No Rest for the Wicked, la vostra anima in cambio, anteprima

No Rest for the Wicked, la vostra anima in cambio, anteprima

Dagli autori di Ori and the Blind Forest e Ori and the Will of the Wisps, un intrigante ARPG che mira a conquistare, ridefinire il genere

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No Rest for the Wicked è il nome di uno dei più fulgidi esempi di perseveranza e passione per il proprio lavoro. Un ARPG fortemente ispirato ai soulslike, ma con una componente narrativa da gioco di ruolo marginale, eppure di altissima qualità. Le sensazioni alla nostra prova sono state decisamente variegate, al pari delle imprecazioni. Il team di Moon Studios (software house indie austriaca nota per la serie Ori) sta lavorando a questo progetto già da tempo, con il lancio in accesso anticipato che è avvenuto poco più di un anno fa.

Da allora il titolo è stato ampliato con nuove aree, armi, meccaniche, nemici, boss, aggiornamenti tecnici, visivi e alla quality of life.

Davvero, se dovessimo metterci a elencare il contenuto delle numerose patch rilasciate finora, ci metteremmo un bel pezzo. Il più recente e massiccio update, intitolato The Breach, espande ancora una volta e a dismisura il mondo di gioco. Nuove e pericolose aree di natura incontaminata, nuovi potenti nemici, personaggi, armi e una storia che prosegue e molto altro… Il completamento di un mondo che aggiunge peso e speranze alla promessa degli sviluppatori. Quella di alzare l’asticella di un genere e ridefinirlo d’ora in poi… Vediamo com’è andata in questa nostra anteprima di No Rest for the Wicked.

Ricordiamo che il gioco, pubblicato dallo stesso team di sviluppo, è disponibile in accesso anticipato solo su Pc, via Steam. Buona lettura.

NO REST FOR THE… WEEKEND

No Rest for the Wicked aveva già attirato la nostra attenzione da tempo, e non solo per la rilevanza del suo studio di sviluppo. E’ difficile passare inosservati quando si giocano carte con combinazioni come queste. Per farla breve vi diremo che il comparto visivo della serie Ori ha trovato una sua “terza dimensione grafica”. L’unione della fluidità delle animazioni e dei disegni, viste nel celebre platform a scorrimento appena citato, incontrano i modelli tridimensionali del titolo Silence di Daedalic Entertainment.

Il risultato non può che essere incredibile, e se a tutto ciò aggiungiamo anche una visuale isometrica e una brillantezza che ci riporta ai tempi di Trine beh… Questo ARPG inoltre si ispira marcatamente al genere soulslike come pochi altri esempi recenti hanno fatto, vedasi Sands of Aura (titolo piuttosto similare che abbiamo avuto modo di recensire in passato). Certo, stavolta siamo indubbiamente su un altro livello, per cui è ora di scoprire come questo (amichevolmente chiamato dalla community) “Diablo-like” sta procedendo nella sua ambiziosa quest principale.

Nel giro di una settimana gli sviluppatori di No Rest for the Wicked hanno rilasciato ben due aggiornamenti importanti che hanno portato innumerevoli benefici, sia tecnici che visivi, oltre che di gameplay. Solo per menzionarne alcuni: bilanciamenti alla vita dei nemici, difficoltà generale, exp ottenuta, modifiche dei prezzi, drop rate aumentato, parata migliorata, effetti visivi aggiornati e pesanti modifiche ai dati di gioco, atti a migliorare le performance.

Su questo punto di vista possiamo dire di aver giocato senza rallentamenti di alcun tipo e senza avere specifiche tecniche da NASA. La fluidità è stata costante e ha mostrato il fianco solo per brevi attimi nei collegamenti fra un mondo e l’altro. L’impegno impiegato a 360° e infuso in questo titolo sembra star dando i suoi frutti… E sembra decisamente serio.

NON PER DEBOLI DI CUORE

Abbiamo iniziato a prendere parte al viaggio nelle terre appestate di No Rest for the Wicked con la stessa prudenza con cui attraverseremmo la catacombe in Dark Souls. Per fortuna che qui non è necessario farmare anime in quanto ogni kill sarà permanente, dando quel senso di “progresso sul campo”. Stamina e salute saranno inizialmente limitate, ma la potenza crescerà in noi fra uccisioni e missioni secondarie, oltre che attraverso un variegato sistema di migliorie dell’equipaggiamento.

Noi, forse ultima creatura di una razza leggendaria chiamata Cerim, inizieremo il nostro viaggio con un brutto naufragio sulle rive dell’isola maledetta di Sacra. Una piaga ha infatti trasformato molte creature in esseri abominevoli che nessuno sembra in grado di contrastare… Noi però ci faremo silenziosamente strada fra le varie mappe di gioco, migliorando le nostre abilità e plasmando il nostro stile di gioco a piacimento, vivendo anche una trama con cutscenes integrali e ibride.

Quello che abbiamo potuto notare in No Rest for the Wicked è una maniacale cura per il dettaglio e della fisica generale. Centinaia di piccole modifiche e miglioramenti in ogni angolo del gioco rendono questo titolo un’esperienza distintiva. Già ora risulta essere una sfida dura e pura, con decessi per nulla punitivi, almeno rispetto ad altri titoli simili. E con persino un sistema di checkpoint utile, oltre a una benedetta mappa di gioco consultabile ovunque…

Tuttavia in questi giorni del malcontento è arrivato da alcuni giocatori a cui sembra che l’aggiornamento The Breach abbia fatto scomparire i progressi dei loro personaggi. Altri hanno lamentato invece problemi di performance, e c’è chi invece ha definito “senza identità” il titolo. Forse i fan accaniti di Hidetaka Miyazaki faticano a scoprire nuove esperienze, ma per noi il lavoro di Moon Studios è senza dubbio dinamite, e vogliamo aspettare una versione finale per valutarla attentamente.

PRATICAMENTE GIÀ PRONTO

No Rest for the Wicked ha le idee chiare e i ragazzi di Moon Studios sanno decisamente cosa stanno facendo. Il loro aspirante capolavoro ARPG vuole sfidare i limiti del genere, infondendo la qualità della serie Ori in un isometrico soulslike per giocatori coraggiosi. L’ultimo aggiornamento ha ingigantito ulteriormente il mondo di gioco, con al seguito una lista infinita di miglioramenti secondari di ogni tipo. Non si può dire che non ci sia l’impegno da parte degli sviluppatori e, per quello che abbiamo potuto scoprire giocando, non ne abbiamo dubbi.

Certo il titolo deve ancora provare a conquistare i giocatori meno “skillati”, che lamentano in coro di una difficoltà punitiva, ma per noi è stata una sfida appagante. Che deve migliorarci a suon di mazzate e morti brutali, al fine di farci ragionare e trovare il modo di potenziarci a caccia di vittorie e sensazione di potenza. Aspettiamo trepidanti il rilascio finale per poter valutare da cime a fondo l’intera esperienza.