che ci hanno fatto tornare alla mente l’atmosfera de Quella casa nel bosco (2011). Sul fronte tecnico però vi sono ancora numerosi problemi da sistemare tra cali di prestazioni, vegetazione che si “dissolve”, caverne invisibili e svariati freeze. Criticità che verranno molto probabilmente risolte nel corso di questa fase di accesso anticipato, che sorprendentemente comprende già una componente multigiocatore stabile.

Meglio della vita vera

PROMESSA DA MANTENERE

La nostra prova in Sons of the Forest è stata emozionante e terrificante allo stesso tempo. La vincente formula di gameplay proposta nel capitolo precedente risulta nuovamente confermata nella sua struttura. La quale però gode di notevoli aggiunte e miglioramenti, che spingono in particolare sul fattore realismo. Se come si suol dire sono i dettagli a fare la differenza, il team di Endnight Games è sulla buona strada per farla ancora, la differenza, nel mondo dei survival. Non ci resta che attendere la fine dei lavori per quella che promette di essere una nuova pietra miliare del genere.

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