Natural Instincts, anteprima della versione alpha

Vediamo cosa bolle nella pentola di DreamStorm Studios, il cui progetto di simulatore-documentario interattivo sulla natura è stato interamente finanziato tramite Kickstarter

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Natural Instincts capita in un momento storico particolare, in cui anno dopo anno il dibattito intorno alla tutela dell’ambiente si è fatto sempre più vasto e complesso. Un tema che abbraccia nondimeno le problematiche relative alla salvaguardia della biodiversità e in generale alla conservazione delle specie, soprattutto quelle minacciate dal rischio di estinzione. Non a caso negli ultimi anni sono stati sviluppati e rilasciati diversi titoli con protagonisti gli animali, e altri più audaci improntati precisamente sulla tutela e salvaguardia di ambiente e/o di specie viventi.

Eppure il progetto di DreamStorm Studios appare ancora più audace, dal momento che si pone come un autentico simulatore-documentario interattivo. Il suo intento è infatti quello di istruire ed educare gli utenti circa la tutela (e la gestione) di un ecosistema. Un gioco che si è avvalso nondimeno del sostegno finanziario di oltre 800 sostenitori, che hanno reso un successo la campagna Kickstarter avviata alla fine di maggio. 22.000 dollari raccolti a fronte dei 15.000 fissati come obiettivo per il titolo che verrà distribuito da Games Operators. E ora ci accingiamo ad esporvi le nostre prime impressioni su Natural Instincts, che al momento si trova ancora in una versione alpha. Buona lettura.

DOCUMENTARIO INTERATTIVO

Dal menu di gioco potremmo avviare una nuova partita dopo aver selezionato uno dei biomi disponibili. In questa versione alpha di Natural Instincts la scelta è tuttavia limitata a European Forest. Avendo raggiunto il secondo stretch goal fissato a 20.000 dollari nella campagna Kickstarter, in futuro sarà implementato anche il bioma Arctic. Non conosciamo invece il destino degli altri quattro biomi (Savannah, Pacific Ocean, Tropical Forest e Gulf of Mexico), sulla cui icona campeggia la scritta “da finanziare tramite Kickstarter”. La speranza è che possano comunque essere implementati in qualche modo nella versione finale del gioco, indipendentemente dal fatto che la campagna di finanziamento si è conclusa da qualche giorno.

Una volta selezionata la nostra foresta europea, che ricorda però quelle scandinave in periodo estivo, potremo iniziare la nostra partita. Scegliendo inoltre se avvalerci o meno del tutorial, in cui una voce narrante ci illustrerà cosa fare e come nell’ambito della gestione e della tutela dell’ecosistema. La stessa voce narrante che, durante il gioco, non mancherà di fare delle osservazioni circa il comportamento o le abitudini della specie alla quale staremo dedicando attenzione in quel momento. Il nostro obiettivo è quello di fare da guida ed eventualmente da protettori degli animali, mostrando loro come sopravvivere, e intervenendo in maniera attiva sulle sorti dell’ecosistema.

EQUILIBRI DA SALVAGUARDARE

Non mancano pericoli di origine antropica. In questo caso abbiamo salvato un cinghiale da un incontro ravvicinato con un’auto in corsa

In questo bioma di Natural Instincts avremo principalmente a che fare con cervi, cinghiali, lupi e conigli. Ognuno con le sue esigenze e abitudini. Il sistema di controllo è paragonabile a quello di un tradizionale RTS. Potremo infatti selezionare uno o più animali con il mouse, per poi decretarne lo spostamento verso un’altra zona o un punto di interesse. Questo però non implica che l’animale rimanga poi statico, dal momento che di fatto avrà vita propria. Anche non facendo nulla essi continueranno a muoversi e a vivere nella foresta. Noi potremo in qualche modo “suggerire” dove dirigersi e cosa fare. E ciò si ripercuote sulla necessità di salvaguardare l’equilibrio dell’ecosistema.

Una famiglia di piccoli conigli con la necessità di riprodursi e giungere alla loro tana. Un lupo affamato che può (e in parte deve) ricoprire la funzione di agente di controllo demografico. L’ecosistema, si sa, è fragile. Esso si regge sull’equilibrio di tutti i suoi elementi, sul pieno funzionamento della catena trofica. Cioè del rapporto tra gli organismi di un ecosistema, della serie “il pesce più piccolo viene mangiato da un pesce più grande, che a sua volta viene mangiato da un pesce ancora più grande”. Oltre a controllarne i movimenti e le azioni, nel gioco potremo anche selezionare gli individui da far accoppiare e riprodurre, tenendo presente che sarà necessario limitare un loro eccessivo proliferare mediante l’indirizzamento di predatori naturali.

MECCANICHE DI BREEDING E TECNICA

Specie diverse, stessi bisogni. In questo caso di idratazione

Selezionando un singolo esemplare potremo inoltre visualizzare alcuni piccoli riquadri, che faranno luce sia sulle caratteristiche genetiche dell’animale che sul suo stato del momento.  Una schermata ci mostrerà infatti il livello di sazietà, di idratazione, di energia e di “prontezza all’accoppiamento”. Monitorando questi valori dovremo decidere come comportarci, e dunque provvedere al suo/loro fabbisogno, o decidere di incrementare la popolazione. Un’altra schermata invece ci indicherà le caratteristiche dell’animale, come ad esempio forza e velocità.

Sarà dunque possibile scegliere di far accoppiare gli individui geneticamente più dotati, e dar vita a nascituri in possesso di maggiori capacità. Compiendo un’autentica selezione naturale. Il fulcro del gioco è quello di agire per il bene dell’ecosistema, scoprendo parallelamente di più sulle specie che lo abitano. Grazie anche alla già menzionata voce narrante (per ora solo in inglese, al pari di tutto Natural Instincts) che in pieno stile documentaristico ci farà scoprire di più sulle affascinanti specie in questione.

Sul fronte tecnico invece, è necessario ribadire a più riprese che si tratta di una versione alpha. Per definizione ben lontana da quello che speriamo essere la versione finale del gioco. Sia a livello sono che grafico il titolo offre dei piacevoli scorci, anche se quest’ultimo ambito appare visibilmente grezzo, con texture non sempre al top. La problematica peggiore è però quella legata all’ottimizzazione, con un framerate instabile per tutta la durata dell’esperienza.

Ora faremo puntare al nostro lupo quel gruppo di conigli sulla destra….

COMMENTO FINALE

Alla luce dello stato attuale dei lavori in quel di DreamStorm Studios non abbiamo elementi sufficienti nell’elaborare qualcosa di assimilabile a un giudizio. L’alpha di Natural Instincts ci restituisce tuttavia abbastanza elementi per farci un’idea di quello che con ogni probabilità sarà il titolo finale. Il suo obiettivo si compie con una chiarezza cristallina durante il gameplay. I giocatori verranno messi di fronte a un ecosistema da conoscere e tutelare.

Un titolo dall’alto valore educativo che rende giustizia alla sua definizione di simulatore-documentario interattivo. Speriamo che con il passare del tempo gli sviluppatori possano risolvere i problemi tecnici che gravano sull’attuale versione del gioco, espandendo nel contempo i ben pochi contenuti presenti al momento. Chi ben comincia è già a metà strada, dice un detto. Ma in questo caso il tragitto è decisamente più lungo.