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Duck Game, Recensione Pc

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Duck Game

Stanchi del solito o di videogiochi interminabili? Siete alla ricerca di qualcosa che vi diverta per pochi minuti al giorno, col suo ritmo frenetico e l’anima caciarona?

Duck Game, firmato da Landon Podbielski per il publisher Adult Swim Games, potrebbe fare al caso vostro: il gioco delle anatre, esatto, ma di quelle che imbracciano fucili a pompa e mitragliatrici…

CONTRO TUTTI, O NESSUNO

Come premesso, Duck Game non si perde in chiacchiere. È diretto, veloce, frenetico fin dall’avvio: è un videogioco che molti potrebbero considerare minore, ma pur sempre uno di quelli che ti getta in mezzo all’azione, in duelli all’ultimo sangue, o all’ultimo “quack”!
Uno di quelli che senza altri giocatori al seguito perde ogni senso d’esistere, ed è un po’ un peccato che online non si trovi sempre gente, forse anche in virtù di un prezzo di lancio alto (12,99 euro) per divertirsi all’interno di piccoli livelli, saltellando qua e là senza sosta e sparando all’impazzata.

Le regole sono semplici: un massimo di quattro anatre, quindi di quattro giocatori, devono darsele di santa ragione nel livello di turno, finché ne rimarrà soltanto uno in piedi. Ogni match si compone di più round all’interno di stage sempre diversi e alla fine vince chi accumula più punti, o meglio, chi fa fuori più anatre. Duck Game è folle e svitato proprio come appare a chi sta leggendo questa recensione, ma al tempo stesso riesce ad essere adrenalina pura, risate a non finire, imprecazioni e tanto sano divertimento.

La perizia con la quale lo sviluppatore ha creato i livelli è esemplare, così come la posizione di armi, armature e caschi, da raccogliere prima di poter diventare le anatre più forti di sempre. Effettivamente, senza online perde quasi tutto il fascino che ha; le sfide in solitaria sono poca cosa se paragonate all’azione al cardiopalma degli scontri competitivi online che non presentano alcun lag, ma quanto meno forniscono gli spunti essenziali per padroneggiare al meglio i comandi e il vasto armamentario a nostra disposizione.

Così come ci permettono di conoscere alcuni stage riprodotti e perfezionare la velocità d’azione visto che si tratta di sfide a tempo; stage che dal punto di vista prettamente visivo emergono nella loro bellezza grazie ad una semplice e ben realizzata pixel-art; un modo per rendere le cose ancor più accattivanti e meno sanguinolente. Sono tante le chicche imperdibili durante gli scontri, che degenerano nel nonsense e nel trash più spinto.

Un esempio? Riuscendo a dar fuoco ad una delle anatre nemiche, nel giro di qualche istante vedrete l’avversario abbrustolito essere servito su un piatto da portata, fumante e pronto da mangiare… Duck Game è questo, un titolo impertinente che vi toglierà qualche ora di vita sociale, a patto di prenderlo poco seriamente.

COMMENTO FINALE

A volte basta davvero poco perché ci si diverta e Duck Game in parte rientra in questo discorso. Perché l’idea alla base è semplicissima e molto comica, ma il divertimento è dannatamente assicurato. Vuole essere una sorta di tributo ai titoli competitivi d’un tempo e ci riesce, mixando a dovere freneticità, trash, pixel-art e tantissime bocche da fuoco.

PREGI: Divertente. Immediato.

DIFETTI: Online c’è poco movimento.

VOTO: 7/10

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