GDC Europe 2016, un sondaggio rivela che l’interesse su VR cresce ma Pc e mobile restano in prima linea

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L’interesse per la Realtà Virtuale aumenta ma Pc e mobile rimangono sempre in auge. Questo in estrema sintesi, il verdetto di un sondaggio effettuato dagli operatori della Game Developers Conference (GDC Europe) per comprendere l’andamento dell’industria gaming nel Vecchio Continente.

Il sondaggio ha interessato 800 operatori del settore che hanno preso parte all’ultimo evento GDC.

I dati raccolti sono stati inseriti all’interno del quarto report annuale denominato “GDC Europe State of the Industry report” e forniscono un’idea circa lo stato dell’arte dell’industria gaming europea in questo momento storico, oltre a fornire alcune indicazioni su come è cambiata nell’ultimo anno.

IN CRESCITA L’INTERESSE PER LA REALTA’ VIRTUALE…

Crescente interesse nello sviluppo del gioco VR, specie nei confronti di HTC Vive, maggiore coinvolgimento nel finanziamento crowdsourced e un’attenzione più spiccata per i giochi su PlayStation 4 e Xbox One sono sicuramente tra le tendenze più significative rilevate nel sondaggio di quest’ultimo anno.

Questi trend sono elencati di seguito e per ulteriori dettagli è possibile registrarsi al seguente link e scaricare l’intero report.

Questi risultati mostrano un aumento significativo di interesse nei confronti del VR anno su anno. Nel corso del sondaggio dello scorso anno solo il 33,4% degli intervistati aveva dichiarato di essere interessato a creare giochi VR, posizionando così la piattaforma dietro PC/Mac, PlayStation 4, smartphone e tablet in termini di interesse. Come abbiamo appena detto, quest’anno un maggior numero di sviluppatori europei si sono dimostrati interessati al VR rispetto a smartphone o tablet.

Ma, naturalmente, ci sono più piattaforme VR differenti. Su quali piattaforme i professionisti del gaming in Europa si indirizzano maggiormente? Secondo l’indagine di quest’anno, per lo più Oculus Rift e HTC Vive.

Quando è stato chiesto per quali piattaforme VR stessero creando i loro giochi, il 23,1% degli intervistati ha detto Rift e il 22% ha detto Vive. L’11,8% ha detto l’headset PlayStation VR ed è importante notare che il 66,3% ha affermato che non sono stati coinvolti in nessun tipo di sviluppo per headset VR/AR.

Questo rappresenta un forte impulso nello sviluppo per quanto concerne Vive, rispetto allo scorso anno quando abbiamo posto la stessa domanda e solo il 3,9% aveva affermato che stava lavorando a un gioco per SteamVR. Il primo e finora l’unico headset SteamVR, ha dimostrato di essere HTC Vive.

Importante notare anche che il sondaggio continua a evolversi e a migliorare. Infatti, l’indagine dello scorso anno comprendeva solo e unicamente sviluppatori su SteamVR, PlayStation VR (allora chiamato Project Morpheus), Oculus Rift e headset GEAR VR.

Per contestualizzare meglio dove fosse l’Europa in termini di sviluppo del gioco su VR lo scorso anno, il 73,4% degli intervistati aveva detto che non stavano realizzando nessun gioco VR/AR, il 22,1% aveva affermato che stavano lavorando su giochi per Oculus Rift e il 7,3% che stavano creando giochi per headset Gear VR di Samsung.

Nell’ultimo periodo le opinioni dei professionisti europei dell’industria del gioco sullo sviluppo VR sembrano essere in ripresa. Mentre la maggior parte degli intervistati (di nuovo, 66,3%) ha affermato di non essere stati coinvolti nello sviluppo VR, quando abbiamo chiesto quali piattaforme VR interessassero loro maggiormente in questo momento solo il 34,5% ha risposto “non applicabile/nessuno.” Il 50% ha dichiarato che HTC Vive li interessa, il 34,1% ha detto che Rift è di loro interesse e il 33,5% ha scelto l’headset PlayStation VR.

Tuttavia, la fiducia nel mercato dei giochi VR sembra essere leggermente in calo nel corso dell’ultimo anno. Alla domanda se il VR sia un mercato sostenibile a lungo termine il 68,8% degli intervistati di quest’anno ha detto di sì. Lo scorso anno, la cifra era pari al 71,7%.

… MA PC E MOBILE RIMANGONO LE PIATTAFORME PIU’ POPOLARI

Pc e mobile restano, tuttavia, le piattaforme più popolari, ma anche le console stanno guadagnando punti

Quindi, dove finiscono i prodotti degli sviluppatori europei?

Alla domanda relativa a dove sia stato indirizzato il loro ultimo gioco completo, il 49% degli intervistati di quest’anno ha risposto su PC/Mac, il 40,5% ha risposto su Smartphone/Tablet, il 17,5% ha risposto su PlayStation 4 e il 13,6% su Xbox One.

Il 61% degli intervistati di quest’anno hanno detto che il gioco sul quale stanno lavorando adesso sarà disponibile per PC/Mac, il 46,9% per Smartphone/Tablet e il 29,6% che uscirà per PlayStation 4, mentre il 25,7% per Xbox One.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Guardando al futuro, gli intervistati hanno detto che rimarranno focalizzati su dispositivi PC e mobile, ma che il loro interesse per le console sta crescendo. Il 62,8% ha affermato che rilascerà il prossimo gioco su PC/Mac, il 44,3% su Smartphone/Table, il 36% su PlayStation 4 e il 30,3% su Xbox One.

Quando è stato chiesto agli intervistati a quale piattaforma siano interessati maggiormente come sviluppatori, il risultato è stato un po’ diverso. PC/Mac è risultata essere la più popolare con il  59,7%, seguito dall’interesse per gli headset virtuali con il  48,3% e per PlayStation 4 con il  41,5%.

Smartphone e tablet non si sono classificati in posizioni alte a questa domanda poiché sono stati suddivisi in cinque categorie separate, con il 36,9% degli intervistati che affermano che al momento sono interessati a creare giochi per smartphone e il 29,5% che dichiarano di essere interessati a creare giochi per tablet.

LA MAGGIOR PARTE DEGLI SVILUPPATORI EUROPEI DI GIOCHI SI AUTOFINANZIA

Quando si parla di finanziamento dello sviluppo del gioco in Europa, la maggior parte degli intervistati afferma di autofinanziarsi.
Quando viene chiesto di indicare una o più fonti di finanziamento per le proprie attività il 57,8% afferma che il finanziamento proviene da fondi esistenti in azienda e il 32,9% da fondi personali. Oltre a ciò, i publisher affermano che il 18,7% ha ricevuto finanziamenti da un publisher esterno.

Questo è stato il primo anno in cui abbiamo chiesto di rispondere a questa domanda all’interno del sondaggio GDC Europeo, quindi non possiamo confrontarlo con risposte fornite in passato da parte degli sviluppatori.

E’ stato, inoltre, chiesto un parere agli sviluppatori relativamente ai finanziamenti crowdsourcing e quanto spesso vengono utilizzati. Lo scorso anno c’è stato un leggero miglioramento nel modo in cui molti intervistati usano la raccolta fondi, anche se l’interesse in generale è ancora piuttosto basso.

Quest’anno il 5,2% degli intervistati ha affermato che stava lavorando a un gioco che aveva ricevuto un finanziamento crowdsourcing, rispetto al 4,2% dello scorso anno. Il 28,8% ha affermato che stava progettando di utilizzare i fondi crowdsourcing per giochi futuri, in calo rispetto al 34,2% dello scorso anno.