Intervista ad Ivan Mazzoleni su Flowe

Abbiamo chiacchierato con l’amministratore delegato della società benefit del gruppo Mediolanum che ha inserito la gamification tra le funzioni della propria piattaforma

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I videogiochi, la gamification ed i conti bancari. Cosa hanno in comune questi tre rami? A questo risponde Ivan Mazzoleni, amministratore delegato di Flowe, società benefit del gruppo Mediolanum, il conto di pagamento gratuito che ha inserito – appunto – la gamification ed alcuni aspetti tipici dei videogiochi tra le funzioni della propria piattaforma.

L’ESL Flowe Championship, campionato esport su PS4 che è iniziato lo scorso 5 dicembre, si concluderà a metà marzo. Nel corso dei prossimi mesi avremo novità importanti e l’aggiunta di una terza competizione dopo quelle di Crash Team Racing nitro Fueled e Tom Clancy’s Rainbow Six Siege.
Il montepremi totale è di 11.000 euro. Alla struttura torneistica classica di ESL Italia è stata affiancata una novità inedita: la Flowe Cup. In palio premi dedicati per i migliori 64 giocatori di Crash Team Racing Nitro Fueled che attiveranno gratuitamente il conto Flowe.

Ma conosciamo meglio questa iniziativa grazie ad una breve intervista con Ivan Mazzoleni. Buona lettura.

Come mai avete sposato la gamification alla vostra app di gestione del conto?

È provato scientificamente da studi psicologici che il videogioco è una delle migliori forme di apprendimento e aiuta a modificare alcuni comportamenti umani. Non a caso abbiamo anche una game designer all’interno del nostro team e abbiamo diffuso e contaminato la nostra app con logiche di gaming – perché crediamo aiuti a migliorare i comportamenti delle persone tramite gentle nudge (ovvero una spinta gentile, concetto elaborato da Richard Thaler, per mettere in pratica una strategia cha aiuta a migliorare le nostre decisioni su denaro, salute e felicità).

Flowe, da cosa nasce il nome?

Nasce tutto da una goccia, un elemento, l’acqua. L’acqua è da dove nasce la vita, nutre ed è fonte di vita. L’acqua è anche terapeutica, cura.  E’ un elemento che si plasma, si adatta all’ennesima potenza e scorre, scorre come la vita. Inoltre, la parola “flow” ha due altri livelli di caratteristiche. Il primo, lo stato di “flow”, che è lo stato mentale in cui si sviluppa la connessione mente-corpo e attraverso la quale qualsiasi essere umano manifesta e realizza la massima performance.

L’altro elemento è che lo scorrere crea fluidità, proprio i trapper contemporanei ne parlano, l’essere in rima infatti per loro è essere ‘in flow’. Ecco il significato di flow. Noi abbiamo aggiunta la lettera E. Fa diventare la parola flowe allo stesso tempo flo-ME e flo-WE. F

lowe ha l’obbiettivo di prendersi cura e aiutare la persona a sviluppare a pieno il proprio potenziale (Me-dimension) e al tempo stesso di prendersi cura del proprio impatto ambientale, che cosa posso realizzare insieme agli altri per la collettività e l’ambiente (We dimension).

La gamification potrebbe essere presa come una linea guida per migliorare il rendimento di chi lavora?

Decisamente si. A conferma di ciò stiamo studiando un progetto con Glickon per applicare a noi stessi, ai nostri comportamenti e alle nostre performance le logiche del game design.

E può attirare i giovani nel farli “risparmiare”?

Noi crediamo di si. Durante una mia cena con il professore della UCLA di Behavioral Decision Making Shlomo Bernatzi, la discussione è andata sul tema dell’educazione finanziaria responsabile, soprattutto dal punto di vista dei genitori verso i figli.

Per un genitore infatti, una delle priorità principali è quella di educare i propri figli a rendersi più finanziariamente indipendenti, nel senso di essere capaci di sentirsi autonomi a gestire le proprie finanze. Più una persona è autonoma finanziariamente ed è al controllo delle proprie risorse, più felice è. Da una serie di studi del MIT del professor Alex Pentland è risultato che c’è una forte correlazione tra incidenti stradali dei camionisti e la loro situazione economico-finanziaria.

Non essere in controllo della propria situazione economica porta ad avere tutta un’altra serie di preoccupazioni e ansie. La vocazione di flowe è quella di andare ad educare i giovani in particolare, seguendo l’equazione di Banca Mediolanum, ovvero Reddito + Risparmio = Consumo sostenibile.

Punto di raccordo tra il vostro mondo e gli eSport?

Ancora non possiamo dichiararci conoscitori del mondo degli e-sport, ma sicuramente li stiamo esplorando. È per noi un mondo nuovo e affascinante, in quanto come flowe, prestiamo sempre massima attenzione a tutte le alte performance umane, e sicuramente il mondo degli e-sport è un ambito dove emergono altre performance. Vediamo il videogioco come uno mezzo che, se usato con equilibrio, è l’ambiente ideale dove stimolare il cervello alla regola prova ed errore, un ‘prova e impara’ continuo.

Questa vostra partnership con ESL è significativa: guardate con molto interesse al mondo degli eSport, cosa bolle in pentola?

Questa partnership con ESL è solo il primo passo nel mondo del gaming, il nostro ruolo è quello di portatori di valori ed educazione. Insieme a Progaming stiamo sviluppando una serie di original content sul mondo del gaming, per creare consapevolezza sui benefici e gli usi positivi del gioco, come approcciarsi con equilibrio e non diventare schiavo del gioco.

Una domanda personale: qual è il suo rapporto con il mondo dei videogiochi e degli eSport?

Sono entrato in contatto con il mondo degli e-sports nei miei dieci anni e mezzo in Microsoft, ma soprattutto imparo quotidianamente grazie a due importanti mentori nella mia vita, i miei figli Pietro (15 anni) e Beatrice (12 anni). Grazie a loro imparo le logiche di ogni tipo di gioco e tramite loro ho conosciuto i pro-gamers, da Cicciogamer89 a Pow3r. Essendo io uno sportivo, sono rimasto molto colpito dal fatto che si potesse definire sport un videogioco, avendo il preconcetto sulla mancata fisicità.

Ho capito però che anche in questo modo, è richiesta una high performance umana, e questo ha decisamente calamitato la mia attenzione. Grazie all’esperienza di mental coach e la mia certificazione S.F.E.R.A. ho reinterpretato il mondo dei videogiochi e degli e-sports come un ambiente e contesto in cui l’essere umano può mettere alla prova le proprie capacità e continuare a migliorarsi.

Tutto ciò è perfettamente in linea con il credo della BetterBeing Economy promossa da flowe, persone migliori creano un mondo migliore.