Memories of Mars, Prime Impressioni

L'altra faccia del Pianeta Rosso, fatta di pionieri, coloni e mostruosità

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Da qualche anno, ormai, il pianeta Marte esercita un irresistibile fascino anche nella mente di numerosi sviluppatori. In queste pagine abbiamo da poco recensito Mars or Die di 34 Big Things; l’ultima espansione di Far Cry 5 è dedicata al pianeta più vicino alla Terra e, se iniziassimo a scavare nel passato, sia prossimo che remoto, ci troveremmo una lunga lista di rossi pianeti da conquistare.

Oggi parliamo di Memories of Mars, un survival-game dall’anima spiccatamente fps che – manco a ribadirlo – è ambientato su Marte. E’ opera di Limbic Entertainment, sviluppatore tedesco che ha curato per Ubisoft un paio di espansioni per Heroes of Might and Magic VI. La pubblicazione di Memories of Mars, invece, è firmata 505 Games.
Arrivato il 5 giugno scorso in accesso anticipato su Steam, data la natura ancora lontana dalla sua forma finale qui si parla delle prime impressioni offerte dall’ambizioso titolo degli sviluppatori tedeschi.

SOPRAVVIVERE IN UN AMBIENTE OSTILE

Memories of Mars pone il giocatore in una vasta area della superficie di Marte, armato di pochi utensili e una manciata di risorse. Cibo e ossigeno scarseggiano e da subito inizia la corsa al sostentamento. Ci si guadagna con semplicità una pratica stampante 3D da portare con sé e si comincia a procacciare risorse che servono a soddisfare requisiti per la stampa di quello che occorre per sopravvivere: oggetti più efficaci per la raccolta di materie prime, armi e munizioni per difendersi dall’ostile pianeta che prova ad eliminarsi come se fossimo un brutto virus.

Oltre alla mancanza di ossigeno e di cibo, che è molto difficile da reperire, vi sono delle creature aracniformi e vermiformi che fanno di tutto per ucciderci. La bravura del giocatore sta nell’esplorare l’area di gioco (di per sé veramente molto vasta, richiede ore ed ore per setacciarla tutta), trovare un giusto compromesso per il sostentamento di cibo e aria, difendersi dalle prime insidie del Pianeta Rosso.

Superata la prima impasse si procede, quasi parallelamente, al realizzare un vero e proprio rifugio che possa ospitarci quando le cose si mettono troppo male e che possa farci tornare all’azione quando creature ostili, pianeta ostile o altro (di cui parleremo di seguito) riesca a portare a zero i nostri pochi punti ferita.

SOPRAVVIVERE AL PREDATORE PEGGIORE

In Memories of Mars, come ogni videogioco survival impone, è possibile giocare totalmente da soli oppure ospitare degli amici in partita per cooperare nella sopravvivenza. C’è anche la possibilità di gettarsi nella mischia dei server ufficiali, che arrivano ad ospitare fino a 64 giocatori per ogni stanza di gioco.

Giocare insieme alla community del gioco permette di godere della quintessenza di Memories of Mars: quel mix di sopravvivenza, tattica e sparatutto che raramente si riesce a trarre da altri titoli simili. Infatti, oltre a dover sopravvivere all’ambiente e alle creature ostili, si aggiunge il fattore umano a rendere le cose ancora più difficili. L’ambiente si può capire e ci si adatta, le creature non brillano per acume e possono anche essere evitate. Ma un essere umano che ha tutta l’intenzione di sabotare, saccheggiare, distruggere la nostra fragile casa e di fare passare a miglior vita un potenziale avversario per il controllo delle risorse è un’altra cosa.

Quando si gioca contro altre persone, la componente sparatutto, che sia questa cooperativa o competitiva, viene accentuata drasticamente, come sembra ovvio e arricchisce Memories of Mars di una componente d’azione che ne rende le meccaniche ancora più profonde.

L’ARTE DI SAPER ATTENDERE

Pur essendo disponibile su Steam dallo scorso 5 giugno, Memories of Mars è in Accesso Anticipato. Questo significa che acquistandolo se ne gioca una forma del tutto provvisoria, che settimanalmente o quasi viene aggiornata e smussata di tutto quello che non funziona. L’interazione tra giocatori e sviluppatori, tramite i canali ufficiali delle newsletter e dei forum, aiuta i ragazzi di Limbic Entertainment nel velocizzare tutto il processo di epurazione di difetti e implementazione di caratteristiche, così che Memories of Mars sia un videogioco su misura di videogiocatore, praticamente plasmato secondo le sue esigenze.

Questo discorso viene applicato per le fasi di Accesso Anticipato di ogni titolo che ne sceglie questo iter di sviluppo. Un sentiero pieno di insidie ma anche di piacevoli risvolti, perché il fine ultimo è quello di rendere piacevole l’esperienza a coloro che giocano. Al momento della pubblicazione ufficiale, inoltre, non è richiesto ulteriore esborso: ottimo modo di risparmiare anche qualcosa.

Non sappiamo ancora la data precisa di pubblicazione, ma le premesse che gravitano intorno a Memories of Mars sono estremamente interessanti. Confidiamo in un periodo di gestazione non eccessivamente lungo, una pubblicazione da qui ai prossimi dodici mesi ed un survival game con elementi da sparatutto in soggettiva sopra le righe, pronto a convincere anche i più scettici. Ci scommettiamo.

COMMENTO FINALE

Memories of Mars è un gioco in prima persona, nativamente survival e con tanti elementi presi in prestito agli sparatutto in soggettiva. E’ sviluppato da Limbic Entertainment per 505 Games e ha raggiunto Steam lo scorso 5 giugno in forma di Accesso Anticipato.

Graficamente parlando assistiamo ad un lavoro a regola d’arte, senza infamia né lode, in cui tanti sforzi sono evidentemente profusi per regalare un’ambientazione affascinante ma al contempo inquietante: un pianeta solo apparentemente desolato e sicuramente ostile. Prova ne è la presenza di creature aracniformi e vermiformi.

Le creature più letali, comunque, saranno gli altri giocatori, che possono essere contati fino a 63 in aggiunta al nostro personaggio, per un totale di sessantaquattro presenze sparse in decine di chilometri quadrati di sabbia rossa, intervallata da dune, canyon, strutture fatiscenti che rievocano falliti tentativi di terraformazione. La possibilità di formare piccoli gruppi o grandi alleanze è la prospettiva di gioco più affascinante, se pensiamo a quante avventure e missioni estemporanee si possano improvvisare.

Le premesse per avere un survival game sopra le righe ci sono tutte. Bisogna capire quanto tempo, gli sviluppatori, impiegheranno per perfezionare il tutto insieme alla community più attiva e quanto efficace sarà l’offerta finale, quanto migliore rispetto ad una concorrenza che ha saturato il mercato da anni. Non su Marte, certo, ma sicuramente nel novero dei survival games.

Pregi: Visivamente pregevole. Elementi survival ben organizzati. Fasi di sparatutto soddisfacenti. Tensione sempre altissima, anche in apparenti momenti morti.

Difetti: Non certo l’unico nel suo genere. Cantiere aperto al pubblico dal 5 giugno ma dalla data di completamento ignota.