Fruitbus, un viaggio alla ricerca di nuovi sapori e amici, recensione
Alcune ricette di cucina possono toccare il cuore oltre che lo stomaco, ecco come
Con Fruitbus, sviluppato da Krillbite Studio, ci siamo trovati davanti a un titolo che prende un concetto semplice, quello di un food truck itinerante, e lo trasforma in un’esperienza avvincente. Non parliamo di un gestionale tradizionale, né di un’avventura lineare. Piuttosto, il gioco si configura come un viaggio alla scoperta del mondo, della cucina e della nostra stessa curiosità.
Fin dalle prime ore, il titolo mostra una direzione chiara: non tanto portare il giocatore a massimizzare profitti o a scalare classifiche, quanto invitarlo a rallentare, osservare e creare un legame con il mondo che lo circonda. Scopriamo quindi Fruitbus nel dettaglio in questa recensione della versione PS5. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Silver Lining Interactive, è disponibile anche su Pc, PS4, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.
I RICORDI PLASMANO IL TUO FUTURO
Il gioco inizia con un flashback toccante: il protagonista, un giovane cuoco che sembra essere un orsetto antropomorfo, trascorre momenti importanti con la nonna, imparando da lei l’arte della cucina. Questo momento funge anche da tutorial, immergendoci subito nella relazione affettiva e didattica tra i due. Dopo un salto temporale di dieci anni, apprendiamo che la nonna è venuta a mancare.
Al suo funerale, tuttavia, non è il lutto il vero motore della trama, bensì una missione carica di calore e responsabilità: avviare l’ultimo viaggio del Fruitbus. La nonna non ci ha lasciato soltanto un camioncino, ma anche una missione intrisa di umanità. Infatti troveremo una lettera commovente che delinea il suo desiderio più profondo: riunire gli amici, i clienti e i vicini intorno a un ultimo banchetto, celebrando i legami sentimentali e le storie condivise.
LIBERTÀ E SPERIMENTAZIONE IN CUCINA
Fruitbus non è soltanto un titolo di esplorazione o gestionale, ma anche un simulatore culinario creativo. Ogni ambiente esplorato è costellato di ingredienti: frutti, ortaggi, spezie e persino elementi più curiosi che sfidano la fantasia del giocatore. Una volta raccolti, questi ingredienti possono essere combinati nel bus, trasformato in una cucina su ruote dove sperimentare ricette sempre nuove.
La preparazione non segue ricette rigide: si tratta piuttosto di un processo di scoperta. Possiamo tagliare, cuocere, frullare, mischiare, presentare piatti colorati e originali. Ogni creazione ha un impatto diverso sui clienti: alcuni rimangono sorpresi da accostamenti insoliti, altri preferiscono sapori familiari. Questo sistema rende il gameplay sorprendentemente libero e stimolante, quasi un laboratorio creativo.
A differenza di altri giochi gestionali, qui non c’è stress né pressione: non dobbiamo correre contro il tempo o raggiungere obiettivi economici. Al contrario, Fruitbus invita a prenderci il nostro tempo, a provare combinazioni anche assurde, a fallire e a riprovare, trasformando ogni pasto in una piccola avventura. Il bus non è soltanto il nostro laboratorio, ma anche il mezzo per esplorare un mondo aperto e ricco di sorprese.
Ogni regione che visitiamo ha una propria identità: nei boschi raccogliamo bacche e funghi, nelle zone desertiche troviamo frutti rari che resistono alla siccità, lungo le coste ci imbattiamo in ingredienti freschi e profumati. Ogni tappa nasconde segreti, nuove ricette e incontri con personaggi che arricchiscono il nostro cammino. Inoltre, il bus stesso è personalizzabile: possiamo modificarlo esteticamente e migliorarlo per renderlo più funzionale.
ATMOSFERE SOGNANTI
Fruitbus colpisce immediatamente per il suo stile grafico. I colori pastello, le forme morbide e le animazioni leggere creano un’atmosfera onirica, quasi da fiaba moderna. Non è un realismo dettagliato, ma piuttosto una rappresentazione stilizzata e accogliente che invita a rilassarsi. Ogni paesaggio sembra dipinto a mano, ogni frutto ha una brillantezza unica, e anche il bus emana un calore familiare che lo rende più di un semplice mezzo di trasporto.
Dal punto di vista tecnico, il gioco si comporta bene, con caricamenti rapidi e prestazioni stabili. La colonna sonora accompagna l’avventura con melodie dolci e rilassanti, capaci di sottolineare il senso di pace che permea ogni fase del viaggio. I suoni ambientali, dal fruscio delle foglie al rumore del vento, rendono ancora più viva l’esperienza.
Nonostante il fascino però, Fruitbus non è privo di difetti. La sua struttura volutamente rilassata potrebbe non convincere chi cerca un titolo avvincente o con obiettivi più serrati. La mancanza di una sfida concreta rischia di rendere il gioco monotono a lungo andare, soprattutto per chi preferisce meccaniche più profonde in termini gestionali.
Inoltre, l’interfaccia a volte risulta un po’ macchinosa nella gestione delle ricette e degli ingredienti: qualche passaggio di troppo nel selezionare gli oggetti può spezzare il ritmo dell’esperienza. Sono limiti non gravi, ma che emergono soprattutto nelle sessioni di gioco più lunghe.
DA AVERE SENZA RISERVE
Nonostante qualche imperfezione, Fruitbus riesce a distinguersi nel panorama videoludico contemporaneo. È un titolo che non punta a stupire con effetti speciali o a trattenere con meccaniche complesse, ma che trova la sua forza nella semplicità e nell’originalità del concetto. Il mix tra esplorazione, cucina creativa e viaggio contemplativo è unico, e regala al giocatore un senso di serenità raro da trovare altrove.
Ciò che resta al termine della partita non è solo il ricordo di ricette inventate o di ingredienti raccolti, ma la sensazione di aver vissuto un viaggio personale, fatto di scoperte lente e di incontri significativi. L’opera di Krillbite Studio non è per tutti: ma per chi cerca un’esperienza fuori dagli schemi, poetica e rilassante, rappresenta una scelta doverosa.
Pregi
Trama semplice ma coinvolgente. Un'esperienza rilassata, poetica e originale. Gameplay gestionale dedicato allo street food che lascia molto spazio alla creatività del giocatore. Stile artistico semplice ma d'impatto.
Difetti
Interfaccia migliorabile. Per chi ama le sfide questo gioco non è proprio adatto, e rischia di diventare monotono a lungo andare.
Voto
8