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Project Cars, Recensione Xbox One

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Project-Cars

Avrebbe dovuto portare il racing game su un nuovo livello, strizzando l’occhio alla simulazione pura, coadiuvata da comparti tecnici di prim’ordine. Avrebbe dovuto far parlare di sé a lungo, su ognuna delle console di riferimento, invece Project Cars a distanza di circa due mesi dal suo rilascio è già fuori dai giochi, dai pensieri dei videogiocatori, più o meno navigati, interessanti ad un altro tipo d’intrattenimento, o semplicemente ad uno un po’ più consistente per il prezzo che viene richiesto negli store fisici e digitali.

Ci siamo presi il nostro tempo per studiarlo a fondo, provarne ogni modalità, opzione e dettaglio, avendo ben chiaro così il costrutto di Slightly Mad Studios, un team chiamato forse a qualcosa di troppo grande, perché riuscisse senza difetti con una sola produzione. Pur sempre un simulatore, almeno riguardo certi aspetti, si tratta di un titolo pensato esclusivamente per gli amanti dei motori, del motorsport, della pista, che nonostante i fondi raccolti su Kickstarter e l’aiuto di un publisher pecca per contenuti, e non solo. Di seguito il nostro resoconto completo.

QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

Il tempo dei racing game d’un certo livello sembra quasi esser finito. Se, difatti, i vari Forza Motorsport e Gran Turismo si danno battaglia a colpi di esclusività, rispettivamente su console Microsoft e Sony, in quanto a multi-piattaforma lo scenario recente è tutt’altro che roseo. Sorvolando sui limiti strutturali emersi perfino nelle ultime produzioni racing esclusive, con un Forza 5 carente di contenuti e un Gran Turismo 6 praticamente copia quasi spudorata del capitolo precedente e coi soliti contro che affliggono la serie da anni e anni, non troviamo altro che valga la pena di giocare veramente.

Tra capitoli di F1 sempre identici e riproduzioni di vecchie serie poco riuscite (vedi Grid 2 e Motorsport) o problematiche assortite che hanno intaccato la buona riuscita di campagne mediatiche assordanti alle quali non è corrisposto un livello qualitativo accettabile (DriveClub), gli unici esponenti che si sono mostrati interessanti ai nostri occhi – e sono giunti esclusivamente su Pc – portano il nome di Assetto Corsa e Dirt: Rally, quest’ultimo ancora in formato di Early Access su Steam. Introduzione necessaria per esplicitare al meglio la carenza di un titolo corsaiolo degno di tal nome e previsto per tutte le console, almeno quelle più recenti, quindi per ribadire quanto Project Cars, del quale parleremo a breve nel dettaglio, abbia almeno in parte steccato. A nostro malincuore.

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Partiamo quindi proprio dal lato contenutistico, che vede Project Cars mordersi la coda a causa della pochezza di bolidi presenti (poco più di 60) suddivisi in kart, turismo, GT, stock car. Un limite pesante, aggravato dal fatto che molti dei modelli riprodotti non sono al top per dettagli e definizione, o per richiamo e piacevolezza di guida; lo stesso dicasi per il numero di tracciati, ottimo se volessimo affidarci alla lettura del solo numero specifico (oltre 50), che in realtà si traducono in varianti di piste derivate dalla trentina di location inserite, talvolta brevissime, altre poco adatte alle competizioni a cui prenderemo parte, o di bassa qualità in termini di puro design. Le piste iconiche, ad esempio, non sono rese come avrebbero meritato, d’altronde senza uso della tecnologia LaserScan i risultati non sono mai stati accattivanti; eppure siamo qui a parlarvi di un gioco finanziato con oltre 3 milioni di dollari, ai quali se ne sono aggiunti altri due del team, che definire “low budget” non sarebbe affatto giusto, tanto meno plausibile.

Alcune delle piste sono addirittura opere della community, motivo per cui il team di sviluppo avrebbe potuto concentrarsi più sul gameplay vero e proprio, che invece non restituisce sensazioni di guida importanti ed elettrizzanti. Sorvolando sulle problematiche tecniche occorse sulla versione da noi provata, che vedeva addirittura i setting del pad completamente errati e ciò non permetteva di giocare al meglio delle nostre possibilità, Project Cars ci ha dimostrato di esser molto meno simulativo di quel che si mormorava e vociferava fino a pochi giorni prima dell’uscita, con un sistema di guida ibrido orientato più sull’arcade che sulla simulazione vera e propria, che fa un po’ la voce grossa solo e soltanto quando il giocatore si approccia alla pista senza alcun aiuto alla guida, con la scomparsa totale dell’HUD di gioco e con l’utilizzo di un buon volante (anche in tal caso, attenti ai setting, Slightly Mad Studios ha pasticciato e non poco sulle impostazioni di default).

Peccato che tali sensazioni vengano presto smorzate da comportamenti dinamici privi di fondamento e completamente irrispettosi delle leggi della fisica, soprattutto quando si è dietro al volante di alcuni dei modelli che compongono il parco auto del gioco; segno, anche questo, di poca lucidità e dedizione nella cura del più piccolo dei particolari, sentore che vi accompagnerà costantemente durante la vostra esperienza in questo mondo delle corse. L’esempio più lampante è quello dei kart, quasi impossibili da gestire abilmente tramite controller, che restituiscono un feeling di guida orribile, ma a ragion veduta è forse l’intelligenza artificiale incostante a determinare l’insuccesso seppur parziale di questo videogame. A volte troppo aggressiva, in altre troppo permissiva, durante lo stesso evento abbiamo assistito ad auto impazzite che non vedevano l’ora di tamponarci e ad altre che, letteralmente, non si smuovevano di un sol centimetro sulla griglia di partenza, col nostro veicolo fermo sullo schieramento.

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C’è poco da salvare: qualche autovettura ottimamente riprodotta e, come vedremo più avanti, il lato grafico, su tutto il resto il lavoro è altalenante raggiungendo in alcuni casi appena la sufficienza. Abbiamo gradito particolarmente il meteo dinamico, un po’ il fiore all’occhiello di Project Cars, reso alla perfezione ma non ancora ai livelli di quello visto negli F1 di Codemasters; condizioni climatiche che influenzano l’aderenza sul tracciato, seppur con certe vetture non si abbia proprio questa percezione. E ci riferiamo alle stesse di cui sopra, certo, che evidentemente sono state pensate come mere aggiunte ad un parco auto altrimenti troppo limitato, con tutte le conseguenze del caso.

Come un po’ anche Assetto Corsa, Project Cars lascia a desiderare anche sulle modalità, le solite, che potrebbero farvi desistere dal giocarlo per più di qualche minuto al giorno: a sostegno di una modalità carriera acerba e deludente, troviamo le solite prove libere o gare veloci, quindi una modalità online che si è resa assuefacente a tratti, ma non da subito, vista l’instabilità dei server che tutt’oggi soffrono di alcune sporadiche problematiche.

BASTA UNA BUONA GRAFICA?

L’avvento delle nuove console aveva, inizialmente, portato a pensare che ci si apprestasse a vivere nuove esperienze videoludiche per mezzo di gameplay accattivanti, frenetici, originali; purtroppo così non è stato, ma in alcune circostanze la maggior potenza di calcolo si è tradotta in un upgrade grafico, restituendo visuali ad alta definizione con una fluidità che le ormai quasi pensionate PlayStation 3 e Xbox 360 non potevano più garantire.

Project Cars ha beneficiato di questa potenza di calcolo ulteriore, proprio come detto poc’anzi, soltanto sul lato grafico che ci apprestiamo a definire come vero e proprio punto di forza del lavoro di Slightly Mad e Bandai Namco. Non solo texture di elevata qualità – ovviamente per goderne nella maniera più efficace possibile bisognerebbe optare per la versione su personal computer – ma anche effetti luce degni di questo nome, un meteo dinamico accattivante e molti modelli resi alla perfezione, come già specificato in precedenza. Purtroppo, ci sono delle lacune importanti, che vanno dalla riproduzione abbastanza amatoriale delle piste più famose (niente LaserScan, e tutto il pacchetto ne avrebbe giovato non poco) alle impostazioni grafiche relative alle versione per console, che francamente non abbiamo affatto compreso trattandosi di sistemi chiusi e non modificabili (almeno non sulla carta), che quindi non si prestano alle tantissimi variabili che interessano i Pc odierni.

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Insomma, un ottimo lavoro e alcune riserve (si fa apprezzare anche il buon ciclo giorno/notte), ma sono decisamente mediocri alcune delle campionature riguardanti i rombi dei motori, degli urti tra più veicoli, difetti paventati e mai risolti anche nella serie Gran Turismo esclusiva di PlayStation. Un po’ meglio il sistema di danni, che sul versante visivo si presenta discreto e comunque più credibile di quello messo in mostra da altri concorrenti, ma alcuni bug sulle collisioni, come su un po’ tutto il pacchetto, ridimensionano in parte anche questo dettaglio.

ZONE D’OMBRA, ANCHE SUL FRONTE MARKETING E SVILUPPO

Interessato da numerosi rinvii, Project Cars non ha avuto vita facile nel corso delle fasi di sviluppo, e questo lo si evince tuttora, ma soprattutto nelle settimane appena successive al lancio, quando il numero di bug, di imperfezioni, di calibrazioni e setting aberranti su controller e volanti hanno fatto capolino, dando più d’una noia e un sacco di frustrazione ai primi acquirenti. Ragion per cui, considerando anche l’online praticamente ingiocabile al lancio e che ha avuto fix abbastanza solidi soltanto recentemente, riteniamo abbastanza altisonanti e fuorvianti molte delle valutazioni sparse nel web.

Project Cars era ed è molto distante dal poter ambire al ruolo di best racing game dell’anno, tanto meno dall’essere considerato una killer app, nonostante le vendite piuttosto buone realizzate finora, perché sostanzialmente si tratta di un videogioco non ancora ultimato, un vero e proprio work in progress che potrebbe vedere la sua fine tra qualche mese; il tempo a disposizione dello sviluppatore era scaduto e i rinvii erano già stati numerosi, si è così deciso di immettere sul mercato un titolo imperfetto (non è una novità, visti i tempi) che ha fatto parlare di sé in maniera piuttosto negativa tra la community di fan, anche riguardo la questione relativa alla versione per Nintendo Wii U, data praticamente per scontata dopo la raccolta fondi su Kickstarter e annullata senza dar troppe spiegazioni degne di questo nome.

Non proprio il miglior modo per attorniarsi di fan, anzi, e considerando che gran parte dell’opera oggi disponibile su Pc, PlayStation 4 e Xbox One è stata possibile solo e soltanto grazie alle donazioni di terzi, più interessanti nell’avere un racing game di stampo simulativo su Wii U che sulle solite piattaforme, non possiamo di certo biasimarli se al prossimo giro decideranno di guardare altrove. A questi livelli e con questo mercato, d’altronde, certe scelte si pagano sempre, e a caro prezzo.

COMMENTO FINALE

Chi si aspettava l’Assetto Corsa delle console ne è rimasto decisamente deluso, chi al contrario ha fatto del mix arcade/simulativo una ragione di vita, avrà avuto più d’un motivo per fare proprio Project Cars, che non è tutto rose e fiori come si è voluto far credere. Il sistema di guida è appunto un ibrido tra l’arcade e la simulazione vera e propria, ma è da attribuire ai difetti tutt’oggi presenti lo scoramento di molte delle fasi in-game, che inficiano sul divertimento finale e per questo sulla valutazione. Passa il test a pieni voti il comparto grafico, al contrario di quello sonoro piuttosto mediocre, e non sono da lodare la modalità carriera poco interessante né l’intelligenza artificiale acerba.

Insomma, Project Cars non è la killer app che molti si aspettavano, ma soltanto uno dei tanti racing game che popolano e invadono il mercato Pc e console, con la speranza che il secondo capitolo – già annunciato qualche settimana fa – si presenti al pubblico in forma smagliante e senza tutte quelle sbavature ancora in via di risoluzione su questo primo rilascio.

PREGI: Comparto grafico. Meteo dinamico. Sistema di illuminazione. La riproduzione di alcune delle autovetture…

DIFETTI: … Ma le restanti sono realizzate grossolanamente, anche in quanto a comportamenti dinamici. Pochi tracciati interessanti, dalla riproduzione tutt’altro che affascinante e certosina (no LaserScan). IA acerba. Modalità carriera approssimativa. Tanti bug ancora presenti.

VOTO: 7/10

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