Editoriale

Anonymous e Sony, "l'ogghiu fitusu e a paredda spunnata"

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In Sicilia, o più specificatamente a Palermo, per segnalare una situazione paradossale alla quale non c’è limite al peggio vi sono tanti detti. Uno di questi è emblematico: “Ogghiu fitusu e paredda spunnata”, ossia, “Olio sporco e padella sfondata” per indicare una situazione non per niente idilliaca alla quale è difficile porre rimedio e la si usa generalmente per due persone che  stanno insieme e non sanno far niente.

Ebbene, la vicenda tra Sony ed Anonymous assume di ore in ore questa connotazione con contorni imbarazzanti per il colosso giapponese.
Per carità: Sony e gli hacker non stanno insieme, ma mediaticamente vivono a braccetto.

I 14 giorni di stop del servizio online del PlayStation Network usato da 77 milioni di giocatori PS3 e PSP di tutto il mondo è stato violato pesantemente dagli hacker. I pirati in questione sarebbero il team Anonymous che avrebbe anche causato danni collaterali a Soe (Sony Online Enetertainment) che ha altri 25 milioni di utenti.
I responsabili secondo la multinazionale, sarebbero i pirati di Anonymous (Ogghiu fitusu) di conseguenza, nella nostra analisi, Sony fa “a paredda spunnata” (la padella sfondata) visto che le sue colpe per la sicurezza del servizio e dei dati degli utenti sembrerebbero sempre più evidenti e lo confermano le preoccupanti rivelazioni di alcuni suoi dirigenti che affermerebbero di “essere a conoscenza della falla ma di non avere idea di come sarebbe stata sfruttata”. Come se un portiere di calcio durante un calcio di punizione mettesse la barriera con un buco all’interno. “Cosa potrà mai succedere? Che l’attaccante sfrutti quel buco e segni???”.
A quando la conclusione di questa vicenda che ha penalizzato tutti? Speriamo presto, ma sappiamo che nonostante tutto, non ci sarà l’happy end ed il vissero tutti felici e contenti perché chi dovrà pagare pagherà da un lato e dall’altro.


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