Withering Rooms, sopravvivere a un incubo non è facile, recensione

Andiamo a scoprire un survival horror in 2.5D che non vi lascerà indifferenti

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Withering Rooms è un interessante e originale progetto ideato e portato avanti da Moonless Formless, uno studio formato da un solo, intrepido sviluppatore di Seattle. Si tratta di un survival horror in 2.5D che strizza l’occhio a diversi generi nell’atto di miscelarli in un efficace mix, piacevole da giocare e tutto da scoprire.

Dopo essersi lasciato alle spalle una lunga fase di accesso anticipato, il titolo ha debuttato recentemente nella sua versione completa. Andiamo quindi a scoprire Withering Rooms in questa recensione della versione PS5. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Perpetual e Perp Games, è disponibile anche su Pc e Xbox Series X/S. Buona lettura.

SOGNO O SON DESTO?

Nei sogni tutto può accadere. Ma cosa pensereste se il vostro sogno fosse condiviso da altre persone, e che nel corso del suddetto si possa usare la magia? Stupendo vero? Ma in realtà non è proprio così…Infatti più che un sogno quello che sta vivendo la protagonista di Withering Rooms è un vero e proprio incubo. Creature mostruose, streghe pazze e strani personaggi irreali sono alcune delle cose che Nightingale incontrerà nel suo viaggio onirico.

Così ci sveglieremo nei panni della giovane Nightingale, scoprendo che l’istituto in cui siamo reclusi ha una doppia vita. Di notte, durante i sogni di chi vi abita, questo si trasforma in un luogo orribile con mostri e vari pericoli in agguato. Per riuscire a svegliarci dovremo svelare tutti i segreti della Mostyn House e capire cosa si cela dietro al labirinto di stanze e corridoi di questa casa in stile vittoriano, dove saremo bloccati.

NASCONDERSI O LOTTARE?

Una povera e apparentemente indifesa bambina contro creature orribili: l’epilogo sembra scontato vero? E invece Nightingale si scoprirà pronta a difendersi con le unghie e con i denti. Per farlo potrà utilizzare diverse risorse a sua disposizione. Lo strumento base su cui farà più affidamento è un’arma corpo a corpo con cui potrà sferrare attacchi di diversa intensità. Inoltre nel corso dell’avventura scoveremo altre armi con caratteristiche diverse tra cui scegliere.

Ma ad aiutarci non avremo la sola forza bruta. Infatti, come abbiamo accennato in precedenza, all’interno dei sogni potremo usare la magia. Grazie a delle pergamene potremo lanciare diversi incantesimi che, con l’aumento della nostra maestria nelle arti oscure, diventeranno sempre più affidabili e potenti. Oltre alla magia potremo avvalerci anche di svariati oggetti utili.

Per esempio dei barattoli ripieni di polvere velenosa, oppure dei fantocci in grado di distrarre i nemici. Potremo usare anche una bacchetta magica in grado di trasformarci in uno spirito incorporeo per qualche secondo: giusto il tempo di scappare dalla minaccia incombente. Non dimentichiamo che la casa offrirà un sacco di nascondigli, dove attendere che i nemici si allontanino per poi riprendere l’esplorazione tranquillamente.

Essendo infestata, questa casa vittoriana non mancherà di proporci i suoi più temibili abitanti, ovvero gli spettri. Essi saranno immuni ai nostri attacchi normali e perfino alla magia, ma non disperate. Tramite una missione secondaria potremo ottenere una macchina fotografica, che secondo alcune culture è in grado di intrappolare l’anima del soggetto immortalato nelle foto. Anche in Withering Rooms quindi potremo usarle per liberarci degli spettri!

MA A COSA STO GIOCANDO?

In sede di sviluppo Moonless Formless doveva avere indubbiamente tante idee. E non c’è dubbio che sia riuscito a realizzarne parecchie, combinandole ottimamente. Inquadrare Withering Rooms in un singolo genere, non a caso, è pressochè impossibile. Principalmente possiamo considerarlo un survival horror, date le costanti atmosfere paurose e le risorse (per curarsi, difendersi ecc) limitate. Ma vi è anche una componente roguelite.

Infatti dopo ogni morte ci risveglieremo ritorvando la mappa di base della casa sempre uguale, ma con le stanze (e ciò che contengono) variate. Inoltre perderemo gli oggetti raccolti, tranne alcuni permanenti e quelli che avremo immolato agli altari del sacrificio, così da poterci fare affidamento a ogni risveglio. Sarà possibile anche potenziarsi permanentemente e migliorare i parametri vitali portando delle offerte a una strega situata nel seminterrato.

Non manca qualche elemento ruolistico, dato dal fatto di poter acquisire nuove armi ed equipaggiamenti da utilizzare e sperimentare. E c’è perfino spazio per un approccio stealth: insomma, una bella miscela di elementi e meccaniche che lascia al giocatore una gran varietà di scelte in termini di stile di gioco.

Per uscire dall’incubo oltretutto non basterà esplorare la mappa e sconfiggere i numerosi nemici, ma dovremo anche risolvere un buon numero di enigmi, sparsi un po’ ovunque. Enigmi ben congegnati e per nulla scontati, che risulteranno davvero soddisfacenti da risolvere.

UNA SOLA PERSONA PUÒ CREARE UN BEL GIOCO?

La passione e l’impegno di un solo sviluppatore competente possono arrivare dove la maggior parte delle persone nemmeno arriverebbe a immaginare. Anche sulle nostre pagine infatti abbiamo trattato diversi ottimi titoli realizzati da una sola persona, come Gedonia, Caves of Lore o il recente Children of the Sun.

E a questi possiamo aggiungere tranquillamente Whitering Rooms, del quale praticamente ogni componente risulta finemente curata. C’è giusto qualche piccola sbavatura, legata a hitbox sicuramente migliorabili e ad animazioni nel combattimento un po’ rozze.

Ma si tratta di aspetti secondari che non arrivano minimamente a intaccare la qualità complessiva della produzione. In ultima istanza segnaliamo che il gioco è disponibile solamente in inglese, ed essendoci enigmi basati su giochi di parole coloro che non conoscono sufficientemente la lingua potrebbero avere un po’ di difficoltà.

La grafica inoltre è molto gradevole, e nonostante il buon numero di scenari e la longevità complessiva del gioco (non meno di 20 ore) la buona fattura si mantiene costante. L’ottimizzazione su PS5 è ottima e non abbiamo riscontrato alcun bug o problema di sorta. Abbiamo apprezzato anche la colonna sonora originale, immersiva e perfettamente integrata al contesto.

DA AVERE ASSOLUTAMENTE

Whitering Rooms è un titolo davvero riuscito che miscela diversi generi in maniera originale ed efficace. Un mix completamente ambientato in un incubo di una giovane ragazza che farà di tutto per riuscire a svegliarsi. La magia nei sogni è realtà, e sarà un’arma fondamentale per combattere i mostri che affollano questa dimensione onirica. Quasi non ci si crede che dietro alla produzione vi sia solo una persona. Complimenti Moonless Formless!

Pregi

Storia originale e avvincente. Mix di generi che funziona bene e permette numerosi approcci all'avventura. Buona grafica e gradevole colonna sonora. Tecnicamente perfetto.

Difetti

Il combattimento risente leggermente delle hitbox non proprio perfette.

Voto

9