AO Tennis 2, la nostra Recensione

AO Tennis 2 è la prima uscita sportiva de 2020 e ci porta nell'atmosfera degli Australian Open, ovvero della prova d'apertura del grande slam. Vediamo come è andata su PS4

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Non esiste probabilmente nessuna esperienza agonistica così filosoficamente legata al concetto di “solitudine” come il tennis: due persone, uno contro l’altro, una pallina e un campo. Il resto, è magia assoluta, un vuoto siderale segnato da agonismo e resistenza quasi sovrumane e che rendono, come detto, il tennis quasi un dialogo filosofico che un vero e proprio sport. Nonostante ciò, per la crudele legge dei grandi numeri, lo sport di Borg, Agassi, l’eterno Federer o il leggendario Nadal, testimonial del titolo, non ha in questa generazione videoludica particolarmente solleticato i portafogli dei grandi publisher che, tranne rarissimi casi, hanno accuratamente evitato uno degli sport più avvincenti e “trascendentali” della storia umana. In questo senso,  Big Ant Studios, software house, e Bigben Interactive, publisher, hanno unito  gli sforzi e, dopo il mancato successo di Tennis World Tour, sono tornati alla carica con la saga di AO Tennis, di cui in questa sede analizzeremo il secondo episodio, AO Tennis 2, che, in tanti aspetti, rappresenta una naturale evoluzione del primo episodio, più vicino all’essere una produzione indipendente che un tripla A, sempre incentrata sull’aspetto sociale e di condivisione complessiva dell’esperienza, online e non.

Ecco la nostra recensione della versione PS4 del gioco uscito lo scorso 9 gennaio anche su Pc, Xbox One e Switch. Buona lettura.

INIZIAMO…

Ao Tennis 2, primo gioco sportivo del 2020, cerca di imporsi come titolo di riferimento dedicato al tennis, come detto “abbandonato” da tempo da una buona fetta dei publisher. Essendo il secondo capitolo di una saga sportiva, il paragone fra i due è d’uopo: Ao Tennis 2 si porta ad un livello sicuramente superiore rispetto al primo episodio, andando ad espandere e migliorare diversi aspetti che nel precedente chapter erano manchevoli o solo abbozzati.

Ad esempio, nel primo episodio, oltre ad altre (poche) tipiche modalità come l’esibizione singola o online, era è presente una modalità Carriera, in cui a colpi di racchetta ci saremmo imbarcati nel difficile viaggio di scalare il ranking mondiale ed arrivare fino all’Olimpo del Tennis, il tutto, però, avvolto in una rigida escalation di partite su partite, senza grandi variazioni sul tema necessarie in un moderno titolo sportivo e senza “distrazioni” specifiche, così come ci hanno insegnato Nba 2k o Fifa.

In quest’ottica, Ao Tennis 2 introduce sin da subito grandi novità, seguendo un po’ il trend degli sportivi più blasonati: il nostro alter-ego virtuale, nel caso in cui optassimo per un giocatore creato ex-novo, dovrà scontrarsi con tutte le difficoltà tipiche del mondo sportivo e che non riguarderanno unicamente gli scontri agonistici in sé, ma, ad esempio, il dover interagire con il proprio trainer, per programmare gli eventi sportivi annuali, ma anche con il proprio manager e con gli organi di informazione.
Le nostre azioni, come ad esempio la possibilità di poter duramente contestare le decisioni arbitrali in campo, influiranno sulla nostra popolarità, sulla possibilità di ottenere sponsor, e quindi sulle nostre tasche e sull’esperienza acquisita che andrà ad impattare sulle nostre abilità in campo.  In linea di massima, nonostante ci sia stato un sicuro passo avanti in termini quantitativi e qualitativi, Ao Tennis 2 resta ancora distante dalle esperienze simili offerte dagli altri titoli sportivi (che, naturalmente, possono contare su budget di ben altro tipo): tutte le novità introdotte, risultano quasi un collage “frettoloso” di possibilità, che risultano introdotte in modo un po’ superficiale e limitato.

Ao Tennis 2, oltre alla modalità in singolo, offrirà tutte le modalità presenti anche nel primo episodio della serie, come Partita veloce, Online, Australian Open (torneo del grande slam da cui il titolo targato Bigben prende il nome e di cui possiede in esclusiva la licenza).
Spicca per possibilità e “crudo” divertimento la modalità “Accademia”, che ci consentirà di poter creare qualsiasi cosa ci venga in mente, da grandi eroi tennistici del passato a tornei che furono passando per arene e loghi personalizzati, grazie ad un editor piuttosto completo. Un’aggiunta di classe che sopperisce egregiamente alla endemica mancanza di licenze della saga, che non vedrà ufficialmente licenziati pezzi grossi del calibro di Djokovic, Federer, Becker ecc. Il roster ufficiale, infatti, è composto solo da una ventina di professionisti e professioniste mondiali: un vero peccato, anche perché i tennisti presenti, almeno i più noti, sono stati riprodotti in modo piuttosto fedele da Big Ant Studios. Un’altra novità è anche rappresentata dalla modalità Scenario, che ci consentirà di creare delle partite con regole custom, con cui ci potremo sbizzarrire.

GAMEPLAY

Come nel precedente capitolo, Big Ant Studios con Ao Tennis 2 ha cercato di offrire un prodotto dal realismo soddisfacente, quindi non radicalmente simulativo ma nemmeno totalmente arcade.
L’esperienza non deluderà le aspettative anche dei più smaliziati, i quali potranno giocare con le opzioni, come ad esempio intervenendo sulle informazioni su schermo oppure sul movimento assistito del gioco, oltre che sulla difficoltà complessiva (ce ne saranno otto a disposizione), per ottenere una sfida più difficile e realistica.
Il gameplay, complessivamente, si poggerà su fattori ben definiti, che dovremo calibrare razionalmente in finestre di tempo decisionali piuttosto ridotte: la potenza del colpo, la direzione e il tempismo, il tutto incorniciato dal continuo tener d’occhio il vigore complessivo del nostro giocare, pena il non riuscir più a stare al passo con i nostri avversari, governati da un’intelligenza artificiale (di cui parleremo più avanti) notevole.

Tempismo e uso del vigore saranno alla base del gameplay, specialmente il primo che risulterà preponderante sul resto del gioco: i più navigati noteranno che il sistema tenderà ad appore “micro-correzioni” alla non perfetta posizione del giocatore nel caso in cui dovessimo rispondere all’azione avversaria con un tempismo perfetto.
Il vigore, invece, sarà connesso anche ai tipi di colpi che decideremo di utilizzare: in questo senso, Ao Tennis 2 riesce in modo più che egregio a trasmettere l’anima stessa del tennis, strenua battaglia contro la fatica e dominata dalla complessiva resistenza. Una caratteristica che è più una “filosofia di vita” piuttosto che un “difetto”: Ao Tennis 2, anche grazie ad un’ampia personalizzazione, sarà accessibile allo stesso modo dai neofiti ma anche dagli esperti del settore, che potranno masochisticamente regolare il titolo per renderlo davvero difficile.

Big Ant Studios ha fatto un buon lavoro complessivo anche a livello di intelligenza artificiale, come detto: gli avversari “computerizzati” saranno sempre tendenzialmente aggressivi e capaci anche ai livelli di difficoltà più bassi, rendendo la sfida sempre impegnativa anche se talvolta si tenderà all’esagerazione (la Cpu a livello otto è… mostruosa).
È apprezzabile anche il lavoro svolto dallo studio di sviluppo nell’opera di adattamento del proprio gioco dell’I.A. nel corso del match, quasi sempre azzeccata e che, annessa all’abilità intrinseca dei nostri avversari virtuali, ci renderà la vita ancora più complicata. Buona anche la realizzazione dei servizi, dove avremo ampia possibilità di scelta e di impostazione strategica dell’apertura d’ogni scambio.

TECNICA (ESTETICA E PROGRAMMAZIONE)

Da un punto di vista più squisitamente estetico, Big Ant Studios ha fatto un buon lavoro complessivo seppur si sia ancora lontani dagli standard qualitativi dei tripla A sportivi che dominano il mercato, specialmente per quanto concerne le animazioni facciali, non particolarmente evocative, e la complessiva rappresentazione dei volti più noti del tennis presenti nel roster ufficiali, realizzati in modo sufficiente e nulla più.

Nonostante ciò, Ao Tennis 2 offrirà un comparto grafico sicuramente valido, che consta di arene sicuramente dettagliate e riprodotte piuttosto fedelmente rispetto alle controparti reali (seppur anch’esse pecchino di una certa asetticità), a cui è associata una buona realizzazione complessiva dei modelli dei campioni disponibili, sia a livello estetico che più squisitamente motorio.

Il tutto, si poggerà su di una complessiva pulizia a livello di mera programmazione, che non inficerà l’esperienza con bug “capovolgenti”, fatta eccezione per qualche “animazione contorta” in gioco e qualche caricamento di troppo e piuttosto lungo. Un’esperienza che, anzi, su Playstation 4 potrà contare su di un framerate piuttosto solido a 60 fotogrammi al secondo.

COMMENTO FINALE

Ao Tennis 2 è la naturale evoluzione del primo: più qualità, più contenuti, più giocabilità. In linea generale, il titolo sviluppato da Big Ant Studios ed edito da Bigben Interactive, nonostante non sia perfetto, va a colmare in modo pregevole una endemica mancanza di titoli dedicati agli amanti della racchetta. Ao Tennis 2 è il gioco di tennis del momento ed è una scelta obbligata per chi ama palline gialle e racchette.

Pregi

Evoluzione sostanziale del primo capitolo. Adatto a tutti e ampiamente personalizzabile. Modalità Carriera espansa...

Difetti

... anche se non perfetta. Graficamente altalenante. Roster limitato.

Voto

8