John Carmack entra in Oculus VR ma non abbandona id Software

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Stregato dall’Oculus Rift al punto di entrare a far parte della società che lo sviluppa. John Carmack, leggendario autore di Doom e cofondatore di id Software, ha comunicato di essere entrato a far parte di Oculus VR, la società che sta mettendo a punto il visore per la Realtà Virtuale nei videogiochi (e non solo).
A primo acchito questa notizia di poche ore fa aveva lasciato spiazzati in molti perché si pensava ad un suo addio ad id Software.
Ma il chiarimento è arrivato, naturalmente via Twitter, dallo stesso Carmack:

“Ora dedicherò il mio tempo ad Oculus, poi a id e poi ad Armadillo”.

Carmack, dunque, resterà in qualche misura legato ad id Software, società che ha contribuito a fondare nel 1991 e di cui è la figura più rappresentativa e nota. A quanto pare dirigerà lo sviluppo di Oculus da Dallas (Texas, in cui si trovano gli uffici della stessa id).
Cosa farà Carmack in Oculus VR? Semplice, il chief technlogy officier, ovvero come direttore tecnico o giù di li. Un segno di grande amore reciproco dopo che il visore ha letteralmente stregato lo sviluppatore che fin dal primo momento ha creduto nelle potenzialità del visore.

In tutto questo, un portavoce di Bethesda ha aggiunto a Gamasutra:

“John impiegherà parte del proprio tempo lavorando con Oculus VR in virtù del suo nuovo ruolo, ma continuerà anche a lavorare con id. Il suo impegno nei progetti che ha rimane inalterato”.

id Software ha dichiarato su Twitter sostanzialmente la stessa cosa togliendo ogni qualsiasi dubbio:

“Felici di comunicare che John non sta lasciando id e che continuerà a fornire la sua direzione per i nostri giochi in sviluppo”.

Come Carmack dividerà il proprio tempo tra id Software ed Oculus rimane un mistero. Nel comunicato stampa diffuso da Oculus, Carmack ha commentato:

“Il sogno della realtà virtuale è rimasto sospeso dietro le quinte per decadi, ma ora le persone e le tecnologie stanno finalmente permettendo all’idea di raggiungere il potenziale che abbiamo immaginato. Sono estremamente elettrizzato di poter lasciare un segno in una tecnologia che credo trasformerà molte cose”.