Pizza Bandit, un pizza-shooter fuori dai canoni, anteprima
Provate ad immaginare come sarebbe Marcus Fenix se andasse in pensione aprendo una pizzeria...
Che molte produzioni indie ormai abbiano una certa visibilità è appurato, ma fra tanti generi, quello degli sparattutto è sicuramente più “riciclato”, passateci il termine. Tanti esempi meritevoli se la giocano con altrettanti tentativi mancati, in una guerra di visibilità continua. In questo caso possiamo parlare di qualcosa di certamente atipico che meritava la nostra (e vostra) attenzione. Parliamo di un TPS cooperativo in cui dovremo sconfiggere orde nemiche. Tutto qua? E dov’è la novità? Beh che nel mentre bisognerà anche cucinare e servire i clienti del ristorante di turno…
Pizza Bandit è l’ironico esperimento proveniente da Seoul in Corea del Sud, da parte di uno studio di sviluppo indipendente, Jofsoft, che ha saputo unire “l’utile al dilettevole”, per usare un eufemismo. Il titolo è stato rilasciato da qualche giorno e noi siamo pronti a sfornare le prime pizze con la nostra anteprima dedicata alle prime ore di prova. Sarà un successo come la pizza margherita o uscirà fuori una pizza con l’ananas? Scopriamolo. Di seguito la nostra anteprima di Pizza Bandit.
Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Krafton, è disponibile in accesso anticipato solo su Pc, via Steam ed Epic Games Store. Buona lettura.
UNA NORMALE GIORNATA DI LAVORO NELLA RISTORAZIONE
Pizza Bandit sembra non aver avuto una buona accoglienza iniziale fra i giocatori, probabilmente per via di consistente utilizzo dell’IA (come chiaramente indicato dagli sviluppatori) come rimpiazzo momentaneo per alcuni elementi. Questo al fine di rendere il titolo completo degli elementi di base, per renderlo almeno giocabile e proseguire lo sviluppo. Attualmente però si sta già lavorando sul rimpiazzare gli elementi IA con altri “lavorati dall’uomo”. Ovviamente questo richiede tempo e una notevole quantità di lavoro e denaro.
Per cui, come indicato, bisogna essere consapevoli dello stato di work in progress del titolo. Tuttavia anche il prezzo iniziale sembra aver infastidito gli utenti, circa 25 euro, leggermente sopra la media fra i titoli in accesso anticipato. Ma veniamo a noi e scopriamo insieme cosa può offrirci questo peculiare sparatutto dove l’amore per la cucina e la violenza si sposano.
Non fosse stato per le meccaniche relative alla pizza e alla ristorazione sarebbe stato uno sparatutto come tanti, ma sono le piccole e originali idee a fare spesso la differenza. Se altrove ci saremmo dovuti preoccupare solamente dello sparare, qui invece bisognerà preoccuparsi anche di cucinare… Il nostro protagonista infatti ha sempre avuto il sogno di diventare chef, ma la vita da cacciatore di taglie l’ha costantemente allontanato dal suo obiettivo.
Potendosi finalmente permettere una pizzeria però, scoprirà che il locale sarà una truffa bella e buona e dovrà tornare a decapitare mostri per raccimolare nuovi introiti per finanziare il suo sogno. Un’idea semplice quanto efficace che abbiamo davvero apprezzato. E’ così che Pizza Bandit ci darà un contesto per continuare a sparare, a cucinare e condividere tutto ciò da soli o in co-op online fino a 4 giocatori.
CUOCI, SERVI, SPARA, RIPETI
Le prime vibes di Pizza Bandit ci hanno portato alla mente un gameplay a metà fra un Gears Of Wars e Overkooked, stabile, dal fuoco continuato e preciso. Proiettili impattanti e una certa leggerezza generale nel sistema di gunplay. Saremo comunque sempre distratti a non far mancare le pietanze sul nastro dell’all you can eat per clienti, che se non verranno serviti faranno fallire l’incarico.
Missioni, estetica dei personaggi in stile culinario, soldi da accumulare, ricompense da ottenere e il proprio ristorante da abbellire. Un mix di elementi decisamente atipici per uno sparatutto. Infatti nella lobby del vostro ristorante potrete anche servire pizze agli amici con cui ottenere dei buff nella prossima missione. Insomma le idee sono ottimamente integrate nel gameplay, per quanto concettualmente distanti fra loro.
Per il momento Pizza Bandit appare giocabile senza troppi problemi, presentando giusto qualche sporadico rallentamento sul framerate, ma niente di fastidioso. Le basi sono buone e l’idea di fondere armi e pizze è molto piacevole. Raccogliere cibarie e prepararle mentre si crea il caos non sarà propriamente igenico, ma risulta quantomeno divertente. Si può ancora rifinire molto sul lato grafico, fra texture ancora in lavorazione e estetica dei nemici forse già vista…
Il nostro consiglio per i futuri aggiornamenti è quello di permettere anche ai lupi solitari la possibilità di progredire, almeno con bot di supporto, visto che non sarà sempre facile gestire tutto da soli. E se mai ci saranno problemi di “magra” online, almeno si garantirà la vita a un prodotto tutto sommato meritevole. E se arriverà maggiore personalità nell’armamento (come l’arma corpo a corpo) e sarà aggiunto magari uno split-screen, allora sì che potrebbe fare la differenza fra tante produzioni simili.
MOLTO PROMETTENTE
Unire lo shooting in terza persona action di stampo coreano all’arte culinaria italiana è sicuramente un’idea tanto atipica quanto originale. Una trama di sogni e speranze che mai ci saremmo aspettati in un gioco, Pizza Bandit, a base di violenza. Queste sono le piccole differenze che distinguono un indie da un altro, ed elevano un genere fra i suoi simili. C’è da dire che si sta ancora lavorando su diversi fronti, e l’impegno da parte del team di Jofsoft è tangibile. Il prezzo non proprio modico non aiuta certo un titolo bisognoso di cooperazione ad essere avvicinato da molti, ma vogliamo essere ottimisti per il futuro. I presupposti per una divertente fusione fra Overcooked e Gears of Wars ci sono, dobbiamo solo aspettare che vengano perfezionati…