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Dungeon Alchemist, la nostra anteprima

Il tool ideale per i dungeon master, che potranno realizzare concretamente gli scenari che prima immaginavano soltanto

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Quando si parla di giochi di ruolo la mente porta subito a corposi e succulenti manuali, con un’importante mole di regole, informazioni ambientative, personaggi, classi e molto altro ancora. Complice l’apporto di una tecnologia sempre più avanzata, l’utenza è stata via via sempre più allontanata dalla “carta”, per essere poi spinta verso gli ecologici (ma non sempre economici) monitor. Benchè tale affermazione sia in un certo sacrilega (e gli appassionati lo capiranno), che si tratti di uno scenario o di una campagna c’è un elemento assolutamente fondamentale: la mappa. Dungeon Alchemist è un programma focalizzato proprio su questo aspetto.

Applicazioni come Fantasy Grounds e Roll20 permettono di giocatore a un nutrito numero di avventure, ma sempre con materiale preso dall’esterno. Non solo Dungeons & Dragons, ma in generale con limiti imposti da ciò di cui si dispone in quel dato momento. Ed è qui che entra in scena questo nuovo tool, che permette a un dungeon master o un semplice appassionato di creare vari tipi di scenari. I quali potranno essere poi importati in applicazioni come quelle sopracitate, o perfino stampati in vista di sessioni cartacee.

Sviluppato dallo studio indie belga noto come Briganti BV, il programma è attualmente in accesso anticipato su Pc, via Steam. Di seguito quindi la nostra anteprima di Dungeon Alchemist, che si basa sull’aggiornamento invernale che ha seguito il rilascio della versione 1.0.59. Buona lettura.

DIVINITÀ ALL’OPERA

Dungeon Alchemist è un programma focalizzato sulla realizzazione di mappe, che si avvale anche dell’ausilio di un’intelligenza artificiale per lo sviluppo ambientale. Per fare un esempio, nel caso volessimo creare una radura dover far riposare gli eroi della nostra storia, ci basterà iniziarne lo sviluppo indicando la tipologia di mappa e aggiungendo qualche elemento.

La procedura guidata si occuperà del resto, arricchendo la nostra creazione con molti particolari. Fermo restando che avremo sempre la possibilità di effettuare tutte le modifiche che riteremmo necessarie, come l’aggiunta di una casa abbandonata dove potrebbe nascondersi qualche mostro o, perchè no, una strega.

Dungeon Alchemist

Oltre a un’interfaccia nel complesso user friendly e alla costruzione automatica, Dungeon Alchemist mostra una grande varietà anche per quel che riguarda i cosiddetti posizionabili. Elementi cardine per la buona riuscita di una mappa. Ogni albero, sedie, armatura ecc avrà numerose varianti, che ci permetteranno di esprimere al meglio la nostra creatività.

Potremo modificare persino il tempo atmosferico e l’ora di gioco, due fattori fondamentali per mappe in campo aperto. E oltre all’immancabile posizionamento di mostri e altre creature, c’è spazio per l’aggiunta di personaggio non giocanti (npc), ovviamente personalizzabili per intero. Una volta soddisfatti del risultato ottenuto, sarà possibile esportare i frutti del nostro lavoro come accennato nell’introduzione.

CREAZIONE E SVILUPPO IN SOLDONI

Dungeon Alchemist

Riassumendo, Dungeon Alchemist si concentra principalmente (se non unicamente) sulla costruzione e personalizzazione di mappe, sulla loro esportazione e sulle basi dell’IA a supporto dell’utente. Il team di Briganti BV ha puntato molto su questa feature, e il perchè è presto detto. A differenza della maggior parte delle proposte simili (anche gratuite) fruibili nel web, qui l’IA riesce a realizzare ambientazione coerenti, quasi come se fossero state portate a termine da un essere umano.

Non è una cosa da poco, se consideriamo che con la procedura guidata potremo creare in pochi minuti una taverna, una segreta, una strada colma di mostri o qualunque altra cosa. Starà a noi decidere se e quanto intervenire in prima persona, nell’atto di arricchire/modificare quanto realizzato dall’IA oppure di cominciare qualcosa da zero. E’ implicito come Dungeon Alchemist propenda per la prima opzione, offrendo strumenti che oltre al posizionamento di vari elementi permetteranno di ridimensionare, cambiare colore o alterare la forma di tutto ciò che vorremo inserire.

Dungeon Alchemist

Ciò varrà non solo per i semplici posizionabili, ma anche per l’illuminazione o qualunque altro elemento ufficialmente parte dello scenario in questione. E se tutto questo non dovesse bastare, ricordiamo che il tool (“gioco” non sarebbe corretto) presenta una community molto attiva, che poggia le sue basi nell’integrazione con il Workshop di Steam.

Vagando tra i suoi menu infatti è possibile scorgere migliaia di creazioni, ispirate anche da ambientazioni celebri come quelle de Il Signore degli Anelli. Consideranto quanto di buono viene proposto è un peccato non poter poi giocare direttamente, nelle mappe create. Similmente a quanto avviene in TaleSpire. Confidiamo quindi che Briganti BV possa prendere in considerazione questa ipotesi, magari in occasione del rilascio futuro della versione 1.0.

QUALCOSINA DA MIGLIORARE

Dungeon Alchemist

Dungeon Alchemist è un prodotto in accesso anticipato, e ciò implica sia un tangibile margine di miglioramento che la presenza di cose da rivedere o implementare. Uno su tutti è una schermata che ricordi al giocatore gli elementi già usati in precedenza, proprio come una cronologia. Al momento l’unica scelta per avere un colpo d’occhio sui posizionabili ricorrenti è selezionarli e impostarli come preferiti.

In caso contrario saremo costretti di volta in volta a ritornare sui nostri passi e cercare ciò che ci servirà. Finchè una porta o un tavolo si trovano tra gli oggetti in cima alla lista non è un gran problema. Discorso diverso invece se quanto ci occorre si trova a metà o in fondo alla lunga lista di oggetti disponibili. Inoltre la costruzione di un edificio su più piani risulta ostica al momento, perchè invece di aggiungere semplicemente un livello a una casa o a un castello saremo costretti a sovrapporre un’ulteriore mappa.

Il tool di Briganti BV consente anche di sviluppare edifici separati a diverse altezza, ma questo non risolve la situazione. Inoltre l’IA, pur essendo il fiore all’occhiello della produzione, talvolta mostra il fianco. In mappe di grandi dimensioni porte e altri oggetti potranno risultare mal posizionati in alcune occasioni, e saremo quindi costretti a effettuare un controllo certosino.

Sia chiaro, nulla di particolarmente problematico ma per portare in scena mappe degne di questo nome bisogna poter contare su una feature funzionante al 100%. Chiudiamo infine con un desiderio, più che con una vera e propria mancanza da segnalare. E’ vero che al momento non si possono giocare direttamente le mappe realizzate, ma anche l’aggiunta di qualche traccia audio che possa accompagnare il lavoro di creazione non guasterebbe. Confidiamo in aggiornamenti futuri.

Dungeon Alchemist

MOLTO PROMETTENTE

Che siate un dungeon master bisognoso di affidarsi a un programma o un semplice appassionato a cui piace dar vita alle proprie creazioni (prima solo immaginate), Dungeon Alchemist è indubbiamente un prodotto da tenere in considerazione. Quello del team belga Briganti BV è un tool specifico per la realizzazione di mappe e scenari, né più né meno. Si tratta di un programma estremamente specifico, che punta a fare molto bene una cosa sola con il supporto di un’IA che, per quanto migliorabile, è già in grado di raggiungere risultati sorprendenti. La nostra speranza è che nel corso dell’accesso anticipato possano essere apportate le limature (e magari) le aggiunte necessarie così da rendere Dungeon Alchemist il tool definitivo per i giocatori di ruolo.

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