Onirism, un viaggio tra realtà e fantasia, recensione
Un TPS mascherato da favola, dove l’ambizione supera di gran lunga la modestia, portando una ventata di aria fresca e follia
Onirism è un action adventure in terza persona (almeno principalmente) che dopo quasi 6 anni di accesso anticipato è stato recentemente rilasciato nella sua forma completa. Il progetto di Crimson Tales, software house indie francese, nasce dall’idea di fondere la spensieratezza dei mondi colorati alla Ratchet & Clank con la struttura profonda e ricca di segreti dei giochi dell’epoca a 128 bit.
Il risultato è un’esperienza sorprendentemente vasta, in cui l’immaginazione infantile si mescola alla complessità da videogioco moderno, regalando un universo tanto caotico quanto affascinante. Bando alle chiacchere e tuffiamoci in Onirism con questa recensione, curata dal nostro Simone Mafara. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Shoreline Games, è disponibile solo su Pc, via Steam. Buona lettura.
LA COSPICUA EREDITÀ DEL PASSATO
La protagonista, Carol, è una bambina di otto anni alle prese con la sparizione del suo peluche Bunbun. Detto così può dare l’idea di essere un pretesto narrativo semplice e non particolarmente avvincente. Ma come avremo modo di scoprire, esso diventerà il motore di un’avventura titanica attraverso il mondo onirico di Crearia.
Un mondo popolato da creature, misteri e luoghi che sembrano usciti da un sogno, o da un incubo giocattoloso. Dietro la ricerca del coniglio si nasconde infatti una trama più ben ampia, con la presenza di una megasocietà malvagia che corrompe la serenità di questo universo fiabesco.
Carol, con la sua ironia tagliente e il suo atteggiamento da piccola eroina d’azione, si muove con carisma e sarcasmo, spesso dimenticando di avere solo otto anni. Il tono leggero e autoironico è una delle cifre distintive del gioco, anche se la voce della protagonista, molto acuta e ripetitiva nelle battute, rischia a lungo andare di diventare stancante.
ARMI GIOCATTOLO E CAOS ORGANIZZATO
Quello che più ci è piaciuto di Onirism è il suo gameplay, che ci riporta indietro a grandi classici del genere.
L’opera di Crimson Tales offre un mix esplosivo tra platform 3D, shooter in terza persona e meccaniche da looter, in cui ogni area propone qualcosa di diverso. Nel mondo di Crearia troveremo una ventina di livelli, tutti differenti per stile e approccio.
Troveremo ambienti semi–open world, in cui cavalcare un unicorno laser o una moto armata, e altri con sezioni lineari più classiche o arene piene di nemici. Il sistema di combattimento ruota attorno a un arsenale di giocattoli-arma che farebbe impallidire Ratchet & Clank. Pistole a schiuma, ombrelli, fucili ad acqua, bacchette magiche, bazooka, archi e persino un phon a munizioni infinite.
Ogni arma utilizza una delle quattro tipologie di munizioni (acqua saponata, energia, dardi in gommapiuma, fuochi d’artificio), e può essere potenziata attraverso un sistema di progressione che incoraggia la sperimentazione. Anche l’Armadio di Carol, con oltre 200 costumi, aggiunge varietà e strategia, poiché molti di essi in perfetto stile RPG andranno a influenzare statistiche e abilità.
Il movimento di Carol appare agile e dinamico. La protagonista avrà la possibilità di scattare, tuffarsi, saltare sui muri, rotolare e, con l’avanzare dell’avventura, sbloccare nuove abilità come il doppio salto o lo scatto aereo. Il feeling dei comandi è generalmente buono, anche se in alcune sezioni capita di perdere il controllo del personaggio o di cadere per colpa della telecamera, che in alcune sezioni risulta la principale antagonista.
Il principale limite della produzione è indubbiamente l’assenza di autosalvataggi (ormai imprescindibili in questi tempi moderni), che unita alla scarsità di checkpoint può rendere la progressione alquanto frustrante. Morire significherà quindi dover ripetere intere sequenze, riottenendo ciò che in precedenza era stato già raccolto.
Oltre alla campagna principale, Onirism include diverse modalità extra:
- Tales, una modalità a ondate in stile Call of Duty: Zombies.
- Hunt, dove l’obiettivo è potenziare le abilità e accumulare punti.
- Playground, che propone modalità competitive come Deathmatch e King of the Hill.
È anche possibile giocare sia in cooperativa locale che online (con Remote Play Together), anche se quest’ultima risulta un po’ instabile.
L’OMBRA DELL’AMBIZIONE
L’impatto visivo è sorprendentemente buono, specialmente considerando le umili origini del progetto. I livelli di Crearia sono ricchi di colore, varietà e dettagli, con ambientazioni che oscillano tra la fantasia infantile e il delirio psichedelico. Tuttavia, l’enorme quantità di contenuti porta con sé inevitabili disomogeneità: alcune texture o modelli risultano meno curati, e non mancano bug di movimento e collisione. Il framerate si mantiene complessivamente stabile, seppur con cali occasionali e fenomeni di pop-in, oltre al fatto che i caricamenti risultano piuttosto lunghi.
Il comparto audio è invece una delle sorprese più riuscite: la colonna sonora passa con naturalezza da toni fiabeschi a brani che sembrano usciti direttamente da Doom di Mick Gordon. Peccato per i problemi di mixaggio, con musiche che non si interrompono correttamente e dialoghi talvolta assenti o interrotti. In generale Onirism dimostra una cura artistica fuori dal comune, ma anche limiti tecnici che tradiscono la sua lunga permanenza in accesso anticipato, risultando un prodotto graficamene valido ma tecnicamente un po’ fuori generazione.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Onirism è uno di quei titoli che lasciano un segno non per la perfezione tecnica, ma per la passione che trasmettono. È un progetto ambizioso, talvolta caotico, pieno di idee e di momenti genuinamente divertenti.
La sua identità è quella di un gioco da sogno, eccessivo ma sincero, in grado di evocare la nostalgia per i classici 3D dei primi anni 2000, seppur con qualche inevitabile sbavatura. Fra un caricamento non breve come dovrebbe essere e un bug imprevisto, l’opera di Crimson Tales riesce comunque a divertire grazie alla sua creatività, alla vastità di contenuti e a una protagonista che, con tutte le sue stranezze, si fa ricordare.
Pregi
Fantasia sconfinata con un gameplay pieno di sorprese. Mole di contenuti a dir poco eccezionale. Sorprendentemente ispirato sia a livello grafico che sonoro...
Difetti
... Anche se vi sono palesi limiti tecnici che rendono la produzione decisamente "fuori tempo massimo". L'assenza di autosalvataggi e i pochi checkpoint presenti pesano abbastanza.
Voto
7+