Sony svela Dino Dini’s Kick Off Revival, sarà esclusiva PS4 e PS Vita

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Siete appassionati di calcio? Le vostre memorie videoludiche cominciano o comprendono Kick Off? Bene.

Ecco la bomba: Sony dal PlayStation Blog annuncia Dino Dini’s Kick Off Revival, nuovo titolo che rinverdisce la storica serie calcistica. Il gioco sarà una esclusiva su PlayStation 4 e PlayStation Vita.

La storia di Kick Off e di Anco parte nel 1988 quando Dini cominciò a lavorare su quello che sarebbe diventato un titolo storico, un classico da ricordare e legato indissolubilmente nell’olimpo videoludico.

Dino Dini ne parla al PlayStation Blog, incluso quello italiano presentando il suo nuovo gioco e parlando un po’ della sua storia personale e di Kick Off. Ecco cosa troviamo scritto:

“Lasciate che mi presenti a tutti quelli che non mi conoscono. Fin da bambino sono sempre stato un fanatico della tecnologia e ho avuto la fortuna di essere abbastanza grande nel momento in cui i computer iniziavano a prendere piede. Così ho imparato da solo a programmare, nella speranza di creare giochi come quelli che vedevo in sala giochi. Ho venduto il mio primo gioco a 14 anni circa, nel 1980. Nel 1988 ho iniziato a lavorare a Kick Off sugli home computer Amiga e Atari ST. Le due versioni raggiunsero la vetta delle classifiche e il gioco vinse riconoscimenti come il Golden Joystick del 1990 per il “16 bit Game of the Year”. Fu addirittura bandito dalle redazioni delle riviste perché gli impiegati ci giocavano troppo!
Purtroppo, durante gli anni 90, il settore iniziò a diventare ostile nei confronti dei piccoli team di sviluppatori o anche dei singoli, per cui ho deciso di seguire altre strade lavorando con aziende americane, inglesi e italiane. Alla fine, negli ultimi otto anni, mi sono messo a insegnare tecniche di sviluppo dei videogiochi nei Paesi Bassi”.

E continua parlando della volontà di continuare la sua serie calcistica:

“Il desiderio di proseguire la mia serie è sempre rimasto vivo. Ho visto altre aziende prendersi il mercato a colpi di licenze e budget enormi e questo mi ha reso triste, perché hanno dimenticato ciò che avevo insegnato loro. Un tempo ero riuscito, da solo, a superare le vendite dei grandi sviluppatori senza licenze né gigantesche risorse. Ci sono riuscito concentrandomi sull’aspetto più importante dei giochi: il gioco stesso. Lo ammetto, in quello sono molto bravo. Non ero certo l’unico in grado di farlo (molti altri erano bravi come me), ma il settore era proiettato sempre più sul realismo grafico e sulle produzioni di grande valore. Era diventato un mondo in cui non c’era più posto per lo spirito degli sviluppatori indipendenti: i grandi budget e i rischi che comportavano erano diventati padroni spietati, che hanno scartato moltissime idee valide in nome del profitto.Di recente i giochi di sviluppatori indipendenti sono tornati alla ribalta. Uno degli aspetti più importanti della storia di Minecraft e Notch è forse il fatto che il settore non può più far finta che l’unica cosa a contare siano i budget enormi, i grandi team di sviluppo e le massicce campagne di marketing. Come si può continuare a sostenere una cosa del genere quando un singolo programmatore è riuscito a creare in casa sua e a costo zero qualcosa che poi ha venduto per oltre tre miliardi di dollari?Non appena ho notato che il vento stava cambiando e lo spirito indipendente stava facendo il suo ritorno, ho voluto provarci di nuovo. Finalmente il talento torna ad essere premiato e credo che questa sia una cosa fantastica”.

E parla di come sia nata l’idea del revival. Ecco la scintilla:

“L’idea del revival è nata quando Shahid Ahmad, direttore dei contenuti strategici di Sony Computer Entertainment Europe, si è interessato alla mia storia e, con mia grande sorpresa, mi ha fornito un kit di sviluppo per PS Vita. La prima sfida fu trovare il tempo di lavorare a un prototipo durante il mio poco tempo libero, ma alla fine sono riuscito a presentare una demo e Sony si è offerta di aiutarmi a completare il gioco. Ora ho la possibilità di lavorarci a tempo pieno.

Cosa troverete nel nuovo Kick Off? Gli elementi fondamentali rimarranno gli stessi. La palla non è incollata ai piedi: potrete tirare in qualunque modo vogliate; controllerete la direzione e gli effetti dei tiri al 100%”.

Un po’ di caratteristiche. Il gioco sarà in 3d e viene spiegato che lo sarà solo perché è più semplice realizzare al giorno d’oggi, titoli di questo genere.

“Potrei rendere disponibili diverse angolazioni di visuale, ma la telecamera predefinita sarà quella classica dall’alto come in Kick Off 2 e GOAL! (quest’ultimo per chi non lo sapesse è considerato il vero Kick Off III ed uscì a firma di Virgin Games), magari con qualche piccola modifica”.

Dini, inoltre spiega che lo spirito sarà quello dei vecchi videogiochi ma sarà adattato agli hardware moderni. Questo discorso sarà particolarmente evidente nei sistemi di controllo.
Gli home computer di 25 anni fa usavano joystick a otto direzioni con un solo pulsante. Erano digitali, non analogici, e si poteva mirare solo in otto direzioni. Il nuovo gioco sfrutterà appieno i controlli analogici e anche le meccaniche di gioco sono state adattate su questo elemento. Il risultato è che la sensazione e lo spirito del gioco sono rimasti gli stessi, ma la precisione e la tecnica sono state enormemente migliorate.