Galaxy of Pen & Paper, Recensione Pc

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I giochi di ruolo hanno da sempre avuto un forte impatto sul pubblico. Benché siano partiti, probabilmente, in sordina, la nicchia di giocatori si è sempre più allargata.

Il mondo dei videogiochi è pieno di titoli del genere. Quasi tutti seriosi e ben fatti, sia che si tratti della classica ambientazione fantasy o di altre, sia che abbiano un gameplay approfondito, o che si dedichino più all’action. Il passare del tempo ha fatto si che il genere si arricchisse anche di componenti tattiche più o meno accentuate e di aggiungere ulteriori sfumature per accontentare anche gli amanti di altri generi.

Behold Studios, uno studio indie brasiliano, si fece conoscere nel 2013 grazie a Knights of Pen & Paper, un gioco che omaggiava i gdr con una parodia molto intelligente ed apprezzata dal grande pubblico, andato molto bene sia su Pc che su dispositivi mobile.
Due anni dopo, il team ebbe una svolta Sci-Fi, con Chroma Squad (sempre nel 2015 uscì anche il sequel di Knights of Pen and Paper curiosamente, però, sviluppato da Kyy Games, ndr) e qualche giorno fa, lo scorso 27 luglio su Steam per Pc Windows e Mac (con un ritardo per l’edizione Linux, ndr), la conferma della vena fantascientifica con Galaxy of Pen & Paper che – come facile intuire – prende moltissimo da Knights of Pen and Paper.

Vi raccontiamo, dunque, il nostro girovagare nello spazio in Galaxy of Pen and Paper. Riuscirà questo gioco a far breccia?

SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA… IN UNA GALASSIA LONTANA LONTANA

Dal fantasy alla fantascienza il passo è breve. Behold Studios, infatti, porta la serie dal classico cliché ad ambientazione medievale a quello sci-fi. E lo fa con una naturalezza invidiabile.

Anche Galaxy of Pen & Paper gode della stessa cura per i dettagli e per le citazioni che colpiscono dritto al cuore degli appassionati, sia che si tratti di fan dei giochi di ruolo che di amanti della fantascienza. I richiami a Star Trek o a Guerre Stellari sono evidenti fin dal primo caricamento del gioco. Comun denominatore il dado a 20 facce (il famigerato D20, amico-nemico di tutti i giocatori di ruolo) e tanta ironia.

La trama è molto articolata con una missione principale suddivisa in diversi episodi col primo che fa praticamente da prologo ma con gli altri che daranno filo da torcere offrendo anche tanti sorrisi.

Nel corso del nostro cammino incontreremo tantissime citazioni (anche colte) dei maggiori esponenti del genere sci-fi, il tutto raccontato con la solita leggerezza che contraddistingue la serie. Peccato sia tutto in inglese (o in portoghese-brasiliano).

UN MASTER E QUATTRO AMICI: GAMEPLAY CONSOLIDATO, COMBATTIMENTO A TURNI E TANTE MISSIONI

Abbiamo già detto che si tratta di un “simulatore di gdr”. Cosa vuol dire? Semplice: è una vera e propria partita a tavolino con tanto di game master che narrerà la storia descrivendone i luoghi ed i personaggi che popolano questo o quel mondo raccontando la scena.

Si inizierà la partita scegliendo oltre al master anche i primi due giocatori del party compilando la loro scheda personaggio: nome, razza da selezionare, personalità e classe. Troveremo tante combinazioni per offrire la possibilità di sviluppare un party eterogeneo ed in grado di sapersela cavare in qualsiasi situazione. Il viaggio comincerà, quindi, col master e due giocatori mentre il team potrà arrivare fino ad un massimo di quattro, escluso il master, ovviamente.

Lungo il nostro cammino sarà possibile anche sostituire i giocatori. Invece delle taverne in Knights of Pen & Paper, troveremo una camera criogenica per “congelare” i personaggi che vogliamo sostituire e crearne altri per dare più brio al nostro party. Per riposare e ripristinare punti vita, scudo e stamina, basterà andare in infermeria che si trova nella nostra navetta e che è ben evidenziata nell’ottima interfaccia di gioco in grado di offrirci informazioni chiare in ogni momento.

Poi parleremo col master semplicemente cliccando ma potremo organizzare diversi tipi di missione che si sbloccheranno man mano si andrà avanti. Oltre alle quest per la missione principale, infatti, ci saranno quelle secondarie che allungheranno la longevità regalando preziosi punti esperienza, reputazione e monete d’oro.
I punti esperienza serviranno, come da prassi, a far salire i personaggi di livello migliorandoli in alcuni dati statistici. Purtroppo non decideremo quali attributi potenziare né quale abilità, attiva o passiva, rinforzare. Salendo di livello potremo soltanto sostituire le varie abilità riempendo lo slot dei nostri personaggi in modo da avere la maggior potenza di fuoco e la migliore difesa. I punti reputazione serviranno ad accedere a determinate quest sempre più remunerative sia dal punto di vista “economico” che da quello dei punti esperienza.

L’oro, manco a dirlo, servirà a comprare nei vari negozi sparsi per i tanti pianeti della Via Lattea, gadget, potenziamenti per il party o per la navetta ed altri oggetti utili nel corso delle battaglie quali pozioni per resuscitare i compagni, o per ripristinare un determinato numero di punti vita o dello scudo o, se si tratta della navetta, un tiro di dado supplementare, la possibilità di ricaricare la barra d’energia o di scaricare quella del nemico.

Gli sviluppatori hanno realizzato un sistema di creazione di missioni che offre una discreta varietà di scelte da compiere, per vivacizzare il gameplay. Le quest secondarie si suddividono nelle classiche missioni di combattimento (vai in questo luogo, elimina tre pirati dello spazio ed il loro capo, ad esempio), oppure, novità, quest che prevedono scontri tra le astronavi, o altre che richiedono la ricerca di un determinato tipo di risorse o per scortare un carico da un pianeta all’altro. Ci sono anche le quest per sbloccare altre classi. Queste sono leggermente più articolate ma hanno la medesima meccanica ma con queste torneremo anche indietro nel tempo percorrendo alcune epoche.

In Galaxy of Pen & Paper si viaggia attraverso una mappa suddivisa tanti settori. Come in Knights of Pen & Paper 1 e 2, ogni movimento da un punto all’altro viene gestito dal D20. Un tiro tra il 6 ed il 19 garantisce spostamenti senza problemi: il 20 offre un evento randomico e si dovrà decidere a seconda del carattere dei personaggi cosa fare rispondendo al quesito. Stesso discorso se il dado segna un punteggio tra 1 a 5. In questo caso, però, si tratta quasi sempre di eventi negativi che possono costare soldi, o creare incontri casuali con combattimento annesso.

L’esplorazione in Galaxy of Pen & Paper è di due tipi. Quella generale che si fa a bordo della nave spaziale e quella su ogni singolo pianeta.

La mappa è suddivisa in tanti settori, anzi, in sistemi solari comunicanti tra loro attraverso dei portali. Ogni sistema ha il proprio numero di pianeti ed è possibile atterrare in ognuno di questi a loro volta suddivisi in diversi segmenti, punti di interesse, dove la nostra navetta da ricognizione svolgerà le sue ricerche ed incontrerà vari personaggi con i quali è possibile avere informazioni utili e ricevere compiti o quest o ancora, andare alla ricerca di materiali, o ancora, trovare i maestri che possano migliorare o vendere armi ed equipaggiamento speciale.

Un altro punto focale del gameplay è quello del combattimento. Tutti gli scontri saranno a turni. In alto vedremo l’ordine dei personaggi determinato dall’iniziativa. Più alta è, più probabilità si avranno di iniziare le schermaglie.

Ad ogni turno è possibile svolgere due azioni, una che si usa solitamente per utilizzare un alimento o una pozione per ripristinare punti vita o lo scudo, o la barra della stamina che è quella che permette di eseguire gli attacchi speciali o, infine, eliminare gli effetti negativi di un attacco nemico come malus o punti vita tolti per bruciatura o per infezione.

L’altra azione è la mossa di attacco (o di spostamento) che comunque conclude il nostro turno e che è quindi consigliato svolgere soltanto se non si ha la necessità di curarsi. Ogni personaggio ha le proprie armi ed attacchi grazie anche alle abilità scelte e selezionate in quel momento. L’attacco standard non costerà punti stamina. Quelli speciali che solitamente generano danni potenziati o permettono di applicare degli effetti negativi al malcapitato se questi non supera il tiro di dado sulla tempra (presumibilmente), hanno un determinato costo.

Le strategie variano di scontro in scontro e sono determinate anche dal proprio stile di gioco. E’ possibile concentrarsi sull’attacco in un singolo colpo, oppure scegliere di fare danni a più avversari. O ancora decidere di mandare malus ai nemici o di fare da supporto agli altri giocatori ricaricandoli di vita o ripristinando scudo e stamina o togliendo gli effetti negativi, e così via.

Le possibilità sono tante grazie ad un buon ventaglio di classi e di relative abilità attive e passive, mentre il grado di sfida è piuttosto equilibrato e raramente, in Galaxy of Pen & Paper, ci si troverà di fronte a scontri impossibili. C’è sempre l’opportunità di andare a fare esperienza altrove con le missioni secondarie.

Meccanica simile ma molto più semplificata per quanto riguarda gli scontri (anche questi a turni) tra le astronavi: quando ci si troverà di fronte ad una navetta nemica si avranno queste alternative principali: colpire con un attacco normale, attivare i missili (più potenti ma più “costosi” in termini di energia), curarsi (ripristinando i punti vita della nave), attivare gli scudi (che aumenta la percentuale di deflettere i raggi nemici) o utilizzare tutta l’energia in un sol colpo con un raggio devastante.

Le attività secondarie, invece, non meno importanti – però – permetto di tirare nuovamente il dado se il risultato non ci piace, di ricaricare la nostra barra di energia che si carica a seconda del risultato del dado, o di sottrarla all’avversario evitando (almeno in parte) una raffica potenzialmente letale. Queste operazioni di “mulligan” si potranno fare una volta per turno.

E’ giusto chiarire che alcune opzioni principali si attiveranno soltanto quando la nostra nave sarà più potente. Per renderla sempre più forte ci saranno delle ricompense in alcune missioni che permetteranno di cambiare il “cuore” della nostra navetta raffigurato con un dado. Il cosiddetto “Dice Power”. Idea molto carina: si partirà col dado a quattro facce fino ad arrivare al D20.

Gameplay, quindi, che ricorda moltissimo, per ovvi motivi, l’illustre predecessore ma che aggiunge alcuni dettagli interessanti. Peccato, a nostro avviso, l’impossibilità di far crescere con punti abilità, i personaggi di Galaxy of Pen & Paper che possono vantare un quadro di diverse abilità ma non possono crescere in modo totalmente autonomo.

La longevità è garantita dall’altissimo numero di missioni che possono far allungare il tutto con ore supplementari di gameplay. Peccato, però, che dopo le prime 6 ore, la parola ripetitività comincerà a scriversi in modo sempre più netto anche se, ci piace sottolinearlo, gli sviluppatori hanno comunque svolto un buonissimo lavoro per differenziare i compiti e le missioni che non siano legate dalla quest principale che ha la sua valenza narrativa con missioni che richiedono anche delle scelte.

PIXEL ART GRADEVOLISSIMA, COLONNA SONORA EFFICACE

Tecnicamente parlando, il lavoro di Behold Studios è senza dubbio gradevole. Soprattutto dal punto di vista artistico. La grafica in pixel art, altro marchio di fabbrica della serie Pen & Paper, è ben fatta e molto varia. L’ambientazione fantascientifica è mista anche per la presenza di alcune missioni su pianeti con tecnologia non avanzata anzi, con scenari addirittura medievali o preistorici.

Simpatica anche la camera del master che ci fa fare un piccolo salto indietro nel tempo essendo ambientata alla fine degli anni ’90 con tanto di computer e floppy disk ed altra retrotecnologia.

Un altro punto di forza, a nostro avviso, è la colonna sonora composta da Raphael Muller che da qualche giorno è anche disponibile via dlc. Tanti i brani presenti (28) per quasi 45 minuti totali di musica che accompagna davvero bene ogni fase di gioco. Alcuni sono davvero notevoli oltre che orecchiabili. Il tema principale è una rivisitazione della colonna sonora originale di Knights of Pen & Paper.

Insomma, non possiamo lamentarci di questo aspetto. Peccato, però, per alcuni bug sparsi qui e là e per alcuni rallentamenti ingiustificati.

COMMENTO FINALE

Galaxy of Pen & Paper ci fa tornare all’humor della serie che viene trasportato dal medieval fantasy alla fantascienza. Behold Studios ha rivisitato tutto offrendoci un gdr (o simulatore di gdr) gradevole dove il grado di sfida è comunque interessante ed il gameplay offre tantissime cose da fare.

Purtroppo, suo malgrado, dopo qualche ora il tutto comincia a diventare ripetitivo. Un problema tutto sommato accettabile visto che comunque la quasi totalità dei giochi del genere presenta questo difettuccio. Andare avanti ed indietro per la galassia sarà necessario per rinforzarsi e per affrontare le sfide più ardue in modo adeguato. Del resto anche nelle giocate di ruolo normali si fa avanti ed indietro lungo la mappa.

Il gameplay ricalca i principi fondamentali dei gdr con tanti dialoghi, combattimenti a turni, esplorazione e la possibilità, a volte, di fare scelte di trama grazie alle risposte multiple che possono variare notevolmente il corso di alcune quest. Interessante anche l’implementazione delle battaglie tra le navette.

Artisticamente gradevolissimo con una buona, variegata e dettagliata, grafica in pixel-art ed un’ottima colonna sonora, il titolo soffre di qualche bug e di alcuni rallentamenti che non comprendiamo. Per fortuna gli sviluppatori hanno realizzato già alcune patch che hanno in parte eliminato queste rogne.

Galaxy of Pen & Paper è un titolo consigliatissimo a tutti. Sia agli esperti, sia ai neofiti perché le meccaniche sono nette e chiare da comprendere nonostante l’assenza dell’italiano che, speriamo arrivi con qualche aggiornamento.

 

Pregi

Storia carina. Gameplay di spessore ed equilibrato. Longevo con un buon sistema di quest. Artisticamente gradevole. Ottima colonna sonora. Adatto a tutti.

Difetti

Bug sparsi di varia entità. Diventa alla lunga un po’ ripetitivo. Manca l’italiano (non influisce sul voto).

Voto

8,5