The Huntsman: Winter’s Curse, Recensione Pc (Capitoli 1-3)

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La graziosa e giovane Elisabeth vive placidamente nel suo paesello. Misteriosamente, però, la sua esistenza viene sconvolta. L’inverno porta con se non solo il freddo ma anche la morte del padre e l’improvvisa scomparsa dei suoi fratelli nonché la distruzione nella regione perché l’esercito della Regina Freya marcia nelle Terre Bianche.

A questo punto, decisa e determinata, proverà a sfidare tutto e tutti per sapere la verità e conoscere dove siano i loro fratelli.

Questa in estrema sintesi l’imput narrativo di The Huntsman: Winter’s Curse, un misto tra avventura, strategia e gdr sviluppato da Desert Owl Games ed ambientato nel mondo Snow White and the Huntsman (Biancaneve ed il Cacciatore) ma soprattutto su quello de Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio. Il gioco è suddiviso in cinque “libri” ed attualmente ne sono usciti tre, il primo a titolo gratuito, gli altri al prezzo di 4,99 euro per Pc Windows e Mac con gli altri due capitoli in arrivo per questo mese e la versione PlayStation 4 attesa prossimamente.

Noi vi raccontiamo ovviamente quanto visto nei primi tre libri di questa avventura interattiva dalla ambientazione surreale e dai toni fiabeschi.

UNA STORIA INTERATTIVA

Quello che colpisce a primo acchito di The Huntsman: Winter’s Curse è senza dubbio l’atmosfera. La narrativa è molto classica con l’inizio di ogni libro che racconta in grandi linee le parti fondamentali della storia con alcune sequenze in computer grafica ed artwork interessanti.

Come detto, i giocatori seguiranno le gesta di Elisabeth, una deliziosa ragazza dai capelli rossi che dopo aver perso il padre e la sua famiglia vuole conoscere la verità e, grazie alle sue buone abilità con la spada, è decisa a scrivere la sua storia a lieto fine.

Fin dalle prime battute, risulterà fondamentale leggere per bene la storia che via via scorre nonché i dialoghi per prendere le giuste decisioni che renderanno il cammino meno difficile. Quasi subito si incontrerà Marcus, un giovane mago talentuoso che però sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo e comunque abbiamo altri due capitoli da spolpare) avere altri fini nell’aiutare la protagonista a scoprire dove siano finiti i suoi fratelli. Ed in alcuni punti ci saranno alcuni piccoli colpi di scena che ovviamente non vi sveleremo.

Il fatto che il gioco sia attualmente arrivato al terzo “libro” su cinque non ci permette di andare molto oltre.

Tornando a quello che abbiamo giocato, si ha a che fare con una storia interattiva potenzialmente interessante che, come descriveremo, è supportata anche dal resto.

GAMEPLAY MISTO MA IMMEDIATO

Uno dei tanti dialoghi presenti di The Huntsman: Winter’s Curse, a sinistra potrete notare la deliziosa Elisabeth

Siamo tuttavia in grado di parlarvi di altro. Il gameplay di The Huntsman: Winter’s Curse, ad esempio, è uno dei punti forti della produzione Desert Owl Games. Ci troviamo di fronte ad un ottimo equilibrio di narrazione, con tanto di lettura ed alcune scelte da fare che creano piccoli bivi narrativi, strategia perché spesso e volentieri bisognerà imbracciare le armi, gestire gli oggetti del proprio inventario e gioco di ruolo perché si dovranno spendere i punti esperienza che ogni quest compiuta o alcune scelte effettuate regaleranno.

Vogliamo far notare come alcune scelte portino anche ad episodi gradevoli come la risoluzione di indovinelli che possono evitare combattimenti impari o sicuramente pericolosi.

Così descritto sembra (e ce ne scusiamo) complicato ma giocarlo è risultato molto immediato e piuttosto piacevole. La fase strategica a turni si manifesterà quando si dovrà scendere in campo per gestire i nostri personaggi in un combattimento a turni. Ogni arma (così come ogni parte di armatura ed altri oggetti) ha dei poteri espressi in carte. Ad esempio un determinato tipo di spada sarà utile per fare molto danno ma rallenterà le nostre azioni o permetterà attacchi che possono portare ferite momentanee ai nemici il che darà un doppio vantaggio: in attacco perché faremo più male; in difesa perché subiremo meno danni.

Il combattimento sarà a turni ed è una delle fasi più importanti del gioco

Ci sono anche attacchi che permettono di raccogliere le forze e sferrare colpi più potenti a patto di dover cedere il turno (toccherà a noi decidere se ne varrà la pena o no). Ma è possibile anche, raccogliendo ed equipaggiandoci di oggetti particolari, avere alcune capacità che permettono di far saltare il turno ai nemici in modo tale da poter agire in combo scombinando l’ordine originario della turnazione.

Ci sono pure le magie, come raggi di energia, fuoco, veleno ed altro visto che anche Marcus ha il suo bel ventaglio di attacchi grazie ad un arsenale non indifferente. Peculiarità sua è anche quella di offrire supporto come scudi magici per attenuare i danni subiti o di curare se e gli altri.

Ad ogni turno, escono delle carte, se ne dovrà scegliere uno per decidere cosa fare: attaccare, difendersi, aspettare e così via.

I combattimenti finiscono o quando si raggiunge l’obiettivo prefissato come ad esempio resistere ad un determinato numero di turni o ancora ridurre i punti vita dei nemici ad una percentuale ben precisa, o – ovviamente – sconfiggendo portando a zero gli HP altrui. Se sfortunatamente dovesse toccare a noi con entrambi i personaggi (con uno ancora in piedi il combattimento continua), il gioco ci proporrà di cercare un’altra missione alternativa (in vero non ve ne sono tante benché esistano quest “secondarie”), o di cambiare livello di difficoltà o semplicemente di riprovare.

La schermata di gestione del personaggio, sarà possibile cambiare equipaggiamento o assegnare i punti abilità per forgiare i nostri eroi

La gestione dei combattimenti a turni è equilibrata ed a livello normale non ci sono troppe difficoltà anche se ci sono alcune asperità in un paio di passaggi vista la particolarità di certe sfide. L’interfaccia permette con pochi click di fare l’azione desiderata e per lo più si tratta di punta e clicca. Nulla di più immediato.

I punti esperienza ci fanno avanzare di livello e ad ogni livellamento (o level up se preferite) c’è da spendere un punto nell’albero delle abilità che include forza, velocità, salute, agilità ed altre abilità speciali. Ogni personaggio avrà il proprio Skill Tree e se quello di Elisabeth sarà votato all’azione, quello di Marcus è incentrato sui tipi di magia, sulla rigenerazione e sul tipo di attacchi specifici contro determinate creature. Nulla che non abbiamo già visto.

Ci muoveremo in questo mondo incantato attraverso una mappa che segnerà le varie location da visitare per risolvere le varie quest e generalmente si viene guidati dal medaglione della protagonista che comincia a luccicare in situazioni particolari che spesso e volentieri sono foriere di pericoli. Ogni capitolo che termineremo ci sarà una notifica sulla mappa e ad ogni nuovo capitolo assisteremo al racconto della nonna che narrerà le nostre vicende.

GRAFICA DELIZIOSA, MUSICA D’ATMOSFERA

I due protagonisti, Elisabeth e Marcus

Il lato tecnico di The Huntsman: Winter’s Curse è gradevolissimo. L’aspetto grafico è lodevole e vanta uno stile godibilissimo e molto raffinato. Merito di Abigail Larson, una illustratrice che si ispira alle ambientazioni di opere di Edgar Allan Poe, H.P. Lovecraft, dei fratelli Grimm e di altri classici del Gothic della letteratura, in grado di realizzare un lavoro encomiabile ed artisticamente possente.

Atmosfere incantate ma al tempo stesso ricche di spensieratezza e malinconia, tra la favola col bel sogno e note più dark in un mondo popolato da folletti, spiriti eterei, ma anche da serpenti e ragni giganti o dagli immancabili lupi cattivi. Ed un aspetto così artistico è anche pratico perché l’interfaccia è molto semplice e non intacca il gameplay così come il menu.

Poche ma efficaci le animazioni mentre di grande impatto gli artwork che compaiono in alcuni momenti topici della narrazione.

Anche il comparto sonoro fa la sua parte in modo valido. Non c’è una grande varietà di brani ma quei pochi che ci sono si fanno ascoltare e sono piacevoli oltre, in alcuni casi, a dare tono alla storia.

L’unica cosa che al momento è un po’ un difetto (a parte il peccato di non poter godere della traduzione in italiano, dettaglio che comunque non influisce nella nostra valutazione), è la longevità ed il fatto che – nonostante ci siano alcune decisioni da prendere, le variazioni dal tema principale non sono tante. L’arco narrativo benché ben raccontato è un po’ strettino e non ci sono troppe missioni secondarie utilissime non solo a raccogliere oggetti utili ma anche preziosi punti esperienza.

Tuttavia, aspettiamo con ansia gli altri due “libri” che usciranno nelle prossime settimane ed anche la versione PlayStation 4 auspicando anche un’edizione Xbox One e Linux.

Marcus dà prova delle sue abilità magiche colpendo abilmente i minacciosi serpenti che si parano davanti ai nostri due protagonisti

COMMENTO FINALE

The Huntsman: Winter’s Curse, è una di quelle sorprese inaspettate. Passato quasi inosservato, abbiamo avuto il piacere di conoscerlo e dopo aver concluso i primi tre libri attendiamo con ansia il quarto ed il quinto.

Ci sentiamo comunque di consigliare il gioco a chi voglia leggere una storia gradevole e voglia godere di un gioco artisticamente (sia dal punto di vista estetico che sonoro) molto bello. Forse un po’ piccolino, ma di impatto e di valore intrinseco.

Ad arricchire il tutto è ci pensa un buon mix tra narrativa, strategia a turni e gioco di ruolo che danno corpo al lavoro di Desert Owl Games. Peccato, però, che al momento, il gioco sembri un po’ di dimensioni ridotte (soprattutto rispetto a quanto proposto dalla concorrenza) e non permetta di uscire troppo dai binari nonostante ci sia il lusso di poter scegliere quest secondarie utili per i punti XP. Ma questo non può essere un dato definitivo perché mancano altri due libri.

Sostanzialmente, però, è un titolo che vale la pena acquistare soprattutto se affascinati dalle favole e vogliate cimentarvi in combattimenti strategici a turni (che a livello di difficoltà più elevato offrono sfide davvero problematiche) e forgiare i propri eroi. Sicuramente con l’offerta completa si potrà avere un quadro completo e noi ovviamente non mancheremo di dire la nostra in una nuova recensione conclusiva.

 

Pregi

Artisticamente incantevole. Anche la colonna sonora resta impressa benché non troppo varia. Buonissimo mix tra strategia a turni, avventura e gdr.

Difetti

Nonostante si possano fare alcune scelte, queste non sono (apparentemente) decisive. I tre capitoli sono finiti troppo presto (non influisce sul voto).

Voto

8+