Star Drift Evolution, Recensione Pc

L'arte delle derapate in un racing con grafica low poly ricco di contenuti e divertentissimo firmato da Catze

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Si moltiplicano i racing basati sulle derapate. Una manovra fondamentale nei rally che nei videogiochi è stata introdotta sempre con maggior convinzione ed importanza. La manovra è tanto spettacolare quanto efficace, se eseguita bene, e si dice che uno dei padri sia stato il mitologico Tazio Nuvolari. Non andiamo oltre però perché come avrete intuito, questo fondamentale della guida sportiva è protagonista di Star Drift Evolution, titolo sviluppato da Catze, uno sviluppatore indie tedesco, che è uscito ad inizio settembre su Steam per gli utenti Pc Windows e Mac OS.

Tutto nasce dopo l’arrivo di Star Drift nel 2018. Da quel momento il team ha lavorato per migliorare ulteriormente quanto fatto in precedenza. Dettto questo, vi lasciamo alla recensione del titolo. Buona lettura.

TANTI CONTENUTI

Di Star Drift Evolution colpisce fin da subito la mole dei contenuti. Troviamo 75 circuiti da imparare, 50 vetture da conoscere. Quest’ultime si differenziano per velocità, accelerazione, aderenza e deportanza. Le auto hanno anche livree personalizzabili.

Le modalità sono tantissime. La classica modalità carriera con un tour mondiale che permette di sbloccare vari tracciati, acquisire premi per comprare auto. Con tanto di progressione a stelle per accedere a piste e competizioni diverse.

Le modalità di gioco spaziano dalla classica corsa al time attack con tanto di classifiche online annesse (e connesse, scusate il gioco di parole). Ci sono anche le sfide giornaliere che permettono sfide con auto a caso su circuiti a caso che per quel dì diventano protagoniste.

Ore ed ore di contenuti che in solitario danno sicuramente il loro da fare ma che in compagnia danno il meglio. Il titolo offre l’opportunità anche di sfidarsi in multiplayer locale fino a 4 giocatori.

UN GAMEPLAY DIVERTENTE ED IMMEDIATO

Se i contenuti sono notevoli e vari, bisogna fare un plauso anche al gameplay che è senza dubbio il punto forte di questa produzione indie.

Il motivo è semplice e già quando ne abbiamo parlato in anteprima si notava a prima vista. La giocabilità, limata nel corso di questi mesi, è veramente ottima e consente anche ai meno esperti di prendere, fin da subito, confidenza con i comandi. Dosare la velocità per affrontare al meglio circuiti ed insidie sarà la parola d’ordine ma anche l’abilità nel saper derapare o staccare al punto ed al momento giusto saranno altrettanto fondamentali.

Non servirà, infatti, essere subito i più veloci ma si dovrà anche essere in grado di gestire la velocità, capire le potenzialità del proprio veicolo e non spingere sull’acceleratore a tutti i costi.

Si può anche, nonostante la frenesia del ritmo, giocare d’attesa aspettando nell’errore degli altri. Cosa che, soprattutto in multiplayer, capita spesso.

Errori pacchiani possono ribaltare l’esito di una corsa scritta. E può capitare di fare gli Steven Bradbury (clamoroso oro olimpico nello short track velocità 1000 metri a Salt Lake City 2002) della situazione. Ed è anche questo il bello.

Giusto ricordare che in locale è possibile giocare fino a quattro utenti in schermo condiviso (o split screen se preferite). Online sfide aperte fino ad un massimo di 20 utenti ma senza collisioni, in stile TrackMania, e possibilità di giocare anche a squadre.

FISICA GENIALE IN STAR DRIFT EVOLUTION

Giusto aggiungere che gli sviluppatori hanno fatto un lavoro certosino perché hanno reso variabile il gameplay grazie alla moltitudine di circuiti, superfici e tipologia di mezzi diversi. Ogni auto, infatti, ha le sue caratteristiche e chiaramente guidare una vettura sportiva è ben diverso che guidare un autotreno. Così come guidare sulla sabbia avrà risultati e sfumature diverse che destreggiarsi su un fondo ghiacciato.

Apparentemente semplice vista la sua immediatezza, Star Drift Evolution mette perennemente alla prova le abilità di ogni giocatore. E la sua capacità di adattarsi. La fisica, pur non essendo completamente realistica, ha il suo perché ed in certi sensi è “geniale”. L’appassionato ha nel costante miglioramento il suo premio e soddisfazione maggiore. Peso, velocità e controllo saranno i tre principi base sui quali basarsi per migliorare apprendendo anche dai propri errori. In altre parole, la fisica basata su questi tre pilastri sta alle fondamenta.

Il tutto arricchito dalle varie visuali. In terza persona, top-down, prima persona. Vengono soddisfatti tutti i gusti perché in visualizzazione top-down si ha una buona panoramica anche dei dettagli in pista che possono essere fondamentali: un avvallamento del tracciato, o cordoli un po’ più alti, se presi in modo sbagliato possono farci decollare o piantare.

In tutto questo è giusto anche menzionare la risposta dei comandi, sempre fluida e morbida. E qui un rimando a Funselektor ed al suo immenso art of rally.

Insomma, se si farà un errore sarà quasi sempre colpa nostra, o troppa foga, o poca verve. A tratti ci ha ricordato Ivan Iron Man off Road, ma chiaramente è una sua iper evoluzione.

LOW POLY DI CLASSE

Dal punto di vista tecnico, il gioco di Catze è realizzato con Unity ed il lavoro svolto è apprezzabile. Forse non proprio il punto forte ma sicuramente tra quelli distintivi. Detto della fisica che tecnicamente dà peso e valore alla produzione, il team ha voluto dare un’impronta marcata con una grafica low-poly ben orchestrata. Almeno a nostro avviso.

Apprezzabile la varietà dei tracciati. Non ne troverete uno uguale, né simile. Palme, ghiacci, tracciati in zone desertiche, arene con piste fangose miste ad asfalto, foreste, o sfondi brulli o ovali in stile Nascar.

Catze ci porta in un mondo vario fatto di poligoni giganti e di colori sgargianti, nitidi ma anche di effetti particellari ed altro. Le collisioni sono ben rese anche se dagli effetti fisici voltamente non estremamente realistici, le luci e le ombre fanno il loro dovere, bellissimi i segni delle sgommate sul terreno e dell’effetto che portano con sé. Ad ogni frenata si alzeranno, anche a seconda la superficie, nuvole di polvere e detriti.

Insomma, una low poly di classe ed un bel vedere tutto sommato. È una questione di stile, artisticamente può piacere ma non tutti potrebbero apprezzare. Ha il suo impatto. Anche i modelli delle vetture sono caratteristici e quasi caricaturali.

Non ci sono, invece, tentennamenti nella velocità d’azione e nella fluidità. Tutto fila senza problemi ed indecisioni.

Buonissimo il comparto sonoro con effetti che fanno il loro dovere ed una vasta selezione di brani che danno costrutto all’atmosfera. Tra gli autori spunta anche Fabio Kenobit Bortolotti, mentre gli stili delle musiche vanno dal synthwave al chiptune e così via.

DA AVERE SENZA RISERVE

Star Drift Evolution può rappresentare la festa per gli appassionati di racing in stile arcade che puntano al divertimento sia in solitaria che soprattutto in compagnia. Permette sfide online (dove il gameplay diventa in stile TrackMania, ovvero senza collisioni) o anche in locale (quest’ultimo fino a quattro giocatori in schermo condiviso). Ci sono sfide giornaliere e comunque anche le modalità offline offrono vari contenuti. Tecnicamente il punto forte è senza dubbio la fisica che dona al gameplay tanta qualità.

Veloce, fluido e con una grafica che può piacere o meno ma che è tratto distintivo, Star Drift Evolution si fa apprezzare dai giocatori che non pretendono realismo ma vogliono a tutti costi tanto divertimento. La sfida è sempre aperta, la giocabilità pure, la varietà non manca e la realizzazione è piuttosto pulita.

Chi ama i racing di questo genere non può farsi scappare questo titolo. Catze ha fatto un gran lavoro di pura sostanza che punta al divertimento.

Pregi

Gameplay immediato. Fisica ben congeniata. Grado di sfida importante. Vario. Sfide multiplayer locale e online. Tante cose da sbloccare. Una grafica low poly piacevole…

Difetti

… che però potrebbe non piacere a tutti. Beh, il realismo non è probabilmente il suo forte.

Voto

8,5