Editoriale

Risoluzione a 1080p, è davvero necessaria per decretare il successo di un gioco?

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Anche l’occhio vuole la sua parte. Questo vecchio adagio è sempre di moda ed è adattabile a tutto, anche al mondo dei videogiochi. Da sempre, infatti, si è data importanza al lato esteriore dei giochi. Fin dai tempi di Pong.
Figuriamoci ora che con le console Next-Gen ma soprattutto con la continua (e stressante) evoluzione delle schede grafiche per Pc, si raggiungono risultati realmente eccezionali.

E se prima chi vi scrive esultava per un Turrican, per un Cybernoid o per un The Last Ninja su Commodore 64 a metà degli anni ’80 e l’inizio del decennio successivo, sgranava gli occhi per le mirabolanti immagini dei titoli Cinemaware su Amiga (come non ricordare Defender of The Crown, Wings ed i TV Sports ad esempio?) si finiva di emozionare ad inizio anni 2000 visto quello che il Pc offriva.

Quantic Dreams a febbraio presentò questo grafico sui poligoni presenti nei suoi giochi, dal 1999 ai giorni nostri (o giù di li)  il baldo in avanti è stato di tipo quantistico...
Quantic Dreams a febbraio presentò questo grafico sui poligoni presenti nei suoi giochi, dal 1999 ai giorni nostri (o giù di li) il balzo in avanti è stato di tipo quantistico…

Già perché penso (ebbene si, ogni tanto scrivo in prima persona contrariamente alle regole giornalistiche classiche) che arrivati a risoluzioni come 720p, 900p o 1080p, o ancora, 2K o 4K (queste ultime risoluzioni fantascientifiche sono al momento destinate agli utenti Pc con hardware piuttosto aggiornato), e discutere ancora su quel gioco che al giorno d’oggi non andrà a 1080p per criticarlo sia qualcosa di assurdo.

Negli Usa addirittura un utente ha pure fatto causa a Sony chiedendo 5 milioni di dollari come risarcimento perché Killzone: Shadowfall, uno dei titoli di punta per la nuova PlayStation 4 non sia effettivamente a 1080p (1920x1080pixel) ma che questa risoluzione sia frutto di artefatti tecnici che non sto qui a spiegarvi. Il tutto in nome della grafica all’ultimo grido (anche se qui ci sarebbero da fare altre riflessioni di varia natura).

Al di la di questo, il fatto del raggiungimento dei 1080p effettivi è uno dei pilastri della war console moderna che, per carità, darà sale, pepe e fantasia al nostro amato mondo videoludico ma è di una sterilità mostruosa visto che a conti fatti ogni console ha punti deboli e punti di forza con giochi belli e meno belli.

Ma la domanda è una: è davvero necessaria la grafica Full HD per decretare il successo di un gioco? A prescindere da quello che offra in termini di emozioni, di contenuti, storia e gameplay?

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Le nuove generazioni sono abituate bene a livello visivo. Soprattutto quelle che hanno iniziato a giocare su PlayStation 3 ed Xbox 360.

Tanti grandi classici, però, sono nati in epoche antecedenti. Su PlayStation 1 e PlayStation 2, o sulla prima Xbox ci sono titoli assurdi che vi assicuro non hanno avuto bisogno dei 1080p per raccogliere non solo consensi ma farsi giocare ed apprezzare per ore, ore, ore ed ancora ore.

Non voglio andare troppo lontano, non ho motivo e rischierei di sfociare nella retorica parlandovi di quanto erano belli i The Last Ninja ed i Turrican (ma un Kickstarter per portarli a nuova vita no, giusto? Quelli sull’insalata di patate mangiate da capre che scavalcano rocce simulate e quant’altro si…), né quanti pomeriggi abbiamo perso con OutRun, i vari arcade Taito e Capcom, il primo Mortal Kombat (clamoroso, sinceramente avevo paura delle Fatality). Eppure i pixel erano grossi quanto case. Rimanevamo però rapiti dai primi risultati della digitalizzazione che permettevano di vedere brevissimi filmati introduttivi.

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Ma facciamo un breve balzo indietro ad inizio anni 2000. Ninja Gaiden, ad esempio, esclusiva sulla prima Xbox… sinceramente aveva del clamoroso. Su PS2 ricordo Gran Turismo 4 ed i primi due God of War (2006) che la stampa dell’epoca defini come “Glorioso canto del Cigno” della console.

Si, è vero, funzionavano bene con i vecchi televisori con tubo catodico, ma diamine, un gioco può divertire anche se funziona a risoluzioni antiquate come 800×600 (nel caso dei God of War penso sia inferiore) ma come dicono in Inghilterra: Who cares?

Facciamo un altro balzo indietro, ancora più indietro, perché lo sto scrivendo di getto e senza uno schema predefinito (pur tentando di offrirvi anche un po’ di logica per quanto ci siano 57 gradi all’ombra) alla prima PlayStation o al Nintendo 64 o al Gamecube. Il primo Resident Evil (adesso tornato agli altri della cronaca per il suo ritorno come forma di remake) rimane uno dei gli horror più amati di sempre.

E non mi pare che ci sia stato bisogno di una grafica assurda (ma quantomeno al passo con i tempi, forse è questo il vero problema?) per i vari Final Fantasy, capaci di offrire centinaia di ore di gameplay, musica e trama memorabili. E chi se la ricordava la grafica?

Si, è vero, ci sono tanti remake, che ritengo giusti solo per permettere a chi non ha potuto godere di questo ben di Dio, di poter giocare sulla propria console preferita a vecchi classici senza bisogno di emulazioni varie che comunque potrebbero anche non offrire un’esperienza di gameplay perfetta o accettabile.

E Tomb Raider, nonché i primi Wolfenstein o la serie F1 Gran Prix? I pixel erano davvero grandi, ma non ha impedito loro di essere grandi successi e di essere ricordati.

Vorrei ricordare, ad esempio, il prossimo Assassin’s Creed: Unity, il primo dedicato a PlayStation 4 ed Xbox One, come ricco di contenuti, con un gameplay impeccabile e con sfumature di novità e per una longevità e storia che siano importanti e non perché questo gioco probabilmente non girerà a 1080p ma, probabilmente, come su internet si vocifera, “solo” a 720p?

Stesso discorso per The Witcher 3: Wild Hunt che è stato annunciato a 1080p per PS4 ma hai visto mai… la stragrande maggioranza che aspetta come me il gioco si aspetta soprattutto una storia solida, centinaia di ore di gameplay, tantissime cose da fare in una grafica superiore ma che dia libertà di andare dove si voglia all’interno del gioco. Si, si pensa anche la grafica, ma non necessariamente a 1080p.

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Dalla semplice immagine è difficile capire se sia grafica di gioco o filmato in computer grafica. Beh, anche nel gioco, Ryse: Son of Rome si comporta piuttosto bene dal punto di vista visivo, peccato ci siano altri aspetti da migliorare

Di contro abbiamo ammirato l’impatto grafico di Ryse: Son of Rome su Xbox One, criticato perché solo a 900p, ma anche per un gameplay ed una modalità storia piuttosto esigua rispetto al blasone di gioco Next-gen. Il fatto di essere a 900p non ha evitato due cose: la prima di essere ammirato e di lasciare a bocca aperta per quanto visto (praticamente un filmato in computer grafica giocabile) ma ha lasciato l’amaro perché sotto altri aspetti ludici si sarebbe potuto far di più. A proposito, Ryse arriverà ad inizio anno prossimo su Pc.

Abbiamo visto quanto siano belli i nuovi Tomb Raider ed i The Last of Us… belli ma senza i 1080p ed i 60 fps praticamente identici alle controparti su ormai old gen.

Mi scusino i fan sfegatati dei giochi con supermegagafica, ma chi è cresciuto a pane e C64, Spectrum, Amiga, Pc (di varie taglie) e poi PS2, PS3 (ancora manca la PS4), Xbox e così via, beh, ha avuto a che fare con altri problemi.

Chi è sopra la trentina sa cosa vuol dire frustrazione videoludica nel vedere copertine mitiche per vedere un risultato completamente diverso su schermo (Outrun su C64 non era il massimo), e tanti giochi avevano seri difetti che non potevano essere corretti via patch: internet era un sogno.

Outrun C64

I gameplay erano anche peggio a volte. Il problema qual’è? Che su PS4 ed Xbox One ancora non si riesce a raggiungere 1080p? Tecnicamente ci arriveranno, tutto è possibile (hanno fatto cantare il C64…), quindi pazienza per la grafica ancora “Old-Gen” (ed i 320×200 pixel della alta risoluzione su C64 la ricordo bene), ad appena 720p.

Punterei soprattutto sui contenuti che, adesso grazie al nuovo hardware possono essere davvero interessanti e con meno limitazioni.

Voi cosa dite?

Metal Gear Solid Evolution 1008

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