Folly of the Wizards, il fascino del caos incantato, recensione

Un roguelike che trasforma il disastro in divertimento, tra incantesimi sbagliati e stregoni eccentrici

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Nel panorama sempre più affollato di titoli roguelike bidimensionali, Folly of the Wizards si presenta come un outsider eccentrico. Un videogioco che non ha paura di abbracciare il grottesco, il comico e l’imprevedibile. Opera prima di UpFox Labs, software house indie portoghese composta da appena due persone, esso ci catapulterà in un mondo dove la magia è tanto potente quanto instabile, e dove ogni incantesimo può trasformarsi in una gag da cartone animato.

Ma sotto la superficie buffa e colorata si nasconde un sistema di gioco sorprendentemente profondo, capace di offrire ore di esplorazione, sperimentazione e relazioni interpersonali. Andiamo a scoprire il tutto in questa recensione della versione PS5 di Folly of the Wizards, curata dalla nostra Kim Fuentes. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Numskull Games, è disponibile anche su Pc, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.

L’APPRENDISTA, IL CULTO E IL DESTINO

La storia di Folly of the Wizards prende vita nei panni di un giovane apprendista mago, goffo e inesperto, che viene accolto in un culto segreto di stregoni. Non ci sono profezie epiche né eroi predestinati: qui si parte dal basso, inciampando tra pergamene ammuffite e glifi indecifrabili. Il protagonista non è un salvatore, ma un pasticcione con buone intenzioni e una scarsa padronanza della magia. Il cuore narrativo del gioco risiede nelle scelte e nelle relazioni.

Ogni conversazione con gli altri maghi può aprire nuove strade o chiuderne altre, influenzando il corso dell’avventura in modo imprevedibile. Si può stringere alleanze con maghi d’élite, tradirli, conquistarli con il carisma o irritarli con risposte sbagliate. La trama si costruisce run dopo run, con eventi che cambiano in base alle decisioni prese e alle amicizie (o inimicizie) coltivate. È un racconto che si riscrive ogni volta, dove il giocatore è co-autore di una commedia magica che non smette mai di sorprendere.

ROGUELIKE CON IL CUORE DA GIULLARE

Il gameplay di Folly of the Wizards è un mix esplosivo di azione, esplorazione e strategia relazionale. Le meccaniche roguelike sono ben radicate: dungeon generati proceduralmente, oggetti da raccogliere, incantesimi da apprendere e nemici da affrontare. Ma ciò che distingue il gioco è il tono comico e la costante tensione tra potere e disastro.

Ogni incantesimo può essere un’arma letale o un boomerang fatale. Lanciare una palla di fuoco potrebbe incenerire il nemico… O te stesso. Le magie sono volutamente instabili, e il sistema di controllo richiede attenzione e pratica.

Non basta premere un tasto: bisogna interpretare glifi, scegliere il momento giusto e sperare che l’incantesimo non si trasformi in una gag slapstick. Il movimento è fluido e dinamico: si salta, si schiva, si scivola su piattaforme instabili, si combatte con stile e si interagisce con personaggi bizzarri.

Ogni regione ha le sue peculiarità, e con oltre dieci ambientazioni disponibili, la varietà è garantita. A questo si aggiungono più di 100 oggetti da scoprire, ognuno con effetti unici e spesso imprevedibili. Il gioco premia la curiosità e la sperimentazione, trasformando ogni run in una nuova avventura.

FIABE ILLUSTRATE E CAOS VISIVO

Dal punto di vista visivo, Folly of the Wizards è una delizia per gli occhi. La grafica è interamente disegnata a mano, con uno stile che ricorda le fiabe illustrate e i cartoni animati degli anni ’90. I colori sono vivaci, le animazioni esagerate e i personaggi caricaturali. Ogni mago ha un design unico, spesso grottesco, che riflette la sua personalità e il suo ruolo nel culto.

Le ambientazioni oscillano tra il surreale e il fantastico: sotterranei pieni di candele consumate, biblioteche polverose, foreste incantate e laboratori alchemici traboccanti di ingredienti improbabili. Il gioco riesce a creare un mondo coerente nella sua follia, dove ogni elemento visivo contribuisce a costruire l’atmosfera comica e caotica.

Particolarmente riusciti sono gli effetti visivi degli incantesimi: esplosioni colorate, scie luminose, trasformazioni improvvise. Anche quando si fallisce, l’opera di UpFox Labs riesce a strappare un sorriso grazie alla sua estetica buffa e teatrale.

RISATE, INCANTESIMI E MELODIE STREGATE

Il comparto sonoro di Folly of the Wizards è altrettanto curato e originale. La colonna sonora mescola temi fantasy con accenti comici, alternando melodie epiche a motivi più leggeri e giocosi. Ogni regione ha il suo tema musicale, capace di evocare mistero, tensione o pura follia.

Gli effetti sonori poi sono il vero fiore all’occhiello: ogni incantesimo ha un suono distintivo, spesso esagerato, che amplifica l’effetto comico delle azioni. Le esplosioni, le trasformazioni, i fallimenti magici sono accompagnati da rumori che sembrano usciti da un laboratorio di effetti speciali per cartoni animati.

Il doppiaggio (presente in inglese) è volutamente sopra le righe. I maghi parlano con accenti strampalati, ridono, urlano, borbottano formule incomprensibili. Il risultato è un’esperienza sonora che completa perfettamente l’estetica del gioco, rendendo ogni momento memorabile.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Folly of the Wizards non è un gioco per chi cerca precisione, controllo o potere assoluto. È un titolo che celebra l’imperfezione, il caos e la comicità. Ogni run è un esperimento, ogni incantesimo una scommessa, ogni relazione una possibilità di ribaltare le regole. Il gioco riesce a unire profondità meccanica e leggerezza narrativa, offrendo un’esperienza che diverte, sorprende e coinvolge. In un mondo videoludico spesso ossessionato dalla performance e dalla perfezione, l’opera di UpFox Labs ci ricorda che anche sbagliare può essere bellissimo. E che a volte, la magia più potente è quella che ci fa ridere.

Pregi

Stile artistico disegnato a mano. Sistema roguelike profondo e variegato. Comicità intelligente e ben dosata. Effetti sonori esagerati e memorabili. Design dei personaggi creativo e grottesco. Gameplay che premia la sperimentazione.

Difetti

Curva di apprendimento un po' ripida. Assenza di una trama lineare. Gestione del caos non sempre bilanciata. Progressione poco chiara nelle prime ore.

Voto

7,5