Overkill’s: The Walking Dead, recensione

Il nuovo fps a base zombie offre atmosfere da brividi, adrenalina e scontri ma anche una sfida davvero difficile

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Gli zombi, il sangue, la paura, il silenzio, tradimenti e corse contro il tempo, personaggi iconoci e sfaccettati. Questo ed altro, contraddistinguono la famosa ambientazione conosciuta con il nome di The Walking Dead.

Tra libri, fumetti, serie tv e dvd questa serie vanta un background così profondo che non basterebbe questa recensione per esplorarlo. Ovviamente, per un videogiocatore, The Walking Dead significa anche Telltale, la sfortunata compagnia che ha dato il là ad una serie di avventure grafiche con più o meno successo, ma che ci hanno accompagnato in questi ultimi anni, e che vedono con l’ultimo episodio, l’epitaffio della compagnia stessa. Per quanto riguarda Overkill, che andremo a scoprire in questo articolo, dobbiamo volgere lo sguardo verso Starbreeze Studio, Software House nota per la serie di sparatutto cooperativi Payday. Quindi, abbandoniamo le atmosfere delle avventure grafiche e le maschere da rapinatore, per intrufolarci in qualcosa di molto più terrificante.

Ecco, quindi, la nostra recensione della versione Pc di Overkill’s: The Walking Dead a cura del nostro amico DannyDSC che ha provato per noi la versione finale di questo fps. Ricordiamo che il titolo, distribuito da 505 Games, arriverà anche su console il prossimo mese di febbraio. Vediamo, quindi, come si è evoluto il gioco dalla Beta che abbiamo provato il mese scorso.

LA NOSTRA STORIA

Finita la lunga sequenza video che ci introdurrà alla storia che fa da base al titolo, la prima missione sarà quella di sopravvivere ad un’orda di zombie nella mappa che ci farà in seguito da campo base. Scelto il personaggio tra quelli disponibili (sul tipo, ci torneremo più avanti nel corso della recensione), verremo catapultati direttamente nell’azione.

Dato che parliamo di uno shooter cooperativo, sarà letteralmente fondamentale la pianificazione delle azioni e il lavoro di squadra. Le orde di zombie sono tante, i punti ferita e le nostre munizioni, pochissimi. Dovremo essere veloci, e mai voltare le spalle all’orda, pena un attacco ravvicinato che potrebbe costarci la vita. Mentre corriamo lungo la mappa cercando di trovare assi di legno per riparare un cancello, o del filo spinato per rallentare i non morti, dovremo raccogliere alcune risorse che ci serviranno in seguito nell’accampamento. Lo spawn delle risorse non è casuale, quindi dovremo raccoglierne il più possibile. Se dovessimo cadere durante uno scontro, prima di venire uccisi avremo la possibilità di sparare alcuni colpi con la pistola, sperando nell’arrivo di un nostro alleato che possa rianimarci. In caso contrario, il nostro personaggio dovrà aspettare un certo numero di secondi prima di poter rientrare in gioco.

Nel mentre, seguiremo le vicende dei nostri alleati. Per il completamento di una missione, è fondamentale che almeno un personaggio rimanga in vita, perché se tutti dovessero cadere durante lo svolgimento della mappa, la missione fallirà e andrà ripetuta dall’inizio. Nella prima missione, il nostro compito sarà quello di sopravvivere. Le altre vedranno il nostro team impegnato a recuperare materiali, trovare o recuperare determinate risorse, sopravvivere ad attacchi della Famiglia. La varietà c’è, il problema è l’interpretazione.

Essere catapultati nell’azione senza un minimo di briefing, può portare a risultati molto spiacevoli, soprattutto quando non si capisce bene cosa fare e quando non c’è organizzazione da parte del proprio team. I giocatori scelti dalla lobby quando si avvia una partita, sono casuali, quindi spesso può capitare di trovarti con qualcuno che va avanti senza aspettarti, o che inizia a sparare all’impazzata facendo “svegliare” i nostri amici non morti, o ancora non ti cura durante una fase cruciale della missione, per non parlare delle liti per una missione fallita.

Queste esperienze, e altre simili, portano Overkill ad essere quasi frustrante se non si ha un team affiatato e ben coordinato. In quei casi fortunati in cui i nostri alleati saranno pragmatici e pronti per un’azione strategica come noi, ci darà diverse soddisfazioni. Immaginate di essere letteralmente accerchiati dagli zombie, non avete scelta siete morti. Cadete a terra sotto i colpi di chi vuole cibarsi della vostra carne, ma proprio in quel momento i vostri amici intervengono, chi con la mazza, chi con un bastone, chi con un’arma. È una scena quasi da film, e funziona! Quindi, se avete voglia di un cooperativo e avete qualche amico che ha voglia di un bel gioco con gli zombie, Overkill potrà darvi diverse soddisfazioni.

IL CAST

I personaggi che potremo scegliere durante ogni missione rispettano le classi standard di altri titoli canonici. Abbiamo lo “stratega”, ossia il classico cecchino. Regge pochi colpi e non ha buone statistiche fisiche ma è micidiale con il fucile di precisione. Il Tank, pronto a prendere e fare danni con la mazza o il fucile a pompa. Il supporto, o medico, che rianimerà velocemente il nostro party e potrà elargire borse con cui potremo curarci durante l’azione. L’esploratore, che potrà vedere le trappole piazzare sul terreno e usare granate fumogene per far passare i propri alleati inosservati al nemico.

Ogni classe è assegnata ad un personaggio iconico della serie (Aidan ad esempio è il nostro Tank, mentre Grant sarà il nostro cecchino) che potrà salire di livello superando le varie mappe ed acquisire varie abilità.

Ad esempio, salendo di livello con Grant, avremo la possibilità di portare più munizioni con la pistola o il fucile di precisione, o estendere il raggio delle nostre molotov. Ci sono diverse abilità legate a ciascun personaggio, anche se la varietà è davvero risicata.

Oltre alle abilità, potremo personalizzare e potenziare l’equipaggiamento, sia comprando le armi al nostro campo base, che scovando progetti nel corso delle nostre missioni.
Qui la situazione migliora, visto che la rastrelliera da cui potremo attingere sarà bella varia, con fucili di precisione che si alternano a pistole, balestre, mitra, fucili a pompa che potremo anche potenziare. I danni di ciascuna arma sono ben riprodotti e ben differenziati. Un fucile da cecchino sarà difficile da usare nel corpo a corpo, mentre un fucile a pompa sarà praticamente inutile dalla distanza. Decidere quali abilità potenziare e l’equipaggiamento migliore prima di partire per una missione, sarà cruciale.

LA PANORAMICA

Una buona parte del gameplay di Overkill’s: The Walking Dead è quella che possiamo definire, mappa tattica. Sulla mappa, troveremo i distintivi che andranno a contraddistinguere le varie missioni da intraprendere, quelle che daremo in pasto ai nostri sopravvissuti che porteranno utili risorse all’accampamento, e il menù di potenziamento dell’accampamento stesso. Questo menù in particolare, è fondamentale per continuare nel gioco.

I vari potenziamenti che gli attribuiremo, daranno accesso ad altre parti della mappa e di conseguenza ad altre missioni relative alla storia, sbloccheranno utili difese da usare contro i non morti e i nostri nemici, e aumenteranno i sopravvissuti che potremo ospitare nella nostra base. Tutto, sembra voler suggerire che Overkill ci dia tante cose da fare, anche se in realtà non sono, poi, così molte. E sono anche ripetitive. Spesso, per procedere con la storia dovremo anche passare direttamente all’interno del livello dell’accampamento (eh si ha una mappa anche lui), il che rende il tutto decisamente noioso.

TECNICAMENTE PARLANDO

Eccoci arrivate alla parte tecnica. Le mappe sono discretamente varie e la grafica è decisamente buona. Le texture sono pulite, e l’illuminazione di qualità. A dettagli massimi il gioco è visivamente gratificante, peccato che l’interazione con l’ambiente sia sostanzialmente pari a zero. Il tallone d’Achille del titolo sono però le animazioni e gli effetti. I movimenti dei personaggi sono legnosi, e spesso capita che un modello perda un movimento per colpa di glitch e lag che gli sviluppatori dovranno necessariamente sistemare con i prossimi aggiornamenti.

Un altro aspetto da rivedere è lo stuttering che affligge Overkill, capace di farti perdere la vita durante uno scontro perché lo schermo va a bloccarsi. Non succede sempre, però, durante le nostre prove è capitato.

COMMENTO FINALE

Overkill’s: The Walking Dead è un titolo difficile da catalogare. È chiaramente uno shooter cooperativo, che vuole proporti una mole di contenuti apparentemente notevole. In realtà, tali contenuti si riducono drasticamente andando a vedere nel dettaglio.

Le mappe e i nemici sono punitivi anche a livello normale, il più basso. Questo, e il fatto che trovare un party affiatato sia tutta questione di fortuna, non aiuta un titolo che pure qualche cosa da dire ce l’ha.

Non ci siamo soffermati sulla modalità singleplayer perché non differisce in alcun modo dalla cooperativa, se non per un numero inferiore di nemici che però rende noiosa la nostra sopravvivenza anche nelle missioni più semplici per via di una difficoltà notevole.

Lo sviluppatore ha promesso diversi aggiornamenti nel corso dei prossimi mesi, che andranno ad ampliare e raffinare l’esperienza di gioco, e non ci sono lootbox. Crediamo sia più che giusto segnalare la mancanza di una caratteristica molto discussa, che ultimamente va decisamente di moda nei giochi multiplayer. Ebbene, in Overkill sarà solo la vostra abilità (e quella dei vostri amici) a fare la differenza.

Pregi

Atmosfera terrorizzante al punto giusto. Sfida molto ostica: non perdona. Buona ottimizzazione. Comparto tecnico di buon livello…

Difetti

… qualche glitch da sistemare. Singleplayer al momento poco appetibile. Non tanti contenuti per ora.

Voto

7+