Il genere action gdr è senza dubbio uno dei più inflazionati soprattutto nell’universo Pc. Tanti i giochi che hanno avuto successo, tanti altri che sono andati nel dimenticatoio per i motivi più disparati.
Oggi vi parliamo rapidamente di Loki, hack n’ slash realizzato da Cyanide e pubblicato a metà 2007. Un titolo particolare che già all’epoca spaccò pubblico e critica anche per una realizzazione tecnica alquanto altalenante. Qui lo ricordiamo con una nostra breve recensione.
UNA TRAMA MITOLOGICA…
Anche se si tratta di un gioco alla “Diablo”, è sempre utile parlare della trama. L’ambientazione è piuttosto mitologica. Seth, il dio del Caos nella mitologia Egizia, dopo aver realizzato di non essere popolare si infuria con gli altri un po’ come Ade in Hercules e studia un piano per spodestare gli altri dei e dominare così il mondo ingrato. Seth, però, venne sconfitto dagli altri dei e confinato da Osidire in un altro pianeta. L’umanità visse per millenni in pace (si, è proprio una favola), ma un servitore di Seth, stanco ed annoiato da questa era, riuscì a liberare il dio dalla sua prigionia.
Seth, leggerissimamente adirato per questo suo esilio, giurò vendetta tentando nuovamente di applicare i suoi piani ma con la possibilità di passare da un’era mitologica all’altra…
QUATTRO EROI MITOLOGICI…
Starà al giocatore porre fine a questo scempio. Per farlo dovrà iniziare a scegliere uno dei quattro eroi di altrettante mitologie. Troviamo così lo stregone egizio, il guerriero norreno (normanno), la sciamana azteca e la combattente greca.
Ogni eroe, ovviamente, ha i suoi pro ed i suoi contro col guerriero norreno abilissimo nell’uso delle armi e nel corpo a corpo, il mago egizio formidabile negli incantesimi elementali ma forte come un fuscello e così via. Da umile persona come tante ad eroe immortale e salvatore dell’umanità attraverso un cammino lunghissimo fatto di tante quest, di incontri con creature mitologiche come il gigantesco lupo Fenrir, Medusa, il Minotauro attraverso tanti eventi come la guerra di Troia o il Ragnarok.
Antico Egitto, Grecia, civiltà Normanna ed Azteca si fondono in un guazzabuglio che se sfruttato meglio a livello tecnico avrebbe lasciato un bellissimo ricordo e non tanti rimpianti…
… UNA REALIZZAZIONE TECNICA NON ESATTAMENTE MITOLOGICA…
Ed andiamo al comparto tecnico di Loki, quello che lascia intravedere tante possibilità inespresse. Non giriamoci troppo attorno: il gioco graficamente c’è ma in movimento perde tanto. Una cosa inconcepibile anche nel 2007 soprattutto alla luce del suo concorrente diretto, quel Titan Quest che abbiamo più volte esaltato, ricordato e, a giusto titolo, eletto come migliore hack and slash “alla Diablo”, almeno fino all’avvento qualche anno dopo, di Torchlight II.
Torniamo a Loki però. La grafica, dicevamo, è piuttosto ben fatta e variegata con personaggi ben caratterizzati, nemici vari ed enormi, alcuni livelli di zoom, anche se presenta qualche imprecisione di lieve entità. Ma il peggio deve venire: in movimento tutto traballa e la fluidità è un desiderio sostanzialmente irrealizzabile anche su computer di generazione attuale. Se un gioco di quasi 6 anni fa gira ed ogni tanto va a scatti su un pc odierno, la cosa è davvero grave. A questo dobbiamo aggiungere anche diverse imperfezioni alla telecamera che complica il game-play ed a volte rende ingiocabile il tutto.
Un peccato. Animazioni a scatti e telecamere approssimative sono ingiustificate per di più se parliamo di un gioco diviso in mappe come in Diablo II. Proprio così. Ci sono diverse mappe per ogni capitolo, piccole e grandi, circoscritte e non vaste aree aperte da esplorare. L’esatto contrario di quello che abbiamo provato in Titan Quest o nell’ultimo Diablo III, per esempio. Si è rimasti legati ad una impostazione datata senza però saperla sfruttare.
Il sonoro è di buon livello anche se non è memorabile. Mentre il game-play, come più volte detto, è davvero penalizzato dalle gravi mancanze tecniche. Troppe le imprecisioni anche negli impatti.
Il gioco avrebbe avuto tutti i mezzi per emergere nonostante gli anni. Una buona storia, tante quest, tre livelli di difficoltà, tantissime armi ed oggetti unici, possibilità di incastonare materiali ed albero abilità interessante nella sua gestione con tre dei (per ogni personaggio, per un totale di 12) a cui votarsi per rispettive abilità e tecniche magiche e/o di combattimento.
Insomma, dal punto di vista della gestione del personaggio, nulla da ridire.
COMMENTO FINALE
Loki è un accozzaglia di rimpianti. Tanto potenziale rovinato. Come se, facciamo questo parallelismo, una squadra abbia ottime individualità ma manchi la coralità. Tanti spunti da esaltare offuscati, però, da una realizzazione tecnica alquanto approssimativa ed ingiustificata.
Il gioco avrebbe avuto tutte le carte in regola per sfondare, anche perché il collegamento della trama attraverso i tre livelli di difficoltà è interessante. Purtroppo, niente di tutto ciò. Consigliato solo agli ultra-appassionati del genere, perché sotto sotto c’è del buono in questo gioco ma bisogna avere pazienza (anche troppa), per poterlo apprezzare.
PREGI: Le buone idee. Buona l’atmosfera. Gestione personaggio interessante.
DIFETTI: Troppe imperfezioni tecniche. A tratti irritante.
VOTO: 5/10
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