Interstellar Space Genesis: Evolving Empires, recensione

Il popolare strategico 4X di Praxis Games accoglie una nuova espansione; scopriamone i contenuti

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Evoluzioni. Interstellar Space Genesis era partito con una forte impronta indie, ispirandosi al leggendario Master of Orion. Abbiamo con orgoglio curato la genesi di questo prodotto dagli inizi, passando per la recensione del gioco base e della prima espansione, Natural Law. Ma lo studio Praxis Games, guidato dagli sviluppatori Adam Solo e MalRey, ha continuato a lavorare duramente sulla propria creatura con aggiornamenti continui. Il tutto fino ad arrivare alla nuova espansione di cui parleremo oggi, Interstellar Space Genesis: Evolving Empires.

Essa si pone l’obbiettivo di portare il gioco ad un nuovo livello di profondità. Tentando di sfiorare l’interpretazione e il contatto tra razze, si ricerca il realismo ed un po’ di sana fantascienza. Disponibile da qualche settimana su Steam, Interstellar Space Genesis: Evolving Empires richiede, come di consueto, il possesso del gioco base. Consigliamo caldamente anche l’acquisto del pacchetto precedente, Natural Law, per godere dell’esperienza completa. Ma andiamo nel dettaglio. Buona lettura.

STELLE, TALVOLTA RICOLME DI VITA

Con Natural Law, Praxis Games aveva iniziato un processo per garantire ad Interstellar Space Genesis un’anima propria. L’aggiornamento 1.1 ha tra le altre cose accolto l’arrivo di importanti migliorie dal punto di vista grafico, uno dei pochi talloni talloni d’Achille iniziali di questa produzione. Le due razze introdotte sono però tutto meno che semplici aggiunte. Il passo successivo è stato quello di migliorare l’esperienza corrente, mentre si lavorava in sottofondo ad Interstellar Space Genesis: Evolving Empires. Come di consueto, vediamo cosa si nasconde sotto la scocca:

A parte la componente audio e quella relativa agli eroi, è chiaro che i protagonisti di questa espansione sono le civiltà minori, utili non solo a fini di lore. Ci piace pensare che questo aspetto sia eredità e ispirazione del primo Distant Worlds, uno dei pochi giochi dove questo aspetto è davvero curato. Con poche eccezioni, sono ignare degli imperi galattici che si contendono le redini delle stelle.

UNA RICERCA DIFFICOLTOSA

Anche Interstellar Space Genesis: Evolving Empires vede la componente diplomatica rivestire un ruolo primario. Forse non così approfondita come in Stellaris o lo stesso Distant Worlds, ma ugualmente appagante. Per riuscire ad intrecciare relazioni con civiltà minori saranno richiesti impegno, pazienza ed esplorazione. Sulle prime la situazione non era così ottimale poiché per riuscire a fare nuove amicizie era necessaria una ricerca totale e approfondita di quasi ogni pianeta. Accortasi di uno sbilanciamento al limite della frustrazione, Praxis Games ha deciso di intervenire con un aggiornamento immediato.

Grazie alla patch 1.4.2 è ora possibile interagire con le nuove razze tramite una semplice scansione a distanza o alla visita diretta di una nave. La velocità con cui lo sviluppatore ha posto rimedio merita lode. Di fatto, grazie alle nuove modifiche, il gameplay risulta non solo più appagante ma anche più realistico. Lo sfruttamento delle funzionalità offerte da questi collegamenti secondari ha requisiti specifici:

Rimane sempre la possibilità di ottenere questi benefici grazie agli scambi diplomatici e tramite le alleanze, ma a conti fatti è sempre meglio arrivare per primi. È importante precisare che fare nuovi incontri non è un semplice “more of the same”. Questo perchè ogni nuova razza offre bonus in esplorazione, economia, ricerca, industria, cultura, spionaggio e armamenti.

Ne consegue che anche in ambito strategico l’equilibrio delle forze in campo potrebbe cambiare, soprattutto nelle fasi iniziali della partita. È interessante notare che in caso di esplorazioni superficiali (soprattutto se arrivati alla tecnologia di terraformazione) o politiche frettolose potrebbero sparire dalla faccia del pianeta potenziali conoscenze. Il tutto aggiunge quindi un ulteriore strato decisionale di cui il giocatore dovrà sempre tener conto.

TRA UNA MOLTITUDINE DI STELLE

Interstellar Space Genesis: Evolving Empires offre il massimo dell’esperienza se giocato con una galassia di ampie dimensioni. Al giocatore spetta la scelta delle razze giocanti. Solitamente, più alto è il loro numero e maggiori saranno le variabili e in generale il divertimento.

Tra alleanze, spie, esplorazione e leader ambiziosi, le ore e i turni si susseguiranno senza accorgersene. Senza contare il tempo utile per portare a termine particolari strategie. Le quali a loro volta includono appieno la componente militare e la ricerca scientifica.

La varietà di personalizzazioni planetarie e navali è buona, sia per quanto riguarda gli armamenti che la difesa. L’albero tecnologico offre ampia libertà, affiancandosi a quello delle ispirazioni già presente nel gioco base. Il nuovo albero evolutivo risulta quindi una gradita aggiunta.

Di fatto, permette al giocatore di seguire una cultura spaziale più sfaccettata. A cercare il pelo nell’uovo, qualche traccia audio in più non avrebbe guastato. Le due nuove tracce audio sono perfettamente integrate nel contesto di gioco. Ma alla lunga il titolo mostra il fianco di una produzione che per sua stessa natura vuole il gameplay come assoluto protagonista.

DA AVERE SENZA RISERVE

Interstellar Space Genesis: Evolving Empires è un buona espansione. Offre ancor più varietà all’interno di un comparto tecnico già nutrito. Dove la creatura di Praxis Games eccelle è proprio nell’opportunità di offrire scelte significative al giocatore. E grazie alle novità introdotte, il tutto viene elevato ulteriormente. Azzardando, le civiltà pre-curvatura aggiungono un tocco quasi cinematografico. La possibilità di vedere queste nuove razze evolvere a loro volta e intraprendere i loro viaggi nelle stelle renderà felici tutti gli amanti del genere. Nel complesso, ne consigliamo caldamente l’acquisto a tutti coloro che hanno apprezzato il gioco base.

Pregi

Le nuove civiltà offrono spunti strategici. Le scelte incidono significativamente sul gameplay.

Difetti

Qualche traccia audio in più non avrebbe guastato.

Voto

8