Pure Farming 2018, Recensione Pc

Techland ed Ice Flames ci fanno gestire in modo moderno un’azienda agricola

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Da qualche annetto, i giochi sulla gestione delle fattorie sono in costante aumento. Sarà per il boom di una decina di anni fa di Farmville su Facebook, sarà poi per l’arrivo di altri titoli più simulativi e di ben altro spessore, ma il fatto di immergere i giocatori in un contesto rurale e naturalistico, lontani – possibilmente – dal logorio della vita moderna (cit.), è diventato un concetto più usuale e familiare nel corso dei tempi.

Pure Farming 2018 vuole dire la sua nel mondo dei “farming sim” e, diciamo fin da subito, l’intento riesce molto bene. Noi vi spieghiamo il perché raccontando la versione sviluppata da Ice Flames e distribuita da Techland su Pc, PS4 ed Xbox One. Vi parliamo dell’edizione Pc uscita assieme a quella per console lo scorso 13 marzo.

TRE MODALITA’ DI GIOCO PER IMPARARE NON SOLO A ZAPPARE

Parliamo delle modalità di gioco che Pure Farming 2018 offre. Troviamo la classica campagna che ci pone alla guida della nostra azienda agricola (o fattoria) che i giocatori ereditano dal proprio nonno (e ci chiediamo quanti abbiano avuto questa fortuna). Questa è la modalità più importante, ovviamente, del titolo perché in primis ci offre gli spunti per imparare le basi delle meccaniche di gameplay e poi perché sblocca la maggior parte degli Achievements di Steam.

Impareremo moltissimo del gameplay di Pure Farming 2018 e scopriremo la sua complessità. Non è soltanto andare a zappare la terra. C’è molto più della famosa pratica che spesso e volentieri consigliamo cavallerescamente agli altri (soprattutto agli incompetenti) ma ci rendiamo conto, effettivamente, che anche per andare a zappare c’è bisogno di una certa dose di capacità.

Attenzione, divagazioni a parte, Pure Farming 2018 non ha nulla di difficile anche perché il tutorial è molto ben strutturato e la traduzione in italiano è valida. Ma semplicemente non sarà soltanto una questione di coltivare e raccogliere i frutti dai campi o allevare questo e quel tipo di animali.

Bisognerà fare attenzione, infatti, a tanti particolari “finanziari” ed a diverse meccaniche che hanno una loro logica e per quanto semplificate daranno, almeno all’inizio, filo da torcere. Impareremo ad utilizzare così i vari macchinari, mezzi come trattori e moto-trebbie e così via. Tra l’altro potremo anche ripararle ed acquistare altri mezzi attraverso lo store.

L’inizio è lento. Dopo aver rilevato la fattoria da nostro nonno che ha pensato a noi perché da piccoli ci piaceva stare li e lavorare i campi, dovremo iniziare a prenderci cura di quella che è a tutti gli effetti un’azienda che ha bisogno di filare a dovere anche per estinguere prestiti bancari i cui interessi ovviamente gravano sul bilancio.

Dopo una lunga fase di studio in cui saremo sballottati da una parte all’altra dei vari punti della mappa, che ben presto vedremo essere una minima parte del vasto territorio, cominceremo a fare sul serio. Facendo soldini grazie al nostro duro lavoro fatto di olio di gomito ma anche di cervello fine.
Sarà anche possibile aiutare i vicini e questo aumenterà i nostri guadagni anche se dovremo utilizzare le nostre attrezzature e macchinari che ovviamente si usurano. Ogni cosa ben fatta ci porta oltre ai soldi anche punti esperienza. Ad ogni livello sbloccato potremo accedere ad aree aggiuntive e macchinari sempre più completi e professionali (oltre che costosi) da acquistare per migliorare le nostre prestazioni e realizzare il sogno di ogni imprenditore: lavorare meno e produrre di più. Bisognerà, però, conoscere al meglio quanto il mercato propone onde evitare acquisti incauti o poco utili.

In questa modalità si potranno anche sbloccare mappe e location nonché ulteriori culture. Insomma, questa è la fase centrale di Pure Farming 2018, legata da un arco narrativo esile al punto che si può parlare più concretamente di incipit piuttosto che di storia perché quest’ultima la scriveremo noi con le nostre azioni. Il che non è per niente male. Anzi.

Il succo del gameplay di Pure Farming 2018 e della modalità Storia può essere raccontato in questa frase detta dal protagonista che ben si adatta agli appassionati del genere:

“Quand’ero piccolo, la fattoria era tutto il mio mondo. Adesso, tutto il mondo è la mia fattoria”.

 

 

 

 

Ci si può dedicare anche alla Coltivazione Libera in cui si decide dove e come giocare scegliendo una mappa ed il capitale iniziale per poi iniziare a lavorare campi ed a prendersi cura delle bestie.

Troviamo anche Sfide di Coltivazione. In pratica si tratta di svolgere delle quest nelle varie ambientazioni. Si potranno visionare luoghi e fare esperienza senza per forza di cosa iniziare con una nuova fattoria. Ogni mappa ha le proprie peculiarità e potremo andare, oltre che in Montana, dove parte il tutto, faremo visita in Colombia, in Italia ed in Giappone per trovare coltivazioni differenti. In Colombia, manco a dirlo, lavoreremo il caffè, uva ed olive da noi, riso e ciliegi nel Sol Levante.

Mappe ben congegnate e caratterizzate con peculiarità delineate che svariano dal Montana, più vasto e variegato di tutte alla delicatezza del Giappone.

Il gioco non ha modalità multiplayer. Una scelta controtendenza ma che alla fine non pensiamo pesi troppo in queste dinamiche benché sarebbe divertente cooperare con gli amici magari dividendo i compiti per ottimizzare tempi ed altro. Per far quest’ultima cosa potremo comunque assumere degli operai e fargli fare quello che serve.

GAMEPLAY CLASSICO

Il gameplay di Pure Farming 2018 è molto intuitivo e rispetto alla concorrenza non offre troppe differenze nelle azioni da compiere. Le meccaniche sono pressoché le stesse: guidare i mezzi, arare i campi, concimarli, ciclare le coltivazioni prendersi cura degli animali, riparare i mezzi.
Un tablet, perché stiamo parlando di una fattoria moderna, ci aiuterà nella gestione facendoci visionare tutte le informazioni che servono. Oltre a notificarci gli eventi più importanti, inoltre, permette di acquistare quel che ci serve anche se rincara i prezzi anziché diminuirli (ma una sorta di Amazon per i mezzi agricoli?). Conviene quindi andare nelle rivendite direttamente per trovare una discreta varietà di macchinari.

La mancanza del multiplayer è dovuta al fatto che il titolo tende ad offrire una simulazione profonda: il giocatore svolge direttamente le azioni da fare e quindi conoscere le varie macchine ed andare sul determinato campo attraversando anche più volte l’immensa area della fattoria.

E sarà nostro compito imparare l’utilizzo di veicoli, cisterne, rimorchiatori, rimorchi, trattori e quant’altro. L’aiuto ci arriva leggendo l’enciclopedia dal tablet. Un bel compendio utile oppure andando nella modalità Storia ed eseguire qualche compito gestito dal tutorial. Ah, ci sono anche i droni che offrono una panoramica più dettagliata sui campi a nostra disposizione e si potranno acquistare determinate attrezzature per rendere la nostra fattoria la più efficiente di tutte.

Come detto, pur mancando il multiplayer, si potranno ingaggiare dei lavoratori per svolgere le attività in modo che si possa pensare ad altro e soprattutto a come ottimizzare i profitti ed espandersi. Perché Pure Farming 2018 non è solo una simulazione agricola ma anche aziendale ed il denaro, vero motore di tutte le attività commerciali, ha un ruolo fondamentale. 

Il realismo in “campo” è dato dal fatto che bisognerà avere cura di tutto. I campi devono essere dissodati, arati, seminati, irrigati per farli diventare produttivi. E bisognerà raccogliere per tempo i frutti perché se incolti e lasciati senza cure marciscono.
Anche gli animali hanno bisogno delle varie cure del caso. I contenuti di serre, stie, porcili ed altri campi di allevamento e coltivazione non dovranno mai essere abbandonati a loro stessi. Sarà necessario anche imparare a proteggere la nostra fattoria che può essere esposta ad incendi, parassiti, siccità e quant’altro. Interessante la possibilità di investire in nuove tecnologie e quindi in macchinari anche dall’aspetto avveniristico.

Il tutto tende, però, sostanzialmente a ripetersi anche se le cose da fare sono tante. Il consiglio è quello di variegare le produzioni e dedicarsi a quelle che interessano di più.

Interfaccia e controlli aiutano a giocare al meglio mentre le ultime patch hanno aggiunto anche il supporto ad alcuni volanti per ottimizzare al meglio il gameplay che rimane comunque gradevole soprattutto a chi è interessato dal genere.

UNA GRADEVOLE NATURA IN 3D

Dal punto di vista tecnico, Ice Flames ha svolto un buon lavoro. Pure Farming 2018 ci immerge in un gradevole mondo 3d realizzato piuttosto bene e non privo di carinerie a livello di dettaglio. Le varie mappe, immerse nel verde della natura nel quale però a tratti si vedono i contrasti con costruzioni moderne, sono molto gradevoli. Le pale dei mulini per l’energia eolica che fanno da sfondo in uno scorcio caratterizzato dal nostro granaio ad esempio si fanno notare. Ed a nostro avviso il contrasto è davvero bello. Natura-High Tech is the way… probabilmente.

Buona anche la varietà delle ambientazioni che hanno dettagli particolareggiati ed esclusivi l’una dall’altra. E vedere immense distese di grano o ulivi stendersi da un capo all’altro della nostra fattoria o vedere come le piantine da serra crescano bene offre un contrasto tra macro e micro di sicuro interesse.
Certo, non parliamo di miracoli ma di una realizzazione nel complesso molto pulita, particolareggiata e per certi versi davvero gradevole. Anche gli effetti particellari, acqua, vari tipi di colture nonché i diversi tipi di macchine e di costruzioni rallegrano gli occhi.
Nel complesso parliamo di un lavoro veramente pulito, magari non troppo impatto ma nel contesto sicuramente rilassante, gradevole e sicuramente ben fatto.

Buonissimi gli effetti sonori, sia dei motori, che dei nostri passi che dei vari ambienti. Le musiche sono discrete ma certo non entrano nel novero dei pezzi indimenticabili anche se, ad onor del vero, ben si sposano con l’ambientazione “country”.

COMMENTO FINALE

Pure Farming 2018 vuole essere offrire una nuova visuale nel mondo dei “simulatori agricoli”. Sicuramente, gli amanti di questo genere, possono apprezzare le varie caratteristiche (anche tecniche) del prodotto realizzato da Ice Flames.

Un discreto numero di mezzi, tante colture da gestire o proporre, diverse ambientazioni (tra cui quella Italiana quasi “romantica”) ed i tanti aspetti della gestione con qualche chicca come il drone, permettono senza dubbio ore ed ore di sano divertimento. Raccogliere letteralmente i frutti del proprio duro lavoro è comunque soddisfacente.

Forse è la meccanicità delle cose e la loro ripetitività che può scoraggiare chi ama fare più cose in contemporanea, ma nel complesso Pure Farming 2018 funziona anche se manca il multiplayer e la possibilità di pianificare e suddividere il lavoro della fattoria con altri amici.

Le tre modalità offrono di contro un buon numero di ore durante le quali divertirsi a gestire in modo moderno e competitivo una nostra azienda agricola. Tecnicamente molto gradevole grazie ad un lavoro molto pulito e ricco di stile, Pure Farming 2018 può essere un buon inizio per una nuova serie di simulatori del settore. Aggiungendo ulteriori macchinari (e qualche cosa come ad esempio nell’ultima patch che ha portato due nuovi macchine si è visto) riteniamo che possa essere ancora più appetibile.

 

Pregi

Modalità Storia utilissima per imparare le basi. Gameplay tutto sommato immediato ed al tempo stesso profondo. Gradevoli gli scenari e la varietà di colture e di animali da allevare. Tecnicamente pulito. Tre modalità. Longevo…

Difetti

… ma alla lunga può diventare ripetitivo. Non c’è il multiplayer. Pochini i mezzi a nostra disposizione anche se le patch stanno arrivando.

Voto

8