Marauders, la nostra anteprima

Raid, loot, escape... In space

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Dall’esordio di PlayerUnknown’s Battlegrounds (2017) abbiamo assistito a un vero e proprio boom di popolarità per quanto concerne i battle royale. Una categoria che fino a quel momento era rimasta un po’ in secondo piano, ma che poi esplose definitivamente anche grazie all’avvento, nello stesso anno, di Fortnite. Considerato ormai da anni il battle royale per antonomasia. Oggi, nel 2022, possiamo dire che sia rimasto ancora un sottogenere di grande tendenza, seppur in fase di assestamento.

Nel corso del tempo i titoli appartenenti a questo filone hanno adottato approcci diversi al gameplay generale. Dove però l’elemento primario resta sempre l’eliminazione permanente (dalla partita) degli altri giocatori. La sfida avviene solitamente in mappe di vaste dimensioni, che spesso si restringono con il passare del tempo. Attualmente lo “sfidante da battere” è probabilmente Apex Legends, ma il piccolo team di Small Impact Games cerca di intercettare un altro tipo di utenza con il suo Marauders.

Un fps tattico multigiocatore rivolto a una fanbase maggiormente affine al ramo più hardcore di questo sottogenere, che in questo caso trova in Escape from Tarkov il titolo di punta. Ma andiamo a scoprire quindi Marauders in questa anteprima, curata dal nostro Alessandro Da Campo. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Team17, è disponibile in accesso anticipato su Pc, via Steam. Buona lettura.

SEA OF THIEVES INCONTRA TARKOV?

Marauders (ri)parte proprio da Escape from Tarkov, cercando però di aggiungere qualcosa in più nel tentativo di rendersi più appetibile. A primo impatto, l’esperienza offerta da Small Impact Games richiama la ricerca del realismo più assoluto. Una giocabilità essenziale, con pochi aiuti a disposizione e poco spazio per la creatività in materia di uccisioni.

Va da sé che si vincerà principalmente pazientando e tenendo un basso profilo. Capacità fondamentali per poter sì prevalere sugli altri giocatori, ma anche per perseguire l’altro importante obiettivo. Stiamo parlando del bottino, meglio conosciuto nel suo termine inglese, “loot”. Il gioco infatti si presenta anche come looter shooter/extraction royale.

Ovvero: spawna, cerca e uccidi, torna alla base vivo con più bottino possibile (in solo o in team fino a quattro giocatori). Questa è di base la ciclicità di Marauders, ma c’è dell’altro… Grazie a un pretesto di trama caratterizzato dal dieselpunk (ovvero scenari distopici futuristici per cui si dovrebbe essere avanti tecnologicamente, ma permangono comunque mezzi e strumenti arretrati), il gioco sfrutterà un concept molto vicino a Fallout, ma ambientato nello spazio. Essendo la Terra ormai giunta al collasso, con l’ordine e le leggi fuori controllo, le persone sono spinte a viaggiare nello spazio cercando di depredare risorse utili.

A tal proposito sarà possibile cominciare da una fase di “guida”, a bordo di astronavi un po’ arrangiate per quanto riguarda la sicurezza e il trasporto. Da lì dovremo recarci nella colonia principale per far iniziare la partita vera e propria.  Fermo restando che potremo anche abbordare le astronavi degli altri giocatori per saccheggiarle, come dei veri pirati spaziali. E in questo caso ritroveremo delle meccaniche simili a quelle di Sea of Thieves. Non a caso sarà anche possibile ingaggiare il nemico rimanendo all’esterno, utilizzando cannoni e torrette dai posti di combattimento situati sulla nostra nave. Superata questa prima scrematura e raggiunta la colonia, il titolo entrerà nel suo vivo.

NEL VIVO DELL’AZIONE

L’obiettivo, come accennavamo in precedenza, sarà quello di addentrarsi nella mappa saccheggiando più risorse possibili. Non solo armi ed equipaggiamenti, ma anche consumabili quali oggetti curativi e munizioni saranno importantissimi. Nel contempo ci imbatteremo in scontri che potranno ripagarci in maniera molto soddisfacente, a patto di riuscire a sopravvivere.

I combattimenti dureranno tendenzialmente poco, in quanto la tolleranza ai danni risulterà davvero bassa. Ciò si tradurrà in uccisioni quasi istantanee (ma lo stesso varrà anche per noi). Abbiamo apprezzato la varietà degli scenari, anche se la mancanza di una minimappa ha reso ostici gli spostamenti tra di essi. Per familiarizzare con i suddetti, memorizzandone i punti di riferimento ecc, serviranno un buon numero di partite.

Dove la nostra sopravvivenza dipenderà anche, per l’appunto, dalla nostra abilità nell’orientarci all’interno degli scenari. Per fuggire infatti dovremo raggiungere la nostra navicella attraccata alla stazione. Oppure, in alternativa, sarà possibile fuggire su quelle avversarie. Questo però dopo essere riusciti a prendere la scheda identificativa dal loro cadavere e dopo aver localizzato il punto di attracco.

I pericoli di Marauders non si fermano comunque qui. Una corsa contro il tempo sarà determinate dalle riserve d’ossigeno limitate presenti nelle colonie. La giocabilità dunque sarà strettamente legata anche a questo fattore, di cui dovremo tenere fortemente conto durante le nostre azioni. L’estrazione, come intuibile, rappresenta a nostro avviso il punto maggiormente da limare dagli sviluppatori, in quanto punto cruciale di ciascuna partita.

Questa, contando che simboleggia la chiusura del match, risulta purtroppo ancora un po’ criptica. Specialmente se consideriamo l’approccio medio da parte di un giocatore occasionale. Prima di cominciare tuttavia potremo craftare, comprare o vendere equipaggiamento funzionale al nostro personaggio. Con la consapevolezza che, in caso di morte, perderemo irrimediabilmente tutto.

Segnaliamo infine un buon numero di bug e glitch che affliggono il gioco già dal pre-partita. Come per esempio crash al desktop o interruzioni dell’audio improvvise. Senza dimenticare il framerate, che ha mostrato diverse incertezze. Problemi che con ogni probabilità verranno risolti nel corso delle patch che seguiranno nei prossimi mesi di sviluppo.

PROMETTENTE

Marauders rappresenta una promettente aggiunta nel panorama dei battle royale. Chi ha presente titoli come Escape from Tarkov e Hunt: Showdown, saprà già di cosa stiamo parlando. Un’esperienza volta alla ricerca del realismo e della simulazione della guerriglia, in spazi scuri e angusti. La partenza in accesso anticipato si è rivelata un po’ incerta, a causa di diverse problematiche tecniche che allo stato attuale inficiano non poco il gameplay. Nulla che non possa essere coretto da Small Impact Games in corso d’opera, con patch correttive mirate. La struttura generale comunque ci sembra convincente, e in possesso di un’idea chiara da percorrere nel corso dello sviluppo. Se siete alla ricerca di un’alternativa a Tarkov e compagnia, tenete sott’occhio Marauders, perchè potrebbe valerne la pena.