Soulstone Survivors, tra caos, potere e strategia, recensione
Un viaggio tra le ombre del Vuoto che ridefinisce il genere con stile e sostanza
Soulstone Survivors si presenta come l’evoluzione naturale del celebre Vampire Survivors, portando il genere “bullet heaven” su un piano maggiormente ambizioso e strutturato. Dietro al progetto troviamo Game Smithing, una piccola software house indipendente brasiliana fondata nel 2022 che di recente ha decretato l’uscita del proprio progetto dalla fase di accesso anticipato.
Per l’occasione infatti il titolo è arrivato anche su console next-gen, promettendo ore di caos strategico, personalizzazione profonda e una progressione che premia la dedizione. Ma riuscirà il gioco a distinguersi in un panorama ormai affollato da roguelite auto battler? Scopriamolo insieme in questa recensione della versione PS5 di Soulstone Survivors, curata dalla nostra Kim Fuentes.
Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Digital Bandidos, è disponibile anche su Pc e Xbox Series X/S. Buona lettura.
CAOS CONTROLLATO E POTERE ASSOLUTO
Il cuore pulsante di Soulstone Survivors è il suo gameplay frenetico e stratificato. Il giocatore veste i panni di un Void Hunter, un guerriero che affronta orde di nemici in arene chiuse, con l’obiettivo di abbattere cinque boss chiamati Lords of the Void. Il sistema di combattimento si basa su attacchi automatici, ma non è affatto passivo: il movimento, la schivata e il posizionamento, affidati al giocatore, sono fondamentali per sopravvivere.
Ogni run è un crescendo di potenza. Si parte con un attacco base e si sbloccano abilità attive e passive man mano che si accumula esperienza. Le abilità spaziano da attacchi elementali devastanti a effetti ad area, e possono essere potenziate con bonus passivi che ne aumentano il danno, la frequenza o la portata.
La sinergia tra abilità è il vero motore del divertimento: costruire una build basata su fulmini, terra o fuoco e vederla esplodere in un turbine di distruzione risulta infatti estremamente gratificante. Oltretutto la varietà di nemici è impressionante: oltre 90 tipi, differenziati non solo nell’aspetto ma anche nei pattern d’attacco. Alcuni colpiscono a distanza, altri evocano minion, altri ancora creano zone di danno e così via. Questo rende ogni run diversa e stimolante. Inoltre, il gioco offre modalità alternative che aggiungono varietà e sfide extra.
TRA NARRAZIONE E PROGRESSIONE
A differenza di molti titoli del genere, Soulstone Survivors propone comunque una trama, seppur minimale. Il giocatore è un Void Hunter che, insieme a un esercito, attraversa un portale per affrontare il Void King. Qualcosa va storto, e ci si ritrova da soli in un’arena infestata da nemici. La narrazione è veicolata da brevi cutscenes in tempo reale e dialoghi ambientali, che pur non essendo centrali, aggiungono un tocco di atmosfera e motivazione dietro alle azioni.
Chiaramente la storia non è né vuole essere il punto forte del gioco, ma è indubbiamente apprezzabile l’intento del team di sviluppo di dare un contesto ai combattimenti. In un genere dove spesso la narrazione è quasi sempre assente, anche un semplice pretesto può fare la differenza nel coinvolgimento del giocatore.Uno degli aspetti più riusciti dell’opera di Game Smithing è la progressione, fondamentale in una produzione di questo tipo.
Ogni run genera risorse che possono essere spese per sbloccare nuovi personaggi (oltre 20), armi alternative, rune e potenziamenti permanenti. Il sistema di skill tree globale e individuale permette di migliorare statistiche come danno, velocità, salute e cooldown. Le rune aggiungono ulteriore profondità, permettendo di modificare il comportamento dei personaggi e delle abilità.
La possibilità di attivare curses (maledizioni ndr) prima di una run, che aumentano la difficoltà in cambio di ricompense migliori, offre un sistema di rischio e ricompensa ben bilanciato. Tuttavia, la quantità di contenuti e opzioni può risultare opprimente per i neofiti. Il gioco infatti non spiega tutto in modo chiaro, e spesso ci si affida a guide esterne per comprendere appieno le meccaniche più avanzate.
STILE, LEGGIBILITÀ E ATMOSFERA
Visivamente, Soulstone Survivors abbandona l’ormai inflazionata pixel art per abbracciare uno stile 3D stilizzato, che per palette e font ricorda un po’ World of Warcraft. I modelli dei personaggi e degli ambienti sono chiari e leggibili, anche quando lo schermo si riempie di effetti, numeri e nemici. L’estetica cartoon contribuisce a rendere il caos visivo più gestibile, anche se in alcuni momenti la quantità di elementi su schermo può risultare eccessiva, confusionaria.
Le mappe, seppur ben caratterizzate, peccano però in varietà e dimensioni: si tratta di arene relativamente piccole, che possono dare una sensazione di ripetitività nel lungo periodo. Un maggiore “dinamismo ambientale” avrebbe giovato all’esperienza. Il comparto sonoro invece risulta sorprendentemente efficace. Le musiche non sono invadenti, ma costruiscono un ritmo ipnotico che accompagna il flusso del combattimento. Gli effetti sonori sono ben realizzati e contribuiscono a dare peso agli attacchi e alle abilità. In generale il sound design, pur non essendo memorabile, svolge egregiamente il suo compito.
DA AVERE SENZA RISERVE
Soulstone Survivors è un titolo che riesce a portare il genere “Survivors” a un nuovo livello, offrendo una quantità impressionante di contenuti, personalizzazione e sfide. Certo, l’opera di Game Smithing non è perfetta: la ripetitività intrinseca e alcune scelte tecniche ne limitano il potenziale, ma nel complesso rimane un’ esperienza coinvolgente e soddisfacente, soprattutto per chi ama sentirsi un’inarrestabile macchina da guerra.
Se vi è piaciuto Vampire Survivors e cercate qualcosa di più profondo e strutturato, siete nel posto giusto.
Pregi
Gameplay frenetico e strategico, con grande varietà di abilità e nemici. Supporto narrativo, seppur minimale, che arricchisce l’esperienza. Progressione profonda e gratificante, con molte opzioni di personalizzazione. Stile visivo leggibile e piacevole, con un buon sound design. Alta rigiocabilità, grazie alle modalità alternative e ai sistemi di rune e curses...
Difetti
Anche se le mappe, piccole e poco varie, possono causare ripetitività di fondo. Maggiori spiegazioni e funzioni in grado di "disciplinare" meglio la quantità di contenuti presenti avrebbe giovato.
Voto
8