Atomic Picnic, le formiche sono l’ultimo dei problemi, anteprima

Atomic Picnic, le formiche sono l’ultimo dei problemi, anteprima

Un roguelite affamato di proiettili e abilità "al sacco" si mostra nella sua fase di accesso anticipato

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Oggi scopriremo insieme un nuovo e vivace sparatutto in terza persona denominato Atomic Picnic. No, non è un vero picnic nelle lande desolate della zona contaminata, ma uno spensierato (e al contempo arduo) roguelite in salsa anime. Dietro lo sviluppo troviamo BitCake Studio, software house indie nata in Brasile nel 2013 e che poi è cresciuta negli anni, il cui lavoro è al 100% da remoto.

L’iniziativa di sviluppare e aiutare a sviluppare videogiochi anche in outsourcer è di certo nobile. Vediamo dunque se il progetto su cui stanno attualmente lavorando è meritevole come sembra. Di seguito la nostra anteprima di Atomic Picnic. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Mad Mushroom, è attualmente disponibile in accesso anticipato solo su Pc, via Steam. Buona lettura.

NON HO PORTATO IL PRANZO

Ecco dunque le nostre impressioni maturate sulle sessioni di gioco in Atomic Picnic, un roguelite in terza persona che vuole offrire un’esperienza più “rilassata” ai suoi giocatori. Magari anche unendoli in esplosive sessioni cooperative multigiocatore. Abbiamo potuto osservare una prima mappa di gioco immersa fra verdi colline e uno snodo ferroviario, nella quale potremo muoverci liberamente fra enormi salti e lunghe schivate aeree.

I nemici saranno delle costanti che ci “tormenteranno”, raggiungendoci ovunque riusciremo a mettere piede. Prima piccoli mostriciattoli, poi torrette volanti per arrivare infine a una variegata scelta di bestie corazzate e armate. Con il crescendo dei round (e della difficoltà) arriveranno anche i potenziamenti. Ogni uccisione ci fornirà esperienza che ci farà livellare in tempo reale, offrendoci una scelta fra tre upgrade di diversa utilità.

I perks ottenuti livellando ci faranno scegliere fra miglioramenti di movimento, aumenti di statistiche e nuove abilità, passive e attive. Alcuni di questi “curio” saranno maledetti e ci forniranno grandi aumenti di statistiche ma anche grandi penalità. Insomma un classico del genere roguelite. Gli impulsi tuttavia offriranno qualcosa di meno comune, con reazioni di vario genere ottenibili ricaricando la nostra arma e utilizzando le schivate.

Gli eroi attuali, le armi e gli equipaggiamenti secondari si potranno sbloccare completando delle sfide secondarie dai numeri vagamente esagerati, pensati per offrire intrattenimento a lungo termine. In compagnia sicuramente ne potrà valere la pena, affrontando le 10 ondate per mappa che non saranno certo una passeggiata. Schivate aeree, movimento vecchio stile e abilità, queste le basi di Atomic Picnic. E, se saremo fortunati, la mappa ci offrirà anche dei potenziamenti extra…

SÌ MA QUANDO SI MANGIA?

Atomic Picnic sembra costituire una promettente piccola distrazione, che a nostro parere però meriterebbe più “personalità”. Non parliamo del piacevole mix di stili visivi fra My Hero Accademia e Hi-fi Rush, piuttosto dell’elemento principale nel titolo. Se il “picnic” è l’idea alla base del gioco, serve qualcosa di più di un semplice campo di ritrovo per rendere caratteristico questo caotico e tosto sparatutto indie.

Per questo ci sentiamo di consigliare qualche elemento distintivo a tema pranzo al sacco in modo da non essere solo “l’ennesimo roguelite“. Gli sviluppatori in ogni caso hanno promesso una serie di nuovi contenuti nella loro roadmap, fra nuovi personaggi, mappe, nemici, sfide e potenziamenti. Per ora resta comunque un buon passatempo senza difetti tecnici di sorta. Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi nel suo futuro per scoprire se questo picnic diventerà veramente “atomic”.

PROMESSA DA MANTENERE

Nel suo stato attuale Atomic Picnic si mantiene sull’asticella dei buoni roguelite con elementi classici, condito da qualche caratteristica interessante, un buon gameplay e un gran livello di sfida vecchia scuola. Serve tuttavia maggiore carattere a livello pratico per distinguersi in un genere decisamente saturo di esperienze. Quello che possiamo consigliare è di sfruttare il tema “picnic” alla base del titolo che, almeno per ora, è solo una parola e non un fatto. Oltre ai numerosi contenuti extra in arrivo ci aspettiamo quindi anche una maggiore distinzione alla base, per evitare che il complessivo buon lavoro svolto da BitCake Studio passi sotto ai radar in quel dell’affollatissimo mercato videoludico.