Esports: dalla legge alla realtà. Dialogo fra giuristi e industria, in arrivo il nuovo evento

Il convegno, promosso dall'officina informatica DET del CRID, si terrà venerdì 16 aprile dalle 10 alle 13 via streaming

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Esports. Un settore nuovo e in forte crescita ma ancora una frontiera sostanzialmente inesplorata per il diritto. Il convegno online su “Esports: dalla legge alla realtà. Dialogo fra giuristi e industria” vuole mettere a confronto proprio il mondo del diritto e quello delle imprese, senza dimenticare team e pro-player. L’obiettivo è quello di discutere su quale strada tracciare per permettere, e non ostacolare, l’evoluzione e lo sviluppo degli sport elettronici.

L’evento è promosso dall’officina informatica DET “Diritto, Etica, Tecnologie” del CRID (Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia). Esso, diretto da Gianfrancesco Zanetti, è svolto nell’ambito delle attività del dipartimento di giurisprudenza, del dottorato di ricerca in dcienze giuridiche, del Game Science Research Center e del corso di Informatica giuridica, L’evento si terrà venerdì 16 aprile dalle ore 10 alle ore 13 via streaming.

SUL CONVEGNO

L’incontro sarà aperto da Elio Tavilla, direttore del dipartimento di Giurisprudenza, e da Alberto Tampieri, coordinatore del dottorato in scienze giuridiche. Il tutto avverrà col coordinamento di Gianluigi Fioriglio, coordinatore dell’officina informatica CRID. Quest’ultimo terrà una relazione introduttiva sulla mappatura dei problemi giuridici degli Esports subito dopo l’intervento dell’On.le Teodoro Lonfernini, segretario di stato per il Lavoro, la Programmazione economica, lo Sport, l’Informazione e i rapporti con l’A.A.S.S.. In particolare, il ministro Lonfernini presenterà la prospettiva del legislatore sul mondo degli esport e su come la politica abbia iniziato a guardare con interesse un settore così innovativo e caratterizzato da una crescita dirompente.

Come rileva Gianfrancesco Zanetti, del resto:

Il mondo degli Esports necessita rapidamente di una regolamentazione idonea che, da un lato, eviti o quanto meno ostacoli la creazione di nuove e insidiose forme di vulnerabilità. E che, dall’altro, potenzi il “buon gioco”. Anche perché oggi chi opera in questo settore si scontra con vuoti legislativi e dubbi interpretativi.

I PANEL DELL’EVENTO

Il primo panel (Organizzazione) sarà quindi dedicato alla esposizione e alla discussione delle sfide che le aziende si trovano ad affrontare nell’organizzazione degli aspetti che gravitano intorno al mondo esport. Adriano Bizzoco (public affairs manager di IIDEA – Italian Interactive Digital Entertainment Association), la Associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, ne presenterà le attività e discuterà del fenomeno dell’Esport. Alessio Cicolari, fondatore di Ak Informatica, presenterà le sfide e le prospettive di chi vi opera a livello mondiale, mentre Maurizio Ragno (Nerds) offrirà un focus specifico sulle manifestazioni fieristiche. Infine Davide Ricci Maccarini (Esportservice.it) analizzerà, anche mediante ricorso a dei case studies, come sia complesso offrire un supporto a 360 gradi (e a norma di legge) a tutti gli stakeholders.

Il secondo panel (Competizione) partirà con l’intervento di Marco Massarutto, co-fondatore di Kunos Simulazioni, il quale ha dato vita ad Assetto Corsa e Assetto Corsa Competizione. Piattaforme su cui milioni di sim-racers si sfidano e che vengono utilizzati in numerosi tornei di Esport, anche da parte delle case automobilistiche più blasonate. Prenderanno poi la parola due esponenti di due importanti team Esport. Nicolò Persico per il team Esport di Atalanta, evidenziando le sfide che incontra una primaria squadra di calcio. E Federico Brambilla, di Exeed, raccontando come questo sogno sia diventato realtà. Il panel sarà chiuso da Nicolò Mirra (INSA), pro player del team esport Atalanta nonché influencer. Il quale a sua volta evidenzierà quali sfide e prospettive incontra chi riveste, al contempo, questo duplice ruolo.

L’ultimo panel (Legge) verterà sulla parte più delicata e inesplorata, ossia quella legale. Essa evidenzia come il legislatore non riesca a seguire il passo della tecnologia e, comunque, l’incessante evoluzione della società. Il panel sarà aperto da Anna Di Giandomenico (Università di Teramo), componente del Board of Directors della IASL – International Association of Sports Law, che discuterà dei profili internazionali dell’Esport. Stefano La Porta (Studio Gallavotti Bernardini & Partners) presenterà la posizione di IIDEA sul attuale dibattito in corso in merito alla regolamentazione degli esports; Giuseppe Croari (FCLEX Studio legale), sulla scorta della notevole e pionieristica esperienza accumulata nel corso degli anni, si soffermerà principalmente sui profili contrattuali nonché sui rischi e sulle prospettive di evoluzione del business delle aziende.

A PROPOSITO DELL’EVENTO

Proprio sui profili giuridici Alberto Tampieri ha commentato:

Come avvenuto in altri ambiti della società attuale, le tradizionali categorie giuridiche (e giuslavoristiche in particolare) sono decisamente inadeguate a regolare un fenomeno di questo tipo. Ad iniziare dalla qualificazione di quelli che si potrebbero descrivere come rapporti di lavoro degli esportivi e, ancor prima, dei datori di lavoro. Altrettanto dicasi degli strumenti a disposizione delle organizzazioni collettive (come le associazioni sindacali o quelle a tutela dei consumatori) per la tutela dei soggetti più vulnerabili. In questo contesto, un approccio multidisciplinare al fenomeno in questione, che tenga conto dell’esperienza di chi vi opera quotidianamente, è essenziale al giurista per comprenderne implicazioni e portata.

Le conclusioni di questo denso evento saranno svolte da Gianluigi Fioriglio, secondo cui:

L’Esport è un fenomeno in forte espansione, nonostante il panorama legislativo mostri una generalizzata e sostanziale inerzia da parte dei vari legislatori, con alcune (limitate) eccezioni. Esso sta diventando una industria fiorente, che coinvolge numerose persone che riescono a tramutare la propria passione in un nuovo lavoro. Compito del diritto, e di chi opera in tale settore, è anche ascoltare le istanze di chi quotidianamente si scontra con normative inidonee e obsolete, oltre che di fornire delle risposte e contribuire allo sviluppo dell’Esport e del “buon gioco”.