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Final Fantasy XV, alcuni dettagli e retroscena raccontati da Nomura

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Ha fatto senza dubbio scalpore la presentazione di Final Fantasy XV durante l’E3 della scorsa settimana a Los Angeles.
Tetsuya Nomura, direttore dei lavori al nuovo capitolo dell’amatissima serie gdr alla giapponese targato Square Enix, spiega alcuni dettagli durante un’intervista pubblicata da Famitsu e riportati da Polygon.
In primis ha parlato del cambio del nome che originariamente era Final Fantasy Versus XIII, annunciato peraltro all’E3 del 2006. A quanto sembra, infatti, la modifica al titolo del gioco era già nell’aria due anni dopo l’annuncio di Versus.

“Circa uno o due anni dopo l’annuncio di FF Versus 13 – ha detto Nomura – ci è stato suggerito di passare a Final Fantasy XV come parte della nuova direzione della società. All’epoca era già passata una discreta quantità di tempo da quando avevamo fatto il primo annuncio e Versus era ancora un titolo noto, quindi non era certo che il nuovo nome del gioco sarebbe stato XV. Poteva trattarsi ancora di un capitolo Versus. Personalmente, sono ho accettato l’idea dopo che il nome di Final Fantasy Agito 13 è stato cambiato in Final Fantasy Type-0”.

IL PERCHE’ DELLA NEXT GEN

Nomura spiega anche il perché Final Fantasy XV sia stato orientato verso le console di nuova generazione come Playstation 4 ed Xbox One.
Anche questo passaggio è avvenuto in seguito ad una riflessione: i lunghi tempi di sviluppo di Final Fantasy XV avrebbero portato il gioco ad uscire sul mercato in competizione diretta con i giochi next gen, e inoltre gli altri team avrebbero avuto un grande vantaggio.

“Ci sono diversi motivi che ci hanno spinto a optare per PS4 e Xbox One – ha osservato il direttore – inizialmente avevamo pensato di fare questo annuncio lo scorso anno ma a causa di vari motivi, è stato rimandato. Ciò significava che la durata della vita della generazione attuale di console cominciava ad essere un problema Se avessimo rivelato il gioco un anno dopo, la concorrenza avrebbe avuto più tempo per effettuare ricerche per la prossima generazione. Pubblicare, a quel punto, il nostro titolo contro i loro prodotti dell’attuale generazione, non sarebbe stato vantaggioso”.

In sostanza, Nomura e soci hanno deciso di trasferire il gioco sulle next gen anche perché l’hardware delle console attuali non sarebbe stato sufficiente per le ambizioni di Final Fantasy XV. Una tappa obbligatoria.

“Con questa generazione – dice – non potevamo esprimere pienamente quello che volevamo fare con questo progetto. Abbiamo dovuto svolgere un processo di trial & error per realizzare tutto quello che potevamo fare. Allora ci hanno suggerito di spostare completamente il progetto sulle console next-gen, ed  è stata la scintilla che ci ha portato ad un nuovo modo di concepire il titolo”.

E chiude con i benefici di questo passaggio alla nuova generazione di console.

“Il team voleva rendere Final Fantasy XV il più intuitivo possibile, e per farlo bisognava avere tutte le azioni possibili del gioco sempre disponibili in memoria. Si tratta di un titolo Final Fantasy: ci sono un sacco di elementi da tenere in considerazione, dalle varie armi presenti, alle azioni individuali dei membri del party, e gli incantesimi. Mantenere tutta questa massiccia quantità di dati in ogni personaggio, farli combattere tutti i tipi di mostri su una mappa di grandi dimensioni, era, ed è, un lavoro enorme. A questo abbiamo aggiunto anche gli effetti luce, la fisica, i filtri e altri elementi grafici. Il trailer dell’E3 mostra una scena di battaglia che fa uso di molto spazio. Noctis (il protagonista del gioco, ndr) può teletrasportarsi in aree più elevate. Altri personaggi possono muoversi in vasti ambienti dettagliati e si tratta sempre di una battaglia in stile Final Fantasy. Questa presentazione ha richiesto un sacco di lavoro. Ipotizzare di realizzarla su console attuali, significherebbe escludere l’idea di realizzare una mappa di vaste dimensioni così ricca di dettagli e oggetti sullo schermo nonché la presenza di elementi distruttibili”.

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