WRC 10, la nostra recensione Pc

Derapate conclusive all'orizzonte

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E siamo a -3 con WRC 10, in questa nostra recensione Pc che celebra la terzultima apparizione della licenza in casa Nacon. Codemasters (e quindi EA) aspettano a braccia aperte l’arrivo della versione videoludica del campionato del mondo di rally, anche se mancano ancora 3 anni di potenziali successi all’ombra del KT Engine. La nuova edizione porta con sé numerose novità a livello di contenuti e modalità, ma poca “roba” a livello di gameplay e guida. Una scelta condivisibile – sotto certi aspetti – ma che lascia qualche elemento di perplessità lungo la strada.

Con i 50 anni dalla nascita del campionato del mondo di rally, ricorrenza che ricadrà nel 2022, gli sviluppatori decidono di inserire una modalità dedicata a questo importante avvenimento. Non mancheranno, ovviamente, piloti, auto e tracciati storici, con alcune tappe che lasciano ancora tanto amaro in bocca (il riferimento all’ei fu Rally di Sanremo non è puramente casuale).

Non soltanto storia, ma anche tante novità alla consueta – e già navigata – modalità Carriera. Fermo restando quanto di buono fatto nelle scorse edizioni, maggiore attenzione è stata dedicata alle dinamiche di squadra, con una visione più manageriale e meno arcade. L’editor livree, voluto a gran voce dalla community, trova finalmente una collocazione in WRC 10, con le proprie creazioni da sfoggiare anche in modalità multigiocatore. Dopo l’indiscusso successo delle passate stagioni, quest’anno la musica non cambierà, con aspiranti piloti in cerca di un team in cui dimostrare il proprio valore.

La nuova generazione di console non convince, però, gli sviluppatori ad investire – più di tanto – nel comparto grafico. Non siamo ai livelli di “copia e incolla” rispetto WRC 9, ma è giusto sottolinearlo: non aspettatevi salti grafici pazzeschi.

Cosa che invece accade sul fronte sonoro, con un’esperienza unica da vivere necessariamente con cuffie alle orecchie. Se avete le gomme già calde non vi resta che derapare sulla nostra recensione della versione Pc di WRC 10. Titolo che vi ricordiamo essere disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch.

QUALI SONO LE VERE NOVITÀ?

WRC 10 porta con sé un discreto carico di novità, quasi tutte che girano attorno alle modalità presenti nel gioco. Svetta sicuramente la Carriera, componente di punta del titolo e che già da qualche anno a questa parte è riuscita ad uscire dal suo torpore iniziale. Gli sviluppatori hanno proseguito il già ottimo lavoro svolto lo scorso anno, puntando i riflettori sull’aspetto manageriale della scuderia. Le dinamiche tra i vari componenti del paddock viaggiano di pari passo con le prestazioni. Siamo noi, con le nostre vittorie, a migliorare il morale del team, che influisce sulla crescita e lo sviluppo della vettura. Un aspetto interessante e che aggiunge un nuovo tassello a quella che sta diventando una creatura perfetta.

Già nel corso delle prime gare spunta, però, un qualcosa che attira la nostra attenzione in maniera piuttosto particolare. Parliamo del tributo che WRC 10 ha riservato per la celebrazione dei 50 anni del campionato del mondo di rally. Ritornare in quella che è stata una tappa fissa del mondiale, in quelle curve della riviera ligure che hanno dipinto delle derapate storiche sotto l’insegna Rally d’Italia, è pura poesia. A bordo di mitiche auto come la Lancia Stratos o la mitica Subaru Impreza, si ripercorrono alcuni momenti chiave della storia del WRC. La modalità storica, inoltre, è fruibile anche “a parte”, a patto che sblocchiate i vari eventi a disposizione.

Sul fronte guida bisogna aprire un’enorme parentesi. Tutto quello che vi diremo è frutto di un’esperienza pad-munita. È importante evidenziare questo aspetto, anche perché il titolo suggerisce l’utilizzo preferenziale di volante e pedaliera. Ci viene da dire quasi “esclusivo”, visto l’enorme successo della sua componente online ed eSports, ma vogliamo ancora non sentirci esclusi. La promessa della fisica migliorata ha attirato la nostra attenzione, con degli accurati test per capire “dove” albergava questo paventato miglioramento.

Il plus lo abbiamo visto nella gestione del pattinamento della vettura, con un miglior controllo della derapata sfruttando il filo del gas. Il carico aerodinamico del veicolo è stato rivisto, anche se bisogna passare del tempo nelle prove prima di trovare una quadra a livello di settaggio auto. Certo, non è una monoposto da Formula 1, ma è importante puntellare l’equilibrio della vettura. Non dimentichiamoci che, nel rally, non vince il più veloce ma chi pulisce meglio le curve.

SCELTE DISCUTIBILI

Ogni anno la premiata ditta Nacon e BigBen Interactive propone un titolo che eredita una stratificazione esperienziale, che aumenta nel corso delle edizioni. Se c’è una cosa che funziona, questa viene proposta negli anni successivi, ascoltando i pareri e le critiche mosse dalla community. Non dimentichiamoci, però, che abbiamo sempre a che fare con un simulativo di corse, dove il core business è situato nel gameplay puro. Le modalità servono a rendere l’esperienza quanto più varia possibile, in modo da venir incontro alla base di utenza ed eventualmente mascherare qualche lacuna di troppo.

WRC 10 eredita la logica appena narrata, anche se in questa occasione i margini per fare qualcosa di veramente diverso e unico c’erano. Il 50esimo anniversario era il pretesto perfetto per lasciare il segno, con un’edizione da collezione, da custodire in una personale hall of fame. Far ruotare tutto attorno a questa ricorrenza, magari togliendo qualcosa a livello di modalità, sarebbe stato perfetto. E invece no, “rintanata” in una sola modalità in cui celebrare la storia e tanti saluti.

L’impressione è quella di un’edizione stanca, che apre a un trascinamento del franchise sino alla conclusione della scadenza della licenza. Un approccio safe, senza prendersi grossi rischi, cercando di puntare dove è facile ma evitando di andare troppo oltre. Avendo visto la progressione del titolo in questi ultimi anni, WRC 10 assomiglia a un rallentamento, non troppo brusco ma nemmeno poco evidente. La grafica è rimasta quasi identica a quella dello scorso anno con un KT Engine che sfrutta solo la minima parte del suo reale potenziale. Abbbiamo visto la nuova release all’opera con RiMS Racing e la differenza si vede.

Gli sviluppatori decidono di non investire nella resa grafica generale, con degli scenari che sono ancora ai livelli di WRC 8. I dettagli dell’auto sono migliorati, questo lo dobbiamo ammettere, ma è l’insieme che non convince affatto. Il salto è stato fatto sul comparto audio, decisamente migliore di quello dello scorso anno. Sentire il rumore dei sassi, quando si performano le derapate, è adrenalinico. Mancavano – solo – volante e pedaliera per imitare le gesta del grande Colin McRae. Una dedica era doverosa.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Doveva essere la prima edizione in chiave next-generation e, invece, WRC 10 si presenta con un vestito già indossato in quella “old”. Il SIMS dedicato al campionato del mondo di rally è in procinto di arrivare al suo traguardo. Mancano 3 edizioni prima del trasloco della licenza in casa EA/Codemasters, e l’impressione è quella di un lento trascinamento verso questo fisiologico epilogo. Le novità ci sono e come sempre puntano a rinnovare le modalità, con una qualità grafica che sembra leggermente migliorata.

Il nostro lato romantico è stato appagato dalla presenza del tributo storico dedicato alle glorie passate del WRC.

In occasione del 50enario sono stati celebrati alcuni momenti importanti di questo sport, rievocando tracciati e piloti che sono parte della storia. Avremmo preferito un’edizione completamente vintage, se proprio dobbiamo dirvela tutta. Almeno adesso staremo qui a parlare del genio creativo – oltre che degli “attributi” – degli sviluppatori che hanno avuto il coraggio di osare oltremodo. Aspettiamo, a questo punto, WRC 11.

Pregi

Il tributo storico è il fiore all'occhiello di questa edizione del SIMs con una modalità carriera che ancora dimostra di essere in primo piano rispetto al resto del gioco. Menzione d'onore la merita il comparto sonoro, con una profondità e fedeltà acustica assolutamente inedita...

Difetti

... cosa che non possiamo ribadire per quanto riguarda la resa grafica generale. Il potenziale delle console di nuova generazione non sembra stimolare l'interesse dei dev. A onor del vero sembra un edizione WRC 9.5, con il KT Engine che non mostra a pieno la potenza dei suoi cavalli.

Voto

8+