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Broken Age, Double Fine divide il gioco in due: la prima parte sarà pubblicata a gennaio 2014…

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broken age 03072013

Paperon de Paperoni commenterebbe “mumble mumble”. Dal web non arriva una grande notizia per Broken Age. L’avventura in fase di sviluppo da Double Fine Productions famosa per la sua eccellente campagna Kickstarter dello scorso anno, una di quelle che catapultarono sotto i riflettori mediatici la piattaforma di raccolta fondi, infatti sarà divisa in due parti.
La prima parte sarà pubblicata a gennaio del 2014 su Steam grazie alla funzione Accesso al gioco anticipato che da qualche mese è sul negozio digital delivery di Valve.

IL GIOCO HA BISOGNO DI ALTRI FONDI PER ESSERE COMPLETATO…

Tim Schafer, l’eclettico game design dietro il progetto, ha spiegato tale decisione scrivendo ai numerosi sostenitori su Kickstarter che Broken Age sta continuando ad espandersi ed ha bisogno di ulteriori fondi per essere completato.
La compagnia, dunque, piuttosto che ritornare ad utilizzare Kickstarter o chiedere il supporto di un publisher, ha deciso che darà ai giocatori la possibilità di acquistare il titolo ad un prezzo scontato ed iniziare a giocare da (relativamente) subito con la prima metà dell’avventura.
Schafer è convinto che il rilascio di questa porzione del titolo possa aiutare il team di sviluppo a migliorare la sua efficienza, senza dover ridimensionare nulla. La seconda parte del gioco è prevista alcuni mesi dopo, ad aprile o maggio 2014. 

“Chi ha finanziato il gioco su Kickstarter otterrà il gioco senza dover pagare nulla – ha rassicurato l’autore – nessuno dovrà acquistare nuovamente il titolo per avere la seconda metà”

UN PICCOLO RIEPILOGO DELLA CAMPAGNA KICKSTARTER

Però, i conti non ci tornano. Cosa è successo in questo lasso di tempo? Il progetto si è evoluto così tanto da costringere Schafer e soci a questa mossa che ci sembra un po’ rischiosa?
L’idea su Kickstarter, inizialmente conosciuta come Double Fine’s Adventure, aveva bisogno di 400 mila dollari. Niente di più facile: ne raccolse qualcosa come 3,3 milioni, più di 8 volte quanto sperato. Un tale successo che spinse molti autori a catapultarsi proprio su Kickstarter per realizzare e foraggiare le proprie idee.
Che cosa ne hanno fatto di tutta la cifra in più? A quanto pare Schafer ha detto sostanzialmente che il progetto gli è sfuggito di mano perché diventato enorme. Ma non crediamo sia una giustificazione plausibile: da un uomo esperto come lui che conosce bene determinati meccanismi ci aspetteremmo maggiore chiarezza.

CHE I SOLDI DIANO ALLA TESTA?

Ci chiediamo, cosa sarebbe successo se l’avventura avesse raggiunto il semplice obiettivo dei 400.000 dollari? A pensar male a volte si fa bene. Probabilmente i sostenitori avrebbero già il loro bel gioco.
I troppi soldi in più hanno forse dato alla testa la software house indipendente che ha comunque realizzato altri giochi (vedi The Cave) e progetti su Kickstarter (Massive Chalice, appena conclusa con ampio successo anche questa campagna)?
senza dimenticare che proprio in occasione dell’E3 di Los Angeles, meno di un mese fa, Double Fine ha ottenuto un altro finanziamento da Indie Fund per due nuovi progetti ancora sconosciuti…
Tim, detto tra noi, che cosa hai in mente?

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