Todd Howard, “Morrowind ha salvato Bethesda”

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Interessante rivelazione da parte di Todd Howard, direttore dei lavori in Skyrim e Fallout per Bethesda. Intervistato dal sito tedesco GameStar, Howard ha parlato della sua esperienza negli studi Bethesda nel Maryland prima del grande successo degli ultimi anni.

Si è parlato molto del secondo e del terzo capitolo della serie The Elder Scrolls.

“La compagnia ha attraversato un periodo davvero difficile. Verso la fine degli anni ’90 eravamo vicinissimi alla chiusura. Daggerfall fece bene ed iniziammo così a fare molti giochi ma non erano abbastanza buoni almeno per quel periodo”.

Giochi come Battlespire, Redguard e Tenth Planet non ebbero il successo sperato e lavorammo anche su altri titoli di cui nessuno ha sentito parlare, così la compagnia andò in crisi e divenne parte di Zenimax che gli diede respiro e finanziò The Elder Scrolls III: Morrowind che come sappiamo ebbe un ottimo successo. Il gioco in questione è da molti appassionati ritenuto il migliore della saga ruolistica Fantasy di Bethesda.

Ed all’inizio dei lavori erano solamente in sei i componenti di Bethesda. Questo fu una sorta di nuova genesi per la software house. Howard continua:

“Eravamo in sei, lo studio era diventato molto piccolo, ed io ero il direttore di Morrowind. A quel punto non avevamo più paura di niente. Cosa sarebbe potuto succedere ancora? Di fallire? Rischiammo tutto puntando sul fatto che avremmo fatto il gioco fino in fondo senza paura”.

Di seguito potete trovare l’intervista integrale (in inglese con sottotitoli in tedesco).

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