Editoriale

Ma perché non fare un bel gioco sulla Targa Florio?

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Nicholas-Watts

Da appassionato di videogiochi, anche automobilistici, ho sempre ammirato le novità anche in ambito racing, sin dai tempi degli Arcade e di Pole Position﹣ che di certo non ha bisogno di presentazioni, o Buggy Boy passando a vecchie glorie come Pit Stop, Ferrari Formula One, GP Circuits, Continental Circus, Lotus Esprit Turbo Challenge, Jaguar XJ 220, Super Monaco GP.

Ricordate Super Monaco GP, con tanto di “sponsorizzazione” del compianto Senna? Ecco, ci fa capire come la storia di un singolo Gran Premio di Formula Uno sia stata presa in considerazione anche dal nostro medium preferito: il videogioco. Non è, ovviamente, l’unico caso in ambito videoludico.
Esistono titoli dedicati a specifiche gare o circuiti come la 24 Ore di Le Mans, la 500 miglia di Indianapolis (questo era davvero un capolavoro su Commodore Amiga con un 3d poligonale da urlo a fine anni ’80), ed una parte di altri giochi rallystici continuano a basarsi tutt’oggi sui calendari ufficiali basati e relative licenze.

Persino serie come Test Drive hanno preso in considerazione circuiti o percorsi cittadini e franchise noti come Need for Speed, la serie Gran Turismo (su piattaforma Sony) e Forza Motorsport (sulle console Microsoft) hanno fatto altrettanto includendo centinaia di tracciati storici reali ricostruiti grazie alle ultime meraviglie della tecnica.

Ma nessuno (purtroppo) si è occupato della Sicilia. Non della storica Targa Florio oggi meglio conosciuta con la denominazione di Rally Targa Florio. Se escludiamo il mod per Grand Prix Legend (titolo del lontanissimo 1998 di Papyrus Design Group a questo link trovate un video su YouTube), s’intende. Eppure di videogiochi “made in Italy” ce ne sono stati. Non tantissimi a dire il vero ma in Italia Simulmondo (dopo l’ottimo F1 Manager, capostipite dei titoli manageriali sulla serie automobilistica più famosa del mondo) realizzò 1000 Miglia ad inizio anni ’90, un gioco dedicato ad un’altra corsa automobilistica storica italiana.

Quello che non riesco a comprendere – ancor di più considerate le mie origini palermitane – è perché questa amata Targa Florio, la corsa più antica del mondo che festeggia in questi giorni di gara la centesima edizione e ben 110 anni di storia (la prima edizione fu nel lontanissimo 1906), non sia stata presa in considerazione “direttamente” per realizzare un gioco ad hoc.
E dire che di storie ed aneddoti ce ne sarebbero da raccontare (un bellissimo libro dei colleghi motoristici Dario Lucchese e Gianfranco Mavaro – “Targa Florio 1906-1916” – è solo l’ultima fatica editoriale tradizionale sulla corsa) senza dimenticare l’indubbio fascino delle Madonie e della Sicilia intera.

Certo, ci vorrebbe un po’ di marketing perché nonostante tutto, questa meravigliosa corsa possa sfondare definitivamente anche in era moderna. Ci vorrebbe promozione per uscire fuori dai confini isolani ed anche nazionali e contatti con un team di sviluppatori valido.

Oggigiorno in Italia ne abbiamo tanti, addirittura specializzati in proprio in videogiochi di corse, si pensi a Milestone (WRC Rally, Sébastien Loeb: Rally Evo e tanti videogiochi ufficiali sulla MotoGP e MotoCross) passando a Vae Victis (Victory: The Age of the Race ed il particolare Racecraft) o Kunos Simulazioni (che con il suo Assetto Corsa su Pc sta facendo faville). Giusto per citare tre software house tricolore riconosciute anche all’estero e di indubbio talento nonché ingegno. Cosa manca quindi ﹣ a parte i fondi che si potrebbero trovare ﹣ per realizzare questo connubio? In primis, rivalutare la corsa gioverebbe di sicuro mentre lo sviluppo non è affatto una sciocchezza – anche dal punto di vista economico – contrariamente a quanto (a detta di quanto già fecero alcuni ciarlatani con risultati scandalosi alcuni anni fa) credano ma in un paio d’anni un valido gioco che narri e faccia conoscere la storia e le bellezze delle strade della Targa Florio potrebbe essere realtà e non un mio personalissimo sogno.

Anche chi gestisce la gara automobilistica dovrebbe puntare più forte ed investire. Un bel videogioco, magari made in Italy, sulla Targa Florio sarebbe proprio un bell’omaggio e risulterebbe un ottimo volano per la manifestazione siciliana così come pure per l’economia isolana. E sarebbe anche il modo migliore per confermare le parole di Florio. Del resto, lo stesso Vincenzo Florio disse: “Continuate la mia opera perché l’ho creata per sfidare il tempo”.

 

 

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