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Il Cio contro i giochi violenti “non saranno mai eSport”

Il presidente Thomas Bach ne parlerà ad un incontro che si terrà a Losanna a metà luglio

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Gli eSport tornano ad essere oggetto di interesse per il Comitato Internazionale Olimpico. Thomas Bach, il presidente del massimo organo sportivo mondiale, ne ha parlato a Sport1 citata anche da Esportsinsider.

E sembra si voglia dare un’accelerata ad un fattore importante: la definizione di eSport che potrebbe anche entrare nel palinsesto olimpico dopo l’apertura di fine ottobre dello scorso anno. In merito a questo quesito, Bach è stato categorico ribadendo che i giochi violenti non faranno mai parte delle Olimpiadi dicendo:

Abbiamo bisogno di tracciare una linea e chiarire che i giochi violenti non potranno mai far parte del Movimento Olimpico.

Questo, dunque, sarà uno degli argomenti principali dell’incontro che si terrà a Losanna a metà luglio tra il Comitato Internazionale Olimpico e le aziende e giocatori dediti al mondo degli eSport.

Il desiderio del CIO di iniziare un dialogo con l’industria del gaming e gli atleti del settore, inclusi tutti gli investitori del movimento olimpico.

Ecco le parole di Bach:

Il mondo degli eSport è chiaramente un settore molto eccitante e in forte crescita che riesce a coinvolgere milioni di giovani da tutto il mondo. Per questo motivo, il Comitato Olimpico Internazionale non può ignorare in alcun modo un tale fenomeno.

Appena pochi giorni fa è stato annunciato che League of Legends, Arena of Valor, Pro Evolution Soccer 2018, Hearthstone, Clash Royale e Starcraft II rappresenteranno gli eSport in un evento dimostrativo all’edizione 2018 dei Giochi Asiatici, competizione riconosciuta dal COI considerata il secondo più grande evento sportivo dopo le Olimpiadi.

Per vedere il debutto degli eSport come disciplina sportiva ufficiale bisognerà però attendere i Giochi Asiatici 2022 che si svolgeranno a Hangzhou (Cina), che potrebbero per tanto essere il perfetto trampolino di lancio verso l’inclusione degli stessi alle Olimpiadi.

(ha collaborato Andrea Vizzari)

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