Tiny Tina’s Wonderlands, recensione Pc

In questo spin-off di Borderlands dovremo sconfiggere il Signore dei Draghi combattendo per uno dei personaggi più folli e stravaganti dell'universo videoludico

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Quando nell’ormai lontano 2013 venne rilasciata l’espansione di Borderlands 2 nota come “Assalto alla Rocca del Drago di Tiny Tina”, alla Gearbox Software devono aver pensato: cosa possiamo escogitare di ancora più folle? Borderlands 3 (qui la nostra recensione)? Sì certo, ma poi? La risposta vera è propria va ricercata in Tiny Tina’s Wonderlands, che ha recentissimamente debuttato su Pc e console.

Si tratta infatti di uno spin-off della serie vero e proprio, oltre che sequel diretto della sopracitata espansione. La quale, negli scorsi mesi, era stata anche rilasciata in formato stand-alone. Cosa accomuna dunque tutto questo? Il fatto che al centro della scena vi è stato posto uno dei più iconici personaggi (formalmente secondari) del franchise. Ovvero la folle e stravagante Tiny Tina.

Fanciulla dall’aria apparentemente innocente con una viscerale passione per esplosioni e massacri. Ed è al suo seguito che andremo dunque a vivere questa nuova avventura. Che come ogni titolo della serie promette centinaia di ore di contenuti. Di seguito la recensione della versione Epic Games Store (esclusiva temporale ndr) di Tiny Tina’s Wonderlands, curata dal nostro Claudio Szatko.

Ricordiamo che il gioco, pubblicato da 2K, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.

SPARARE E PERSONALIZZARE AL CUBO

In Tiny Tina’s Wonderlands la dirompente ragazza-copertina ha organizzato una nuova partita a Bunker & Badasses. Il gioco da tavolo per eccellenza in quel di Borderlands, da cui in passato prese vita proprio l’avventura vissuta nell’espansione Assalto alla Rocca del Drago. Per giocare tale partita Tiny Tina ha invitato due nuovi amici. L’affascinante e testardo Valentine e la robotica Frette.

Abbiamo detto solo due? In realtà intendevamo che al gioco ci sarà un terzo partecipante. Un novellino interpretato, ovviamente, da noi giocatori. Ci tufferemo dunque in un mondo colmo di draghi, dungeon, spade, incantesimi, castelli, principesse… Ciò che la mente di Tiny Tina può immaginare non ha limiti. A cominciare dalle armi da fuoco!

Anche se si tratta di uno spin-off, ci troviamo sempre in una sorta di succursale di Borderlands. Un looter shooter dove si spara a getto continuo con armi di tutti i tipi e colori, mentre si abbattono nemici che a loro volta dropperanno armi di tutti i tipi e colori. Il tutto con l’eccezionale gunplay che contraddistingue la serie, che si dirama attraverso le incalcolabili combinazioni di effetti e archetipi.

Ciò che differenzia questa nuova produzione di Gearbox Software è una componente rpg ancora più accentuata rispetto al passato. Grazie a essa avremo un potere di personalizzazione ancora più grande sul nostro alter ego, a partire dalla possibilità di modificare il suo aspetto fisico. A permettercelo è un editor che ci consentirà persino di scegliere il pronome, oltre a sei diverse classi e attributi da riempire a suon di punti.

MAGIA DELLA VARIETÀ

Non mancheranno nuove opzioni di equipaggiamento, anche se i cambiamenti più interessanti vanno localizzati nel corpo a corpo. Il quale ora avrà un proprio slot, assieme ai nuovissimi incantesimi, che invece prenderanno il posto delle granate viste negli altri capitolo di Borderlands. Gli incantesimi non consumano munizioni, e si ricaricano dopo un po’ di tempo (di solito abbastanza rapidamente).

Di fatto ci ritroveremo a lanciare fulmini e palle di fuoco, a creare scudi protettivi, a evocare animali, ad assorbire la salute nemica e molto altro ancora. La varietà delle abilità a nostra disposizione sarà veramente impressionante. A queste ultime si aggiungono le tradizionali abilità di classe e i numerosi effetti passivi che potremo sbloccare salento di livello.

La cosa veramente sorprendente in Tiny Tina’s Wonderlands è però il fatto che, a un certo punto dell’avventura, ci sarà possibile selezionare una seconda classe. Così facendo saremo in grado di combinare gli effetti di due classi distinte, con risultati inevitabilmente devastanti.

Tutti questi elementi arricchiscono enormemente il gameplay, rendendolo a nostro avviso il più divertente del franchise. O quantomeno quello avente più opzioni per personalizzare sia il personaggio che il suo modo di combattere. Inutile dire quanto sarà pressante la voglia di rigiocare ancora e ancora, sperimentando tantissime combinazioni diverse.

NUOVE PROSPETTIVE

Un’altra aggiunta molto interessante a Tiny Tina’s Wonderlands è il cosiddetto tabellone di gioco. Certo avremo molti luoghi vasti dove perderci vomitando proiettili. Tuttavia potremo anche esplorare una sorta di palcoscenico aperto, che collega tutte le aree presenti nel gioco e su cui ci sposteremo controllando un grosso avatar (in terza persona) del nostro personaggio. Questa “dimensione” attraverso cui ci sposteremo comprende anche dell’erba alta da cui potranno apparire dei nemici. Dove una volta entrati “in contatto” con loro, avrà inizio il combattimento vero e proprio.

All’interno di questa nuova feature non mancheranno segreti e missioni aggiuntive. Le quali, oltretutto, non costituiscono incarichi insipidi messi lì per allungare il brodo, per così dire. In pieno stile Borderlands infatti ciascuna missione secondaria ci ha condotto in situazioni folli e/o divertenti, portandoci da un luogo all’altro nel tentativo di completare obiettivi sempre più pazzi. Tantissimi contenuti insomma, che insieme a un elaborato endgame e una modalità cooperativa online ci darà da fare per molte, molte ore.

OTTIMI LIVELLI, MA LE VOCI..

Ciò che alla fine colpisce in particolar modo di Tiny Tina’s Wonderlands è il suo approccio originale. Ascoltare in ogni momento Valentine, Frette e la stessa Tiny Tina che commentano gli eventi “dall’esterno” del gioco da tavolo ci farà sentire come se stessimo davvero giocando un gdr con degli amici. Le loro interazioni saranno davvero esileranti, e la follia dell’esplosiva protagonista traghetterà il divertimento in maniera davvero vigorosa.

A livello tecnico i ragazzi di Gearbox Software non si sono voluti discostare dal passato, riproponendo l’ormai iconica grafica in cel-shading che ha reso l’intera serie di Borderlands immediatamente riconoscibile, anche a livello estetico. Complice quindi la mancanza di un vero e proprio balzo in avanti (laddove le possibilità offerte dall’era next-gen si sarebbero potute sfruttare di più), l’ottimizzazione si è dimostrata complessivamente buona.

Buoni anche gli effetti e la colonna sonora. A far storcere il naso è giusto la sorprendente assenza del doppiaggio in italiano. Cosa a cui i titoli della serie ci avevano ormai abituato, offrendo costantemente prove molto convincenti.

Per quanto il nativo doppiaggio in inglese comprenda voci importanti come quelle di Andy Samberg e Wanda Sykes, sarà inevitabile sentire la mancanza, fra gli altri, della grande Cinzia Massironi. La quale, negli anni passati, ha sempre prestato la voce proprio a Tiny Tina.

DA AVERE SENZA RISERVE

Tiny Tina’s Wonderlands inietta una dose ancor più corposa di rpg alla serie che possiamo considerare come la regina incontrastata dei looter shooter. Il prodotto degli sforzi di Gearbox Software è un flusso costante di sorprese e ottime idee, che si sarebbero potute sostenere, eventualmente, con un comparto tecnico più all’avanguardia. Ciò detto, rimane comunque il titolo più completo e divertente visto finora fra i Borderlands… Al netto della mancanza delle voci che hanno contribuito a farci amare questo franchise assolutamente fuori di testa.

Pregi

Gameplay e gunplay prorompenti come da tradizione, ma vistosamenti pompati dalle nuove e numerose opzioni di personalizzazione. Molti contenuti complessivi, con missioni secondarie mai noiose e banali. Altamente rigiocabile.

Difetti

Rispetto agli altri titoli della serie non c'è un vero e proprio miglioramento sul piano tecnico. L'assenza del doppiaggio in italiano (fattore assai caratterizzante nei titoli predecessori) è una bella mazzata.

Voto

8+