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Jack Redrum, la nostra anteprima

Diamo un'occhiata alla versione preliminare di questo interessantissimo puzzle game

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Il panorama italico è sempre più interessante a livello videoludico, specialmente nella sua controparte indie. Rough Cyber Humans è un duo formato da Maraia e Rsaienz. Quest’ultimo è conosciuto per aver sviluppato due giochi per Nintendo DS, XGBlast! e Double Sequence. E grazie all’esperienza maturata con il frenetico shooter e il psichedelico puzzle game, i ragazzi si sono dati da fare per proporre al pubblico qualcosa di nuovo: un frenetico puzzle game “action”. Stiamo parlando di Jack Redrum, che ancora non ha una data d’uscita ma di cui eravamo ansiosi di parlare. All’uscita, il gioco sarà disponibile su Pc Windows e Linux e su dispositivi mobile Android e iOS.

Lo sviluppatore sta anche cercando un publisher per una versione Nintendo Switch, chissà che la nostra anteprima non sia di buon auspicio.

PERDERSI IN UNA CASA

Jack Redrum B

Il protagonista della nostra storia è Jack, un omino tozzo e simpatico che si perde in una casa davvero strana. Sembra uscita da una fiaba dei fratelli Grimm ed è colma di quadri pieni di piccoli incubi. Risucchiato all’interno di uno di questi dipinti, scopre di essere sotto tiro da fantasmi di varie forme e colori. Ma invece di farsi prendere dal panico, decide di usare un bel lazo magico per catturarli e mandarli dentro due ampolle che, se riempite nel giusto ordine, ci permetteranno di uscire!

L’antefatto che fa da apripista ad un simpatico ma impegnativo puzzle è divertente e scanzonato. E la casa offrirà molte stanze, tutte da esplorare liberamente. I livelli della demo sono 11, ma nella versione finale saranno ben centocinquanta. Una cifra altissima, che la dice lunga sulla longevità e le potenzialità di un titolo davvero particolare.

Avremo quindi due fasi distinte e legate. Una fase impegnativa in cui dovremo affrontare i livelli con un gameplay di cui discuteremo tra poco. Poi ci sarà una fase più rilassante nella quale vedremo Jack andare a scoprire i vari ambienti di questa villa davvero grande.

JACK REDRUM OVVERO, QUADRI E CARTA DA PARATI

Jack Redrum C

Lo stile grafico prende tantissimo da Tim Burton, con alcune reminiscenze grafiche dello studio Ghibli. Ma quello che eccelle oltre al gameplay è una grafica interamente disegnata a mano. Sapete già che colui che scrive questa anteprima è un fan della grafica disegnata a mano, che dona ad ogni produzione un tocco personale e profondo non raggiungibile anche dal foto realismo odierno.

Ogni singolo particolare dei livelli e delle stanze che visiteremo è realizzato con cura e passione. Dal sentiero di una foresta scura e tenebrosa ad una carta da parati molto anni cinquanta. Da anguste nicchie a vetri impreziositi da splendide immagini di sottofondo. Lo stile artistico di questo gioco è davvero un fiore all’occhiello e visto che parliamo poco più di una demo, chissà cosa potranno proporci gli sviluppatori in futuro.

GAMEPLAY

E dopo aver visto il cuore, veniamo all’anima del prodotto targato Rough Cyber Humans. Ogni livello vede Jack al centro della schermata con il suo lazo pronto a catturare i fantasmini. Per far sì che il nostro eroe riesca a superare il livello, dovremo catturare fantasmi dello stesso colore e posizionarli in sequenza in una delle due grandi fiale poste ai lati dello schermo.

Ogni fiala ha due posizioni, una bassa e una alta. Questa distinzione ci permetterà di “ordinare” i fantasmi catturati e facilitare il nostro compito. Preso il fantasma useremo i tasti “I”e “K” per la fiala di sinistra, mentre i tasti “O” e “L” andranno a riempire la fiala di destra. Fin qui sembra tutto facile ed in realtà le spiegazioni sul funzionamento del gioco potrebbero finire lì, se non ci stessimo dimenticando del fattore più importante: la velocità.

Creando Super Mario, Shigeru Miyamoto raccontò che secondo lui un grande gioco è quello in cui si capisce subito cos’è necessario fare, ma la difficoltà sta nel superare livelli colmi di insidie. Queste poche parole si adattano perfettamente a Jack Redrum, perché il funzionamento è tanto semplice quanto intuitivo.

I primi livelli di Jack Redrum si lasciano giocare e sono perfetti per introdurre le meccaniche, ma basta andare poco più avanti per trovarsi a fronteggiare uno sciame di fantasmi da far impallidire. Ed è lì che il gioco dà il massimo, perché il giocatore sarà costretto a pianificare le sue mosse anche mentre sta recuperando un fantasma semplicemente dando uno sguardo a quelli che sono in arrivo. È un po’ Tetris e un po’ Puzzle Bubble, con un livello di sfida nettamente più impegnativo ed è un bene.

Terminate le ondate di fantasmi, il conto dei “tris” fatti ci permetterà di capire se abbiamo superato il requisito minimo per il passaggio di livello. Se è andata bene, un nuovo quadro si sbloccherà nella casa. Se la fortuna ci ha voltato le spalle, una bella saetta ci informerà del nostro fallimento.

COMMENTO FINALE

Jack Redrum ci ha divertito, entusiasmato, frustrato, tenuti incollati allo schermo. Si capisce che un gioco funziona quando si è tentato di provare e riprovare nonostante i fallimenti. Lo stile artistico è ispirato e le tavole disegnate a mano conferiscono a questo puzzle game una profondità difficilmente riscontrabile in altri prodotti anche dello stesso genere.

Il gameplay è a tratti punitivo ma funziona ed è dannatamente divertente anche se impegnativo. Su Switch, sarebbe una potenziale killer app da giocare soli ma soprattutto con gli amici. Considerato che ci troviamo davanti a poco più di una demo, non possiamo che essere ottimisti sul futuro di questa produzione che siamo sicuri saprà ritagliarsi una nicchia tutta sua.

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1 commento su “Jack Redrum, la nostra anteprima”

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