Mount & Blade 2: Bannerlord, anteprima

Talewords Entertainment ci riporta nelle aspre terre di Calradia, dove una spada (o un'abile retorica) può portare virtualmente ovunque

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L’arrivo su Steam di Mount & Blade 2 Bannerlord pone fine a un’attesa durata ben 8 anni. Lasso di tempo in cui rumors e screenshot si sono succeduti uno dietro l’altro, gettando benzina sul fuoco dell’attesa dei fan più sfegatati. Un lungo periodo in cui Talewords Entertainment ha lavorato con un obiettivo preciso. Lasciare da parte eventuali rivoluzioni a favore di un ponderato e copioso potenziamento della solida formula di Mount & Blade Warband. Il “secondo” capitolo che ha determinato l’uscita repentina del franchise da una nicchia che aveva timidamente cominciato a espandersi a partire dal 2008, anno di lancio del primo titolo della serie.

Forte di un successo da oltre 220.000 utenti connessi simultaneamente al lancio (e non solo), il gioco di ruolo sandbox ambientato nel medioevo è dunque pronto a raccogliere ciò che i suoi predecessori hanno seminato. L’attuale stato di accesso anticipato rende Mount & Blade 2 Bannerlord un cantiere a cielo aperto, ma che ha già parecchio da offrire. Dopo aver risolto i problemi tecnici più gravi con delle patch tempestive, Talewords Entertainment sta continuando a migliorare la sua creazione giorno dopo giorno.

Certo il lavoro da fare è ancora molto, ma sia in giocatore singolo che in multigiocatore non mancano affatto contenuti e attività con cui allietare l’attesa dell’agognata release definitiva di un titolo sì dalla genesi modesta, ma comunque assai ambizioso. Di seguito le nostre prime impressioni sulla versione Pc, con quelle console che sono state solamente annunciate. Ricordando che la localizzazione in italiano del gioco è prevista alla release definitiva, vi auguriamo una piacevole lettura.

DI RITORNO A CALRADIA

Come da tradizione, al centro di tutto vi è la modalità Campagna, in cui si dispiega la totalità delle meccaniche di Mount & Blade 2 Bannerlord. Step immancabile prima dell’inizio dell’avventura è la creazione del personaggio, la cui scelta del background (dall’infanzia all’età adulta) ne determinerà le statistiche di partenza. Popolo di appartenenza, mestiere dei genitori, interessi da bambino, attività da fanciullo e da giovane uomo fino ad arrivare all’età adulta.

La connotazione da gioco di ruolo passa infatti attraverso le varie statistiche (vigore, resistenza, intelligenza e così via) e le relative abilità, da cui dipendono le tante specializzazioni del personaggio. Combattimento a piedi e a cavallo, tipologia di arma utilizzata, abilità di retorica, commercio e via discorrendo. Una volta determinato il proprio “passato” si passa al vero e proprio editor, che risulta, al pari di tanti altri elementi, notevolmente potenziato rispetto a Warband.

Sesso e altezza del personaggio, timbro vocale e tutta la fisionomia generale. Viso, naso, capelli, segni particolari e per la prima volta nella serie, persino i denti. Fatta eccezione per i comuni banditi gli npc dell’universo di gioco risultano infatti assai caratterizzati e distinguibili tra loro. Nobili e pretendenti al trono, guerrieri e ruffiani, dame di corte e mercanti: il gioco costituisce nondimeno un simulatore medievale sorprendentemente accurato.

Le città e le roccaforti sono più attive che mai, tra taverne colme di avventori e mercati affollati. Senza dimenticare i territori continuamente battuti da carovane, eserciti alle dipendenze di qualche lord e naturalmente banditi d’ogni genere. Un enorme mondo pullulante di vita in cui il giocatore potrà muoversi e agire liberamente fin dal primo momento.

AUTODETERMINAZIONE TOTALE

La libertà di approccio è il marchio di fabbrica della serie di Talewords Entertainment. Alla partenza stessa della campagna, troveremo il nostro personaggio impegnato a parlare con il fratello nei pressi di un accampamento. Qui sarà possibile scegliere se cominciare a giocare liberamente da subito, o se seguire un approfondito tutorial.

In quest’ultimo caso si sarà poi obbligati a seguire alcune tappe della questline, che sarà viceversa possibile tralasciare da subito ignorando il suddetto tutorial. Le cose da fare nel mondo di Mount & Blade 2 Bannerlord sono innumerevoli. Il giocatore potrà farsi un nome a suon di commerci, vincendo nei tornei, corteggiando dame di corte o prestando servizio presso qualche lord. Intrighi politici e scaramucce tra feudi sono all’ordine del giorno in quel di Calradia.

Sarà possibile agire in qualunque modo desiderato, sia anche depredando carovane e villaggi, cosa che causerà irrimediabilmente l’entrata in conflitto con i relativi lord possidenti. Il giocatore può anche scegliere se andare in battaglia con le truppe che avrà reclutato in girò tra città e villaggi. In caso contrario avverrà una rapida simulazione che decreterà vincitore e sconfitto, con relative perdite di uomini da ambo i lati.

Il consiglio è naturalmente quello di scendere in prima linea, impartendo personalmente i comandi ai propri soldati. Il gioco permette la gestione diretta di un esercito fino a 500 uomini, che si potrà dividere e guidare suddividendolo in categorie (fanteria, cavalleria, ecc). Tipo di formazione, carica o ritirata, posizione precisa sul campo di battaglia e molti altri comandi.

IL LAVORO DA FARE NON MANCA

Oltre alla Campagna il comparto single-player prevede inoltre la Custom Battle. Accessibile dal menu principale, essa permette al giocatore di scendere immediatamente in campo dopo aver scelto il tipo di scontro, il popolo di appartenenza e la composizione (fanteria, cavalleria, ecc) dell’esercito, proprio e dell’avversario, controllato dall’IA. Battaglia a campo aperto con centinaia di uomini, oppure assalti a villaggi e castelli, sia nei panni degli assedianti che degli assediati.

Ed è in quest’ultimo caso che emergono i problemi più evidenti, figli della fase di sviluppo tuttora in corso. I soldati controllati dal computer si comportano non di rado in maniera anomala, bloccandosi da una parte o andando per i fatti loro durante gli assedi. Ciò si affianca a numerosi altri problemi tecnici minori, sia grafici che di stabilità, che talvolta compromettono lo svolgersi fluido e dinamico dell’esperienza di gioco.

Ben diverso il comparto multiplayer, dove oltre agli scontri aperti risultano già ben più godibili i suddetti assedi. Essi si svolgono divisi in due squadre che prevedono fino a 60 giocatori per parte, e che danno vita a battaglie veramente memorabili. Arieti, catapulte, scale da appoggiare alle mura con il proposito di arrampicarcisi, e naturalmente mischia in quantità.

Ed è proprio qui che si ritrova il più alto, e forse eccessivo, indice di “fedeltà” alla formula della serie. Il sistema di combattimento risulta infatti ancora “legnoso”, privo di tutte quelle animazioni a catena che siamo soliti vedere in tanti rpg in terza persona. Gli attacchi e le parate possono essere eseguiti, anche in serie, nelle quattro direzioni canoniche: in alto, in basso, a sinistra e a destra.

NIENTE ONE MAN ARMY

La rigidità di fondo del sistema di combattimento emerge in particolare nei duelli singoli. Esso risulta complessivamente semplice e poco raffinato, ma comunque estremamente efficace. La sua grezza composizione torna infatti particolarmente utile nelle battaglie più concitate, dove fronteggiando nemici multipli diviene più intuitivo opporsi ai vari attacchi. Per quanto non ci sia gran margine di risultare invincibili. Mount & Blade 2 Bannerlord è un simulatore medievale, e in quanto tale può risultare piuttosto punitivo.

Finire accerchiati da più uomini equivale a sconfitta quasi sicura, con conseguente cattura e custodia nelle mani dei nemici. Calradia è una terra affascinante ricca di biomi e popolazioni di ogni religione e cultura. Ma è anche un luogo ostile che non ha pietà dei singoli viandanti. Libertà di poter determinare il proprio destino, ma anche coscienza dei propri limiti.

COMMENTO FINALE

I miglioramenti da apportare, tecnici e grafici, sono molteplici. Mount & Blade 2 Bannerlord è però un autentico diamante grezzo che, patch dopo patch, sta cominciando a risplendere sempre di più, in attesa del lancio definitivo. L’ossatura del gioco risulta già al proprio posto e liberamente godibile, con un intervento continuo da parte di Talewords Entertainment per risolvere glitch e bug, oltre che per introdurre vari bilanciamenti e modifiche. Quello che ci sentiamo dire è che ne è valsa la pena, di attendere così a lungo.

Le premesse sono infatti assai incoraggianti, e non c’è dubbio che il successo riscontrato finora proseguirà per tutto il periodo di accesso anticipato. Lavori in corso sulla rivisitazione moderna e aggiornata di una formula vincente, quella di Warband, che nel corso del tempo ha raccolto attorno a sé un vero esercito di appassionati. Drappelli di uomini che oggi sono qui, a supportare il lavoro di un team di sviluppo cresciuto, anche numericamente, in parallelo con le sue creazioni.