Editoriale

Oggi è l'1 aprile, caccia al pesce. Storico "Un pirata nello spazio" di TGM del 1993

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




 

Cari lettori. oggi è il primo di aprile e come di consueto leggeremo un po’ ovunque dei bei pesci d’aprile (scusate la ripetizione). Anche la stampa videoludica è piena di pesci d’aprile, che oggi si chiamano così, ma in termini tecnici vengono ormai chiamati fake.
Un episodio emblematico che vogliamo ricordare risale all’aprile 1993. Era ancora l’epoca dell’Amiga, ma già il Pc, soprattutto in ambito di avventure grafiche stava prendendo il volo, e si parlava di un fantomatico Monkey Island 3.
Ebbene, The Game Machine pubblicò, con tanto di immagini di Guybrush nello spazio, un servizio su fantomatico Monkey Island 3 dal titolo epico quanto leggendario: Un pirata nello spazio.
In molti credemmo a questa notizia bufala, in molti la ricordano volentieri. Un vero esempio anche di buon gusto. Sarebbe bello un altro bel pesce d’aprile così. Però il nostro dovere è quello di non caderci. Non sarà facile perché all’epoca le riviste cartacee erano mensili, ora invece, con internet siamo bombardati (e bombardiamo) ovunque. E quindi… quindi, buona lettura.

Tags

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Commenta questo articolo