UnEpic, Recensione PlayStation 4

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Di UnEpic ne avevamo sentito parlare bene qualche tempo fa, quando uscì su Pc. Ci fu un gran parlare per questo titolo realizzato dallo sviluppatore spagnolo Francisco Tellez De Meneses che si fece molto apprezzare.

Adesso, dopo il suo esordio su Pc, ma anche su Wii U, siamo qui per descrivere la versione PlayStation 4 di questo action gdr platform dai toni ironici ambientato in un castello oscuro ricco di pericoli e segreti… e tutto questo per ritrovare l’agognato bagno…

E già da qui capirete già il perché del titolo UnEpic. Andiamo dunque a parlare rapidamente del gioco.

DANIEL, UN ACCENDINO, UNO SPIRITO CATTIVO, ED UN CASTELLO INFESTATO

Il tutto inizia con Daniel che gioca la sua tipica partita a Dungeons & Dragons (o comunque ad un gdr cartaceo) con un gruppo di amici presumibilmente nerd. Sul più bello, però, e dopo aver tracannato una discreta quantità di immancabile birra, ha quel bisogno fisiologico breve che deve espletare, va in bagno (infamato dai suoi “amici” per aver interrotto la preziosa azione di gioco), ma la luce non si accende… dopo qualche attimo si ritrova in un un luogo oscuro che presto scoprirà anche pericoloso e non frutto della immaginazione del suo master.

Il suo accendino lo aiuterà ad illuminare l’ambiente circostante, in modo tenue. La irta e solitaria strada iniziale lo pone davanti ad un incontro surreale: uno spirito malvagio custode del Castello di Harnakon, che dopo una breve presentazione, cavalleresca ma non troppo, prova ad infestare il suo corpo e la sua mente rimanendone, però, intrappolato (perché il nostro protagonista non è un vero e proprio eroe) scaturendo le sue ire contro quella che non esita a definire la sua “prigione di carne”.

Da qui ne nascono dialoghi surreali e piuttosto sottili che fanno molta leva sugli amanti dei giochi di ruolo grazie a numerosissime citazioni ed anche lo stesso protagonista (probabilmente anche per farsi forza) anziché chiedersi il perché si sia trovato li rammenta quanto sia fico ed epico essere in questo enorme maniero pieno di pericoli.
La luce, vale la pena di ricordare, sarà molto importante nel nostro cammino per aiutare Daniel e sarà fondamentale accendere quanti più bracieri e torce poste nel castello. Si conosceranno pian piano i numerosi anfratti di questa fortezza, i pericoli, le trappole, i mostri, ma anche i segreti, i forzieri e molto altro.

UN PO’ (TANTO) METROIDVANIA

Il termine Metroidvania è piuttosto abusato in ambito videoludico. Ce ne rendiamo conto, ma è anche il più semplice per descrivere UnEpic.

In sostanza si tratta di un platform 2d molto vasto con elementi gdr. Nel nostro cammino, infatti, ci saranno i combattimenti con i mostri che daranno punti esperienza, si raccoglieranno armi, munizioni, armature, pozioni, sostanze ma anche le immancabili monete per acquistare l’equipaggiamento che ci servirà per sostenere questa avventura. Ad ogni “level up” si potranno migliorare cinque nostre abilità o attributi fisici che ovviamente miglioreranno le nostre prestazioni, velocità d’attacco, punti vita, abilità con le armi e così via. Nel corso del gioco si incontreranno anche diverse tipologie di mercanti ed affrontare sfide, quest e svelare segreti.

La longevità è molto buona: può variare dalle 15 alle 25 ore a seconda della difficoltà di gioco selezionata. C’è anche molto backtraking, ossia la necessità di tornare più volte in una determinata locazione per sbloccare (dopo aver acquisito, o comprato, un oggetto o aumentato un abilità/potere) un passaggio prima inaccessible. Per certi versi si tratta di una cosa noiosa ma è una pratica piuttosto comune e necessaria in giochi come questi che si basano proprio su questo stile di gameplay.

L’interfaccia, sempre presente, ci aiuta a scegliere in modo piuttosto rapido quello che ci serve al momento ed a sostituirlo a tempo debito. Da lei avremo anche le informazioni sul nostro livello attuale, sui tasti di scelta rapida per armi ed oggetti, sulle ultime azioni compiute, sulle quest attive e su eventuali effetti di stato.

Un’altra cosa che vogliamo segnalare è anche il tipo di scrolling. Non c’è un vero e proprio scrolling ma piuttosto possiamo parlare di segmenti dell’ambientazione (contraddistinti da dei rettangoli sulla mappa) che man mano vengono scoperti.

Su Pc si poteva annotare le peculiarità dei vari segmenti. Su PS4, per ovvi motivi (tastiera docet) non è possibile.
Ad ogni modo il gameplay è godibilissimo, immediato da imparare, come dicevamo, e con il giusto grado di sfida.

GRAFICA IN STILE RETRO CON IMPORTANTI EFFETTI LUCI ED OMBRE

UnEpic vanta una struttura tecnica ben realizzata. Piuttosto solida con una grafica in 2d fatta bene ed in grado di evocare molto il passato ad 8 e 16 bit dei titoli su NES e Super NES. Bei tempi…

Lo stile pixelloso (ma non troppo), è gradevolissimo. Si notano anche gli effetti luci ed ombre, che saranno il perno del gioco, fatti davvero a regola d’arte e che affascinano parecchio soprattutto i nostalgici dei titoli anni ’80 e ’90. Benché il compito probabilmente non era impossibile, il lavoro è pulito e senza fronzoli. Forse avremmo gradito una varietà maggiore di ambientazioni nonché delle dimensioni maggiori della visualizzazione dell’aria di gioco, ma va bene così.

Bene il sonoro con il doppiaggio in inglese simpatico dai toni canzonatori e professionali (da ricordare come i sottotitoli siano in italiano con qualche imperfezione ma comunque sufficienti a farci capire appieno la trama e le tante battute anche se vorremmo che il nostro idioma fosse tradotto con maggiore perizia).

Le musiche offrono atmosfera a fanno il loro dovere.

COMMENTO FINALE

UnEpic si conferma anche su PlayStation 4 come un titolo gradevole e senza fronzoli capace di sfruttare l’ironia (anche facile) sui giochi e giocatori di ruolo (sui nerd soprattutto) e di portare una trama scritta bene in un action-platform-gdr dal sapore retro e dai toni Metroidmania.

Abbiamo apprezzato moltissimo l’avventura, l’ambientazione di questo maniero infestato, la difficile convivenza tra il protagonista e lo spirito del custode del castello suffragata da dialoghi divertenti ma anche la grafica tenue dove la luce tremolante delle fiamme aiuta nell’esplorazione.

Apparentemente semplice ma difficile anche se non impossibile, fa il resto accompagnandosi ad una buona longevità aiutata anche dal famoso backtraking ed a qualche piccolissima incertezza lato grameplay.


Pregi

Grafica in 2d ben fatta. Ottimi effetti luce ed ombra. Vasto. Severo ma sostanzialmente giusto. Trama e dialoghi divertenti con tante citazioni. Ci fa tornare indietro nel tempo. Difficoltà scalabile.

Difetti

Traduzione italiana da migliorare (non influisce sul voto). Forse troppo backtraking. Forse non eccessivamente vario. Il viaggio nel tempo, purtroppo, non può piacere a tutti.

Voto

8