Forza Horizon 5, recensione Pc

Playground Games ci porta in Messico, dove potremo dar sfogo alla nostra insaziabile sete di emozioni ad alta velocità

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Il debutto di Forza Horizon 5 ha segnato la fine di una delle attese più logoranti dell’anno. Basti pensare all’espediente (diventato virale) utilizzato da tantissimi giocatori europei e non solo. I quali, pur di giocare il titolo con alcune ore d’anticipo, hanno impostato la Nuova Zelanda come regione della propria console per trarre vantaggio del fuso orario. Ciò è valso in particolar modo per coloro che, tramite l’acquisto della Premium Edition, hanno potuto iniziare la propria avventura in Messico lo scorso 5 novembre. Cioè con 4 giorni d’anticipo rispetto alla release ufficiale.

Dopo le entusiasmanti scorribande in quel della Gran Bretagna, Playground Games ci porta nell’affascinante e paradisiaco Messico. Famoso per le innumerevoli rovine di Maya e Aztechi, per certe specialità culinarie ma anche per la notevole biodiversità. Inoltre, proprio come Age of Empires IV (qui la nostra recensione), Microsoft ha deciso di offrire questa nuova testa di serie a tutti gli abbonati all’Xbox Game Pass, fin dal day one. Un espediente che ha indubbiamente aiutato il gioco a raggiungere picchi di utenza connessa veramente da capogiro.

Di seguito la nostra recensione della versione Pc di Forza Horizon 5, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi ricordiamo che il titolo, pubblicato da Xbox Game Studios, è inoltre disponibile su Xbox One, Xbox Series X/S e tramite Xbox Cloud Gaming. Buona lettura.

MESSICO, INIZIA LA FESTA

Impossibile non iniziare a parlare di Forza Horizon 5 partendo dall’ambientazione: lo stupefacente Messico. Il celebre team britannico ha alzato ancora di più l’asticella, facendo uso della fotogrammetria per (ri)creare una gigantesca mappa open world tanto verosimile e dettagliata quanto incredibilmente varia. Giungle lussureggianti, vasti deserti, deliziose cittadine, spiagge paradisiache…E poi il tocco di classe, la Gran Caldera. Cosa può esserci di meglio dello sfrecciare lungo le pendici di un vulcano, con tanto di magma a vista?

Tutte le attività avranno luogo in una decina di ecosistemi diversi, dove ci capiterà persino di attraversare tempeste di sabbia e schivare asini e fenicotteri. Anche se in maniera meno sbalorditiva dell’Edimburgo vista nel quarto capitolo, anche la resa della capitale dello stato del Messico, Guanajuato, sarà nondimeno notevole. In ogni caso, la rappresentazione della cultura messicana, dell’architettura tipica e del folklore andrà ben oltre la suddetta capitale. Sfrecceremo tra i murales delle città, chiese in rovina nelle pianure e antiche rovine di civiltà dimenticate (o quasi).

Chiaramente sempre accompagnati dalle piacevoli “chiacchere” (oltre che dalle tracce) delle celebri stazioni radio della serie. Per quanto chi vi scrive abbia ancora impresso a caratteri infuocati il ricordo dell’attraente Australia del terzo capitolo, non c’è dubbio che il meraviglioso Messico saprà soddisfare tutti gli amanti di corse. Indipendentemente dalle preferenze votate alle gare su asfalto o su sterrato.

Probabilmente sarà difficile trovarsi a percorrere sentieri innovati, ma tra acquazzoni e tempeste di sabbia Forza Horizon 5 non mancherà di farci assaggiare la furia degli elementi. C’è però da dire che rispetto alle nevicate e alle implacabili piogge inglesi che si abbattevano in Forza Horizon 4, tali fenomeni atmosferici saranno tendenzialmente rarefatti in quel del Messico. Oltretutto essi non si abbatteranno nello stesso modo su ciascun ecosistema. Ognuno di questi ultimi, invece, muterà in modo diverso.

UNA PROGRESSIONE RIVISTA E PIÙ ACCESSIBILE

Il funzionamento del tradizionale Horizon Festival, come anche il sistema di progressione generale, è stato rivisto da Playground Games. Il tutto con un solo obiettivo: rendere l’esperienza accessibile a un numero ancora maggiore di giocatori, specie rispetto al passato. La campagna principale di Forza Horizon 5 è ora “divisa” in festival differenti, che potranno essere affrontati nell’ordine più desiderato.

Chi ama immergere la propria auto nel fango può iniziare dagli eventi di Horizon Wilds, mentre gli appassionati di corse su strada potranno darci dentro con l’Horizon Street Scene.  All’interno di ogni festival vi saranno diverse gare ed eventi, che richiederanno diverse ore per essere completati. Le campagne della serie si sono sempre distinte per l’elevata dose di “spettacolarità”, ma questa volta il team britannico ha superato se stesso.

Per sbloccare ciascun festival dovremo affrontare una “spedizione”, che consisterà in un incarico guidato da un organizzatore Horizon. Da una parte potremo completare diversi originali obiettivi secondari, dall’altra avremo modo di godere del nocciolo dell’esperienza. Ovvero una spettacolare esperienza di guida in situazioni e circostanze incredibilmente avventurose.

Particolarmente memorabile la sezione compiuta nei pressi di un minaccioso vulcano in eruzione. Ciò che in parte ci ha deluso è però la mancanza di una vera “prova conclusiva” (al di là del Goliath e delle altre gare finali per ciascuna tipologia di corsa) del Festival Horizon, magari con tanto di crediti finali. Forse però tale mancanza rientra nell’intento degli sviluppatori di lanciare un messaggio specifico. Cioè che la festa non finisce mai, e che soprattutto è e sarà in continua evoluzione.

L’IMPORTANTE È CORRERE, NON IMPORTA COME

A essere liberamente plasmabile non sarà solo la progressione attraverso la campagna. Per “sbloccare la possibilità di scegliere cosa sbloccare” dovremo guadagnare i cosiddetti punti riconoscimento. Essi costituiscono il simbolo della libertà di scelta da parte del giocatore in quel di Forza Horizon 5. Una volta individuata una delle attività disponibili sulla mappa, non dovremo fare altro che completarla e cominciare a guadagnare i suddetti punti.

Che sia tramite la vittoria di una gara, il superamento di una zona di velocità o il salto da un segnale di pericolo… Starà a noi. Il tutto accompagnato da una sana e appagante esplorazione del Messico, dalla scoperta di punti panoramici dove poterci sbizzarrire con la Photo Mode e naturalmente dalla distruzione dei tradizionali cartelli. Quelli PE e quelli (per un totale di 50) relativi allo spostamento rapido, che lo renderanno via via più economico in termini di crediti.

E naturalmente abbiamo anche le Storie Horizon, serie di incarichi secondari noti per offrire un divertimento e una sfida (spesso notevole) ancor più diversificata. Pur avendole molto apprezzate, non nascondiamo di averle trovate un po’ meno ispirate rispetto a quelle del predecessore, arricchite nondimeno da quelle a tema Top Gear (che vennero rilasciate con un aggiornamento gratuito). Ciò però è e rimane una considerazione assolutamente soggettiva. Come abbiamo detto in precedenza, l’intento principale di Playground Games è quello di offrire un’esperienza in grado di accontentare una moltitudine di utenti ancora più vasta.

Compresi i meno affini ai racing game. Ciò è reso possibile da numerosi interventi, come l’aggiunta della difficoltà “Turista”. L’ideale per coloro che desiderano vivere il Messico senza eccessivo stress da competizione. Abbiamo inoltre un maggior numero di impostazioni assistite inerenti al modello di guida, fermo restando che sarà liberamente regolabile proprio come in passato. Puramente arcade o con un livello simulativo di tutto rispetto, per quanto inferiore alla serie Forza Motorsport o a un Assetto Corsa. Oltretutto le oltre 500 vetture attualmente disponibili restituiranno, come da tradizione, un feeling diverso l’una dall’altra.

COMUNITÀ GLOBALE DI VELOCISTI

Passiamo ora a parlare di un altro pezzo forte della serie, e quindi anche di Forza Horizon 5: il multigiocatore. Accanto al GPS Playground Games ha aggiunto il nuovo “pulsante” Forza Link. Un sistema che ci permetterà di cercare e di comunicare ancora più rapidamente con giocatori da tutto il mondo, permettendoci di unirci a qualsiasi eventi al volo. Le attività multigiocatore prevedono naturalmente il ritorno di molte modalità tipiche della serie, come l’Eliminatore, Rubabandiera, Caccia agli Infetti e via discorrendo.

Tuttavia non mancano diverse nuove modalità, tra cui spicca l’Horizon Arcade. Un insieme di eventi pubblici (che rimpiazza quelli “vecchi”) che si genereranno casualmente e costantemente sulla mappa. In compagnia di altri giocatori dovremo superare un insieme di prove, divise per “tema” (velocità, salto, ecc). Oltre a offrire un numero di sfide piuttosto vario, esse saranno utili per accumulare punti Forzathon, da spendere nell’apposito negozio in cambio di auto, emote ecc.

Abbiamo poi l’Horizon Open, che sostituisce le precedenti Avventure Horizon offrendo un insieme di sfide ed eventi più accessibile anche ai giocatori casual, che rispetto al passato dovranno faticare decisamente meno per guadagnare premi e riconoscimenti. Divertimento e socializzazione vengono particolarmente incoraggiati in Forza Horizon 5. Basti pensare alla possibilità tutta nuova di regalare auto ad altri giocatori in maniera anonima.

Un incentivo offerto dagli sviluppatori volto alla creazione di una comunità ancora più affiatata. Dove, possibilmente, la cooperazione possa venire prima della competizione. A completare il pacchetto vi sono infine i nuovi Horizon Tour. Serie di tre gare da affrontare in team con altri giocatori contro una squadra controllata dall’IA, dove la novità è rappresentata dal fatto di raggiungere l’evento successivo “fisicamente”. Una volta conclusa una gara, assieme ai nostri compagni dovremo raggiungere il luogo dove si terrà la corsa successiva.

IL DIVERTIMENTO NON FINISCE CERTO QUI

Come è lecito aspettarsi, Forza Horizon 5 si espanderà ancora e ancora. Sia tramite dlc a pagamento che tramite eventi stagionali e “stagioni” di sfida, tutte gratuite, che ci permetteranno di vincere auto e cosmetici aggiuntivi. Anche l’editor di Super7 lanciato con lo scorso capitolo si è ora evoluto con EventLab, un editor ancora più ricco e intuitivo con cui i giocatori potranno dare sfogo alla propria fantasia, modificando liberamente tracciati pre-esistenti o creandone da zero.

Correre in un buggy attraverso la fitta giungla messicana mentre l’acqua schizza sullo schermo e il fango macchia i bordi del veicolo. Guidare una splendida hypercar attraverso le strade del deserto, con file di cactus che si avvincendano tanto sui lati quanto all’orizzonte, segnato nondimeno da fitte foreste e dall’imponente Gran Caldera. Esplorare le meravigliose coste, magari driftando sulla sabbia a bordo di una macchina da rally. Questi e altri momenti epici rimarranno impressi ancor più vividamente nella nostra memoria grazie a un comparto tecnico capace di toccare vette finora inesplorate.

POTENZA TECNICA INEDITA E… ALCUNI PROBLEMI

Il motore ForzaTech targato Turn 10 Studios è stato spinto ancora più oltre. Le innovazioni tecniche riguardano principalmente la densità della vegetazione, gli effetti di rocce e in generale superfici delo scenario. Oltre a, ovviamente, l’illuminazione. La quale genera riflessi ancora più spettacolari sulle superfici dei nostri bolidi preferiti. Parlando della versione Pc, tutto questo superbo spettacolo viene macchiato in più occasioni da diversi glitch e bug grafici, che includono texture caricate solo parzialmente, pop-up di elementi dello scenario e sgradevoli schermate pixellate durante il passaggio alla modalità online. Il tutto corredato da crash occasionali.

C’è da dire che al netto dei vistosi miglioramenti tecnici Forza Horizon 5 è e rimane un titolo “intergenerazionale”, di raccordo tra la old-gen e la next-gen. Ciò traspare sia dalla complessiva definizione di ombre e vegetazione (non all’altezza del resto), sia dalle animazioni dei personaggi. Compreso il nostro avatar, che per quanto ora sia dotato (finalmente!) di voce mostra, come gli altri personaggi del gioco, movimenti “vecchi” di almeno una generazione. Se non di due.

A tutto questo si aggiunge la sostanziale mancanza del ray tracing, disponibile esclusivamente nella cornice della modalità ForzaVista. La quale consiste banalmente nella possibilità, all’interno di uno spazio chiuso, di osservare la propria auto in ogni dettaglio, esterno e interno. A livello audio invece Playground Games ha ancora una volta raggiunto vette d’eccellenza. Dai suoni ambientali incredibilmente immersivi che ci daranno l’impressione di trovarci realmente in Messico ai fedeli rumori delle auto.

A completare il pacchetto vi è naturalmente la pregevole colonna sonora, con le celebri stazioni radio della serie pronte a offrirci una ricca selezione di brani rock, pop, hip-hop, classici ecc. Tra i brani riprodotti figurano quelli di gruppi ben noti come Royal Blood, Bring Me The Horizon, Foo Fighters, Lil Nas X, Bomba Estéreo, deadmau5 e molti altri. Accompagnati da alcuni artisti latini piuttosto sconosciuti ma che probabilmente si ritaglieranno un post in tante playlist, anche nella vita di tutti i giorni.

DA AVERE ASSOLUTAMENTE

Forza Horizon 5 si pone inesorabilmente come il miglior racing arcade sul mercato, “minacciando” di rimanerlo per molto tempo. La mancata nomination ai The Game Awards 2021 grida vendetta, con la creatura di Playground Games che per quanto inficiata da bug e glitch non da poco (almeno su Pc) promette di essere in ogni caso il miglior gioco dell’anno per un numero incalcolabile di appassionati. Il grande focus su accessibilità e fruizione dell’esperienza si è rivelato complessivamente vincente. Quello che abbiamo davanti è un titolo di auto che riesce in un’impresa davvero ardua. Ovvero quella di risultare intrigante (e poi effettivamente divertente) anche a chi non ha mai professato un vero e proprio apprezzamento per questo mondo. Fatto di motori roventi, carrozzerie sporche ma anche tante, tantissime emozioni.

Pregi

Il Messico non si può definire in altri modi se non "spaccamascella". Sistema di progressione rinnovato, che lascia una libertà di scelta tutta nuova in quel della serie. Diverse nuove modalità che diversificano ancora di più il divertimento, amplificato dall'essere in compagnia. Nuovi strumenti e implementazioni rendono il titolo più "sociale" e accessibile che mai.

Difetti

Spedizioni a parte, la campagna e in generale le Storie Horizon potrebbero risultare meno ispirate rispetto al predecessore. La versione Pc presenta diversi problemi tecnici, legati a bug e glitch grafici piuttosto frequenti, per non parlare dei crash.

Voto

9