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Dragon Age: Inquisition, i primi dettagli di GameInformer

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GameInformer dedica ampio spazio a Dragon Age: Inquisition, nuovo capitolo della serie ruolistica firmata BioWare che arriverà l’anno prossimo su Pc, PlayStation 4, Xbox One nonché su Xbox 360 e PlayStation 3.
Oltre alla copertina, infatti, arrivano i primi ed ampi dettagli sull’atteso gioco che porterà la serie alla nuova generazione di console.

STORIA

Dragon Age: Inquisition racconta la storia della terra di Thedas che attraversa un periodo di grandi sconvolgimenti. E’ un gran caos. Tutti sono in lotta con tutti. Ci sono conflitti tra maghi e religiosi nel momento in cui il cielo si apre e comincia sputare fuori vari demoni.
Appare così un vero e proprio varco con direzione Fade, un mondo fatto di magia e popolato da mostri. Il portale consente ai mostri di invadere il regno degli uomini.

AMBIENTAZIONE

Si parla di un mondo aperto, più che in passato, dove i giocatori potranno accedere a zone importanti della mappa. Ma sarà un open world non così open world. Viene descritta un po’ la geografia con a ad Est Ferelden, e ad ovest Orlais, i due punti estremi. Mark Darrah, produttore del gioco, ha anche parlato a tal proposito:

“Ovviamente non realizzeremo un milione di chilometri quadrati di spazio a vanvera, dunque non sarà un open world nella maniera in cui alcune persone lo intendono”.

Tuttavia, ogni zona sarà più vasta di qualsiasi landa realizzata nei vari giochi BioWare. Almeno così ha detto Darrha.
Non ci sarà un level design ripetitivo come in passato ma, secondo GameInformer che ha dato un occhio alla demo, verranno alternati deserti, montagne, paludi e così via. Tutte, si tiene a precisare, saranno enormi. In ogni area ci saranno delle quest specifiche:

“Troverete una misteriosa pila di cadaveri sulla sommità di una duna – scrive la nota rivista – o un dispositivo che vi permette di segnare il posto in cui si trovano gli oggetti magici”.

Il produttore ha, inoltre, spiegato che la sua squadra sta cercando di esaltare l’elemento esplorativo, un aspetto che in passato è stato trascurato.
Darrah ha paragonato l’esplorazione di Inquisition a quella della serie Baldur’s Gate con l’obiettivo di spronare questo elemento importante (almeno per quanto ci riguarda, ndr) in un gioco di ruolo incentivando la scoperta di nuovi luoghi, fattori che nel gioco daranno grande soddisfazione.
Tutte le ambientazioni del gioco vengono descritte come “contenitori”, dove si trovano oggetti oppure elementi con cui confrontarsi. Si è anche parlato di giorno e notte, di cavalcature (più presenti e più decisive che in passato). Ed ogni incontro sarà casuale specie quelli pericolosi. Tali incontri, infatti non verranno adattati al livello del giocatore in modo uniforme ma saranno indipendenti. Ergo: ogni scontro potrebbe essere letale perché si potrebbe incontrare un nemico estremante più potente e preparato del giocatore.
Benché la libertà d’azione sia importante per BioWare, il team non vuole sacrificare la trama.

“Dobbiamo essere certi di poter raccontare il tipo di storia che desideriamo – ha detto Darrah a Game Informer – una delle maggiori sfide per noi sta nel fatto di bilanciare l’esplorazione e una trama coinvolgente”.

ENGINE, LA POTENZA DEL FROSTBITE 3 AL SERVIZIO DI INQUISITION

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Come è noto Dragon Age: Inquisition girerà su Frostbite 3, il potente motore DICE ormai utilizzato per molti dei progetti interni di Electronic Arts, come Battlefield 4 e il nuovo Mirror’s Edge nonché in altri giochi del publisher nordamericano.

“Frostbite rappresenta un cambiamento importante per BioWare, e ancora di più per Dragon Age”.

Ha detto il produttore che, nelle more, ha descritto il precedente engine, l’Ecplipse un po’ spigoloso e non del tutto malleabile come il Frostbite.
Il passaggio al nuovo motore consentirà a BioWare di esprimere un maggiore potenziale, prima inaccessibile. Sarà quindi proposto un mondo più ampio con maggiore interattività (che poi è il filo conduttore di diversi giochi di ruolo, e non solo, rivolti alla Next Gen, vedi The Witcher 3 dei CD Projekt: gioco più ampio e più profondo, ndr).
Questo aspetto sarà appunto il risultato dell’adozione del nuovo motore grafico. In pratica, come avviene in Battlefield, sarà possibile distruggere gran parte di ciò che si vede sullo schermo ed eventualmente ricostruirlo. Spaccare i supporti di una piattaforma, riparare con l’ausilio della magia un ponte per raggiungere una zona inaccessibile, rimettere in sesto una postazione, tutto fattibile grazie al Frostbite 3.
Dragon Age: Inquisition sarà disponibile anche sulle console di attuale generazione ed Il team sta lavorando duramente perché non ci siano differenze con le versioni per Pc, PlayStation 4 ed Xbox One, almeno per quanto concerne il gameplay. Su PC sarà possibile utilizzare un sistema di controllo basato su mouse e tastiera.

L’INQUISITORE E L’INQUISIZIONE

Il personaggio principale sarà l’Inquisitore capo dell’Inquisizione. Il nostro alter ego sarà lui. Si potrà scegliere ovviamente la razza e classe fra mago, guerriero e ladro, dando poi un nome.
Il nostro personaggio vanterà dialoghi completi, tutti parlati, mentre la scelta della razza influirà sulla sua permanenza in determinate zone della mappa.
L’Inquisitore guadagnerà forza e reputazione raccogliendo oggetti, aiutando persone e completando quest.

“E’ simile alla progressione di un normale personaggio benché si tratti di una organizzazione”.

BioWare, tuttavia, non ha ancora rivelato come questa progressione funzionerà nello specifico.
Ci saranno anche livelli di potere e aree di interesse nello scenario. Queste ultime non accessibili se non si dispone di un certo grado di potere.

COMBATTIMENTO, UN IBRIDO TRA DRAGON AGE I & II

Il sistema di combattimento di Dragon Age: Inquisition viene definito sostanzialmente un ibrido tra quello del primo e del secondo episodio della saga. L’intenzione degli autori è quella di mantenere un approccio riflessivo e strategico senza però trascurare la velocità negli scontri.
I giocatori, dunque, potranno cambiare tipo di personaggio e comportamento per quanto riguarda gli alleati mentre gli ordini verranno eseguiti immediatamente. Questo dovrebbe dare la sensazione ai giocatori di trovarsi in un action game in terza persona.
I nemici, dal canto loro, disporranno di ruoli specializzati e lavoreranno in sinergia per disorientare e prendere alla sprovvista il protagonista ed il suo party.
Il risultato finale sarà caotico e coinvolgente. Almeno così si legge:

“Immaginate di provare a immobilizzare ed eliminare una sentinella mentre evitate frecce e colpi di scure, preoccupandovi di cosa succede nelle retrovie, dove un incantatore sta facendo crollare tutti i nemici”.

I nemici in Inquisition seguiranno delle strategie basate sullo scenario, si fermeranno per riprendersi e poi torneranno all’attacco ma eviteranno, o almeno tenderanno a farlo, gli scontri frontali. La sagacia tattica, dunque, potrà aiutare non poco gli avventurieri.
Torneranno gli alberi delle abilità e delle specializzazioni, tutti elementi complementari l’uno all’altro, anche qui con lo scopo di affrontare i combattimenti come in un contesto puramente d’azione.

STILE, AMPIO SPAZIO AL CRAFTING

Si parla dell’equipaggiamento che si adatterà ad ogni personaggio in modo che ogni eroe abbia il proprio stile.
I giocatori potranno trasformare gli oggetti attraverso l’ormai immancabile crafting per trasformare e personalizzare gli oggetti, le armi o le armature. Il gioco promette molto in questo senso.

SCELTE

David Gaider, scrittore responsabile della trama di Dragon Age parla delle scelte, caratteristica sempre fondamentale in un gioco di ruolo che nel primo capitolo della serie venne molto apprezzata e che comunque è un marchio di fabbrica BioWare (vedi la serie Mass Effect o più lontano nel tempo, Baldur’s Gate).

“Nel gioco ci sono sempre state decisioni difficili da prendere, che rendono incerto il percorso. Se possiamo risolvere un problema senza apparire dei sociopatici, allora è probabilmente quella la strada da seguire”.

Bene, in Inquisition i giocatori dovranno tenere conto delle conseguenze delle proprie decisioni, visto che ci conviveranno per il resto del gioco. Come in passato, sarà presente un sistema di dialoghi “a ruota” ma, ovviamente, migliorato, più chiaro e con opzioni che saranno in grado di sorprendere. Almeno a detta dello scrittore.
Le conseguenze delle scelte influiranno anche sullo scenario dando vita a incontri e sezioni del gioco con cui altrimenti non avremmo dovuto confrontarci. BioWare vuole che questo sistema funzioni e abbia un grande impatto con i livelli che cambiano e nuovi eventuali contenuti sbloccati in base alle azioni dei giocatori.

“Non si tratterà semplicemente di un paio di modifiche in un livello, ma di qualcosa che influenzerà l’intero gioco – ha spiegato Mike Laidlaw, direttore creativo del gdr – e se avete fatto una cosa a un certo punto della storia, quella cosa tornerà a tormentarvi”.

E questo è solo un assaggio. Ci sono, ovviamente, ancora molti punti oscuri, ma le basi sono qui. Aspettiamo ulteriori dettagli su Dragon Age: Inquisition che promette di essere uno dei gdr più interessanti di inizio nuova generazione.

Fonte: AllGamesBeta

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