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The Art of Rally, Prime impressioni

Tuta e casco pronti per dare uno sguardo in anteprima ad un gioco di rally dal sapore retrò

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Sono passati decenni, eppure ricordiamo con il sorriso quella volta che arrivati in un bar con papà, ci siamo persi dietro un cabinato con volante e pedaliera. Il gioco era un rally dove potevi scegliere qualche macchina, ma a noi piaceva tanto la Toyota Celica. Eravamo troppo bassi per gestire bene la macchina e finivamo ogni volta fuori pista, ma ci piaceva un sacco. Queste sensazioni, le abbiamo provate appena partiti con la demo del nuovo titolo di Funselektor Labs, The Art of Rally. Il gioco non ha ancora una data di lancio ma sarà disponibile nel corso del 2020 sia su Steam che sulle piattaforme rigorosamente indie Itch.io e Gamejolt.

Vi lasciamo alle nostre prime impressioni su questo piccolo ma intenso assaggio di un interessante titolo indie che sa di retro. A proposito, qui il nostro speciale sui giochi racing del passato (fino ai primi anni ’90) del passato. Buona lettura.

UNO SVILUPPATORE ABITUATO ALLE CORSE

Funselektor Labs è uno sviluppatore canadese che ha nel suo portfolio un altro titolo interessante, Absolute Drift. In questo gioco, il gameplay verte tutto sull’uso della tecnica del drifting, ossia controllare una macchina che perde aderenza dal lato posteriore mantenendo il controllo sull’asse anteriore. Insomma, se volete un esempio pratico andate a guardarvi il primo Cars, tutto da gustare.

THE ART OF RALLY, IL PASSO SUCCESSIVO

The-Art-of-Rally

The Art of Rally è, se vogliamo, il passo successivo di Absolute Drift, e che passo. I 200 mb da scaricare per provare la demo danno accesso a due veicoli e il primo percorso, quello finlandese. Bazzicato nel menu principale e nelle opzioni grafiche, troviamo una pletora di valori che non ci saremmo aspettati da un titolo in grafica low poly.

Eppure, ogni valore ha un impatto visivo decisamente marcato, ci torneremo più avanti. È possibile guidare in questo percorso in diverse condizioni giornaliere e meteo. Quindi pioggia, nebbia, pomeriggio, mattino, sera.

IL CLIMA NON È SOLO ESTETICO

The-Art-of-Rally-B

Queste condizioni non sono meramente estetiche, in quanto guidare sotto la pioggia gestire le sbandate della macchina si rivela impresa ardua. ed è necessario essere molto attenti con l’uso dell’acceleratore. I comandi da tastiera ci sono apparsi a volte fin troppo reattivi, specialmente all’inserimento in curva. In altre circostanze, soprattutto durante la decelerazione e nel tentativo di “sgommare” in una curva a gomito per guadagnare secondi, abbiamo notato una lentezza di fondo che spesso ci ha portato fuori pista.

Fallire anche curve semplici, e non riuscire a percorrere un rettilineo senza andare contro gli alberi, ci ha portato a pensare che il gioco fosse molto più tecnico di quanto ci aspettassimo, e questa verità ci si è stampata in fronte nel momento in cui abbiamo iniziato a rallentare in anticipo, e non tentare a tutti i costi la “driftata” alla Fast and Furious. The Art of Rally non è solo un titolo, ma un monito per chi cade nella trappola di pensare ad un gioco squisitamente arcade.

Tra le opzioni, sono diversi anche gli aiuti alla guida, e non c’è da vergognarsi nell’attivarli tutti se dopo qualche prova non riusciamo a controllare il veicolo.  Giusto per farvi qualche esempio, abbiamo ridotto a zero il controllo della stabilità per valutarne l’impatto sui controlli. Il risultato è che non siamo riusciti a terminare la prima curva, ritrovandoci “letteralmente” su un albero.

La telecamera è posizionata alle spalle della macchina, ma invece di optare per una visuale in terza persona, si è scelto un’inquadratura dall’alto e leggermente inclinata in pieno stile retrò. Questa scelta porta in serbo un vantaggio non da poco, ed è il fatto di poter “vedere” cosa abbiamo davanti e quali curve e di che tipo affrontare.
Quando la macchina percorrerà il percorso ad una velocità consistente, la visuale tenderà ad allargarsi ancora, favorendo una visuale d’insieme del tracciato davvero suggestiva. Dal momento che si tratta di un gioco che strizza l’occhio alle simulazioni, pur senza eccedere, condividiamo appieno la decisione dello sviluppatore. Certo, l’idea di selezionare questa visuale base e una in terza persona ci intriga, e speriamo venga considerata anche da  Funselektor Labs.


Ecco, un elemento che non ci ha convinto è il problema relativo ai dislivelli. Un’inquadratura dall’alto dovrebbe prevedere la possibilità di valutare un dislivello anche su rettilineo, ad esempio andando a sfruttare gli effetti di luce e ombra. Purtroppo questo avviene solo in parte, ed è successo più volte che percorrendo un rettilineo ci si sia trovati sbalzati a centinaia di metri solo per non aver “notato” quel cambiamento del fondo stradale.

Ovviamente, trattandosi di una versione embrionale e con solo una pista a disposizione, è lecito aspettarsi ampi margini di miglioramento anche se è importante che lo sviluppatore verifichi questo elemento nelle piste già elaborate che non abbiamo avuto modo di valutare. Sarebbe bellissimo godere inoltre di un copilota a testo o voce che ci fornisse indicazioni, esattamente come nella realtà. Trattandosi di una produzione indie, un buon compromesso sarebbe quello di un copilota. Quet’ultimo tramite “segnali” potrebbe indicare un dislivello, una curva a gomito, e così via.

LA GRAFICA È GIÀ ACCATTIVANTE

La grafica invece, è davvero accattivante. Sfruttare la tecnica di low poly si è rivelata una scelta azzeccata. Il framerate è quasi sempre rimasto sopra la soglia dei 60 frame per secondo con tutti i dettagli impostati al massimo. Gli scorci del paesaggio e anche i dettagli dell’ambiente risultano molto curati e davvero suggestivi. Buoni anche gli effetti di luce e particellari, con il fumo delle sgommate a diradarsi pian piano in seguito ad una derapata.

Quello che invece non ci ha convinto è la localizzazione in italiano, che sembra fatta attraverso Google Translate. In questi casi, una traduzione del genere non ha senso di esistere e al momento suggeriamo di provare la demo nella sola lingua inglese.

COMMENTO FINALE

Questa prima prova con The Art of Rally ci ha lasciato con sensazioni positive. Pur avendo la possibilità di provare solo un circuito e due veicoli, il titolo di Funselektor Labs ha già una sua anima e il gameplay proposto è distintivo dello sviluppatore, rappresentando di fatto un’evoluzione di quanto proposto in Absolute Drift.

La versione finale porterà sui nostri schermi più di 60 veicoli di varie epoche, 60 percorsi ed un sistema che permetterà di riparare il veicolo tra una tappa del rally e quella successiva. Non vediamo l’ora di metterci le mani sopra.

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