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Usi e costumi dei vichinghi: un popolo di guerrieri sui generis

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Nella cultura popolare contemporanea i vichinghi hanno assunto un ruolo sicuramente prestigioso, dovuto a usi e costumi legati alla tradizione dei guerrieri norreni. Non è un caso se nei fumetti, nel cinema di intrattenimento e nella canzone rock, i vichinghi abbiano legato il proprio nome alla leggenda.

Su tutti bisogna ricordare la canzone della rock band britannica dei Led Zeppelin di Jimmy Page e Robert Plant, che hanno fatto di Immigrant Song, uno dei loro cavalli di battaglia, inneggiando e omaggiando appunta alla cultura dei guerrieri norreni. Gli usi e le tradizioni con cui i vichinghi sono oggi molto conosciuti, grazie a opere di fiction, comics e videogiochi, vedono protagoniste le popolazioni di scandinavi, danesi e dei territori che oggi conosciamo come la Germania settentrionale.

Durante i due secoli in cui la cosiddetta cultura vichinga prosperò, sono state narrate storie, leggende e miti legate a questa particolare popolazione, che a bordo di drakkar, imbarcazione di tipo militare utilizzata da vichinghi e sassoni, usavano compiere scorrerie per tutta l’Europa Occidentale. Nonostante le leggende, ci sono però alcune cose che bisogna sapere dei vichinghi. Innanzitutto non erano solo dei facinorosi e glorioso guerrieri, bensì anche degli abili artigiani nonché degli ottimi navigatori.

Leggende a parte, è importante ricordare come questa popolazione, maggiormente nota per essere vigorosa e sanguinaria, fu capace di compiere delle rotte, reputate proibitive per secoli. Le imprese compiute dai vichinghi, sono poco conosciute ai più, eppure anche a distanza di così tanto tempo, emergono ancora documenti, testimonianze della cultura vichinga, in zone sparse e disparate del globo. Una cosa che certamente non tutti conoscono è il significato etimologico del termine vichingo.

Gli anglosassoni li chiamavano appunto, Vikings, dato che nelle lingue scandinave, vik significa baia, quindi i baieggianti, coloro i quali usavano andare per baie, potrebbe essere la traduzione della parola vichingo. Trattandosi di una popolazione non così antica, abbiamo una data testimoniata di quando i vichinghi iniziarono il loro periodo di massima espansione: era l’8 giugno del 793 dopo Cristo.

Vi sono testimonianze che riportano alcuni episodi di scorrerie, come appunto “come vespe, loro assaltavano come lupi affamati, rubando e distruggendo ogni cosa”. Questo documento venne redatto al monastero di Lindisfarne, mentre si celebrava san Medardo. Si tratta di una testimonianza utile, al fine di inquadrare in un preciso contesto storico, una delle azioni dei vichinghi.

Al di là della mitologia d’obbligo sull’argomento, è bene dire che si trattava anche di popolazioni industriose e tranquille di pastori e pescatori, abili artigiani e orafi, pregevoli poeti e bardi, secondo la tradizione del periodo storico, in cui vissero. Non tutti sanno che la poesia, era nota come la “bevanda degli gnomi”, ed era all’epoca considerata una vera e propria arte magica.

Importante poi rammentare come la loro dieta fosse abbastanza salutista, per i criteri dell’epoca, basata sull’utilizzo di verdure fresche, pesce e un particolare tipo di dessert, molto simile allo yogurt. Aringhe e salmoni, erano tra i pesci maggiormente mangiati e venivano lavorati con particolari tecniche di conservazione, utili per il viaggio in mare e per dare da sostentamento ai guerrieri e ai marinai dell’epoca. Anche a livello di uniforme da battaglia, erano piuttosto inusuali, visto che non indossavano una vera uniforme, a differenza dei soldati moderni e dei legionari romani. Portavano elmi di ferro, la cotta di ferro a maglie e una tunica o mantello di lana.

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