Palermo Comic Convention 2023, la nostra esperienza

Abbiamo partecipato all'ottava edizione della kermesse siciliana; ecco come è andata

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48.000 presenze registrate nel corso di Palermo Comic Convention 2023. Lo afferma Alessio Riolo, direttore generale dell’evento, che si è detto soddisfatto e che invita gli appassionati a tornare, nel settembre 2024. Dal 14 al 17 settembre scorsi si è tenuta l’ottava edizione della manifestazione presso i Cantieri Culturali alla Zisa. I nostri Antonio “Spettro” Amodeo e Diego Inserauto sono andati a vedere com’era la situazione. Saranno rimasti soddisfatti? Scopriamolo in questo nostro personale report.

PALERMO COMIC CONVENTION 2023

L’entrata della kermesse

Come prima tappa della nostra visita scegliamo lo stand di Megatech Expert, negozio specializzato di Bagheria che quest’anno si è presentato alla manifestazione portando ben tre ospiti: lo youtuber Marco Merrino, la streamer Babbalucy e il gamer professionista Mox600, attualmente parte del team Morning Stars. Ci fermiamo quindi a parlare con i responsabili. Riportiamo i punti salienti:

Questa è la prima volta che vi vediamo in fiera. Come vi è venuta l’idea di partecipare?

Siamo stati contattati direttamente dall’organizzazione della Palermo Comic Convention, che cercava uno sponsor per essere presenti in fiera in maniera più massiva. Questo perchè siamo una catena di negozi specializzata anche nel settore game riguardante anime e manga, anche con accessori, oggettistica e tutto ciò che ne concerne.

Per quanto riguarda gli ospiti, è stata vostra l’idea d’invitare Merrino e gli altri?

Partita la fiera abbiamo fatto una serie di videocall insieme alla nostra agenzia di comunicazione e a quella del Comicon, e abbiamo stabilito in base alla disponibilità dei vari influencer chi potesse venire.

Una domanda per i nostri lettori: perchè invitare sempre e soltanto youtuber e gamer professionisti, data la costante crescita del mercato indie?

A questa domanda metterei un po’ da parte ciò che è il nostro mestiere, ben lontano da quello degli sviluppatori (indie e non). Forse in un altro tipo di contesto potrebbe avere il suo perchè, ma per quanto riguarda il nostro stand e ciò che vendiamo, era più sensato invitare questo tipo di content creator.

Il cabinato di Point Black, una vera arma di distrAzione di massa

Finita la chiaccherata decidiamo di proseguire, passando tra piccoli stand relativi a snack e un po’ a tutta la Nona Arte (quindi, il mondo dei fumetti). Scegliamo però di concentrarci su ciò che trattiamo sul nostro giornale, e ci dirigiamo al Meta Gaming Pub di Bagheria, che ha messo a disposizione una sorta di mini-sala giochi. Nonostante le contenute dimensioni dello stand, siamo rimasti piacevolmente colpiti. Dalle bellissime postazioni da retrogaming ai classici giochi da fiera con gettoneria, per poi arrivare a uno stupendo cabinato di Point Black!

Ma dobbiamo ancora arrivare ai padiglioni veri e propri, siamo solo all’inizio. Prima di farlo tuttavia abbiamo fatto una sosta nella sezione eSports. Anche qui le varie attrezzature sono state fornite dal Meta Gaming Pub di Bagheria. Signore postazioni PC con LED accattivanti, un enorme schermo che permetteva di assistere alle partite e delle poltrone comode e agevoli, disposte come in un cinema. Un’ottima organizzazione dietro alla quale, d’altronde, c’era Andrea Tipi. Un veterano per quanto concerne i tornei di videogiochi.

La magnifica sezione eSports

Accediamo finalmente al primo padiglione, dove abbiamo trovato una grande sala con LEGO, dimostrazioni di arti marziali, altre postazioni di gioco, un piccolo palco per esibizioni e una riproduzione di una pista di Mario Kart per macchinine telecomandate. Qualche postazione con TV annessa permetteva agli avventori di provare le console di ultima generazione con qualche titolo cult, ma non vi era alcuna anteprima di giochi in uscita. Nulla di particolarmente esaltante insomma.

Soddisfatti complessivamente dalla sola sezione eSports, decidiamo di proseguire verso la zona Giochi di Ruolo e Giochi da Tavolo, dove troviamo i tavoli per provare i giochi forniti dal Mondadori Store di Palermo, gestito dai simpaticissimi ragazzi del gruppo Phantasya Project. Ed è qui che abbiamo incontrato l’ospite Fabrizio Corselli, uno dei massimi esperti di epica orale a tema draconico in Europa, intento a divulgare nel pratico l’arte della scherma elfica (da lui stesso creata). Ciò nonostante chiacchieriamo anche con lui, ponendogli qualche domanda:

Fabrizio, sappiamo bene della tua innata passione per i Giochi di Ruolo, ma sei anche un videogiocatore?

Sì ma non sfegatato come per i Giochi di Ruolo e da Tavolo [ride]. I miei preferiti, come si potrebbe facilmente presumere, sono quelli delle serie di The Elder Scrolls, Final Fantasy e, data la mia immensa passione per la mitologia greca, God of War.

E per quanto riguarda invece gli indie, c’è qualche titolo in particolare che apprezzi?

Beh, non essendo per l’appunto un grande videogiocatore posso dirvi che gli indie a cui punto di più sono quelli relativi alle tematiche da me amate. Per citarne due, direi Jotun e Hades.

Pensi che il mercato dei videogiochi indie e quello dei giochi da tavolo possano avere un punto d’incontro?

Beh, il mercato indie dei giochi di ruolo cartacei è in continua espansione e fa ben sperare, perciò è un’ipotesi da non escludere.

Fabrizio Corselli all’opera, intento a guidare due giocatori in una sezione

Soddisfatti della chiaccherata ci dirigiamo presso lo stand di Mondadori Store di Palermo e… Non abbiamo potuto evitare di rimanere delusi dal fatto che una fiera che da anni registra decine di migliaia di presenza disponesse di un unico punto vendita di Giochi da Tavolo. Per giunta paragonabile a una bancarella da sagra di paese. Per risollevarci un po’ abbiamo scambiato qualche parole con Massimo di Vincenzo di Asmodee e Da Vinci Games:

Allora Massimo, vuoi ricordarci il tuo ruolo all’interno di Asmodee (noto editore e distributore francese ndr)?

Sono il responsabile per la Sicilia di Asmodee.

Cosa pensi del connubio giochi da tavolo/videogiochi?

I giochi da tavolo e i videogiochi sono due linee che sembrano scorrere parallele fra di loro, ma paradossalmente esse s’incontrano, di tanto in tanto. Ci sono titoli che ripercorrono le meccaniche di videogiochi famosi e viceversa. Noi per esempio abbiamo titoli che richiamano davvero tanto i prodotti ludici più famosi, come per esempio Zombicide, dove le citazioni alle meccaniche e alle tematiche di Resident Evil si sprecano. Per non parlare dei giochi ufficiali di Bloodborne e di Fallout. Poi vi sono giochi che pescano a piene mani dalle loro meccaniche, basti vedere Sugar Blast che richiama in tutto e per tutto Candy Crush Saga. Nel nostro catalogo è persino presente Looney Quest, che ha livelli, punteggi e persino boss finali da sconfiggere!

E volendo fare dei riferimenti in tal senso a videogiochi indie?

Mi viene in mente l’italianissimo The Darkest Tales, che sembra essere tratto da Fiabe di Stoffa, anche in termini di trama.

E per quanto riguarda i progetti futuri?

Noi di Asmodee abbiamo sempre nuove idee da proporre, e siamo certi che molti appassionati di videogiochi riconosceranno alcuni dei loro brand preferiti nelle nostre produzioni.

L’unico stand di tutta la Palermo Comic Convention a vendere giochi da tavolo…

La giornata è poi volta presto al termine, con un risultato piuttosto deludente. Disegnatori Marvel come Marco Failla relegati nell’angolo di un padiglione a soffrire il caldo, stand intenti a vendere prodotti rinvenibili praticamente ovunque e un numero di cosplayer meno abbondante del previsto. Una kermesse che a nostro avviso si è salvata principalmente grazie all’apporto dei ragazzi (spesso volontari) in termini di organizzazione, come il già citato gruppo di Phantasya Project.

Ottima anche la zona eSports di Andrea Tripi, ma per come sono stati assegnati gli spazi nelle altre sezioni abbiamo avuto l’impressione che l’organizzazione della fiera volesse provare a compensare l’assenza di varie case editrici con una maggiore varietà di stand. Senza tuttavia riuscirci. Nel complesso una rappresentanza abbastanza dignitosa per la Nona Arte, mentre per la Decima (i videogiochi appunto ndr) siamo ancora lontani dagli standard offerti da altri eventi simili. Al prossimo anno.