Sébastien Loeb Rally Evo, la Alpine A110 e la Ford Rs200 si aggiungono al parco auto

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La Renault-Alpine A110 1660 del 1974 e la Ford Rs200 del 1985 faranno parte del parco auto di Sébastien Loeb Rally Evo. Lo ha annunciato Milestone che sta sviluppando il gioco.

Le due nuove vetture entrano a far parte del garage di oltre 60 auto del gioco previsto in uscita per ottobre 2015 su Pc, via Steam, PlayStation 4 ed Xbox One.

Ecco la descrizione delle due auto “storiche”.

RENAULT-ALPINE A110 1600 (1973)

Concepita come sostituta del modello A108, la Renault Alpine A110, se ne differenzia in maniera sostanziale per quanto riguarda meccanica e telaio. Nel corso degli anni il propulsore ebbe svariate configurazioni. Nella sua prima versione, si trattava dello stesso motore della Renault R8 con cilindrata da 950 cc e 50 cv, comunque sufficienti a raggiungere i 160 Km/h. La cilindrata fu in seguito aumentata, così come le prestazioni, e nella versione del 1973 l’Alpine arrivò a sviluppare 148 cv, con un peso di appena 730 Kg. In questa configurazione l’auto era in grado di raggiungere velocità nell’ordine dei 215 Km/h.
La storia di quest’auto è strettamente legata ai rally. Sin dal suo esordio sul mercato partecipò con successo a queste competizioni ottenendo ottimi risultati. Nel suo palmarès figura il primo posto nel Campionato Marche del 1973 e vittorie nei rally di Monte Carlo, Portogallo, Marocco, Acropoli, Sanremo e Corsica.

FORD RS200 (1985)

Nel 1981 Ford Motorsport iniziò a lavorare sul progetto di una vettura che corresse nel Gruppo B. Questo primo tentativo, denominato Escort RS 1700T, non venne portato a termine per una serie di problematiche tecniche. Tuttavia la casa americana non abbandonò l’idea, che si concretizzò nel 1984 con la Ford RS200. L’auto aveva una trazione integrale e motore centrale da 1.803 cc, che nella sua versione da gara poteva erogare fino a 460 cv.
Dotata di trasmissione a cinque rapporti, la RS200 montava sospensioni a quadrilatero con doppi ammortizzatori per ruota, uguali sia all’anteriore che al posteriore: queste donavano alla vettura una guidabilità e una tenuta di strada eccellenti. L’impegno nella progettazione del telaio fu tale che vide coinvolti anche ingegneri provenienti dalla Formula 1, mentre la carrozzeria venne realizzata in plastica e fibra di vetro. Dati i tempi di realizzazione particolarmente stretti, l’estetica particolare della RS200 fu il risultato del collage di varie componenti prese in prestito da altre vetture del produttore.